Santa Marinella, Comitato cittadini per il referendum: “Tidei, basta bugie”

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Santa Marinella

Il sindaco per mesi ha raccontato falsità sul risultato della raccolta firme. Ora ci riprova con la data e i costi della consultazione. La città non ne può più!

Ricevuto e pubblicato – Comitato cittadini per il referendum “Santa Marinella Per il Bene Comune”: “L’unico modo di comunicare che il Sindaco e la maggioranza conoscono è quello di ripetere in continuazione la stessa versione della storia pur sapendo perfettamente che non corrisponde al vero e pur sapendo che si sta mentendo spudoratamente a un’intera città! Avendo ricevuto da oltre due mesi i risultati della raccolta firme ha tranquillamente continuato a raccontare su giornali, social, video una realtà distorta, artatamente modificata per nascondere il fallimento totale che sta travolgendo la politica della sua Giunta.

Il Sindaco in prima persona si è reso protagonista di questa pagina vergognosa della politica cittadina. I componenti della sua maggioranza, però, non sono stati da meno. Quando un atteggiamento del genere viene ignorato dalla gente comune si può parlare di indifferenza ma quando a farlo sono i rappresentanti politici è giusto parlare di complicità.

Ora,  Cambia l’oggetto delle menzogne ma il copione è lo stesso: Si sta millantando da giorni che sia un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri a impedire di stabilire la data per la consultazione referendaria. Si dichiara  che sia meglio non consentire ai cittadini di esprimere la propria opinione per i costi elevati.

Se il Sindaco si degnasse di leggere sia il DPCM sia il Regolamento comunale, si accorgerebbe da solo delle cose inesatte che afferma! Probabilmente già lo sa e lo fa coscientemente, perché la calunnia, la menzogna sono le uniche modalità comunicative che conosce.

Se avesse letto realmente il DPCM saprebbe che il combinato disposto con il nostro regolamento lascia ben poca discrezionalità sull’individuazione della data che potrebbe essere già fissata. Se avesse letto veramente il DPCM saprebbe che anche il Presidente del Consiglio dei Ministri ha ridotto il numero delle firme necessarie per le consultazioni elettorali, come prima di lui aveva fatto anche il Presidente dell’Unione Europea (altre bugie del sindaco smentite dai fatti ). Se avesse letto realmente il DPCM saprebbe che Mario Draghi per tutelare la salute dei cittadini ha stabilito che le consultazioni autunnali si svolgano in due giornate. Se avesse poi letto il Regolamento comunale degli Istituti di Democrazia Partecipata, saprebbe anche che lo stesso prevede le soluzioni da adottare per ridurre i costi a carico dell’Ente. E se infine avesse letto l’articolo 8 del TUEL, saprebbe che i referendum comunali sono materia da trattare con Statuto e regolamento comunale.

Il problema è che il Sindaco è troppo affascinato dalla possibilità di mentire, dal lato oscuro della politica, per rispettare leggi e regolamenti.

E allora cercheremo di dargli una mano premettendo quanto previsto dall’articolo 8 del TUEL: il DPCM che è sempre sulla bocca del Sindaco sancisce che le consultazioni si svolgano tra il 15 settembre e il 15 ottobre pv; il nostro regolamento prevede una finestra tra il 1 ottobre e il 30 novembre; combinando i due atti resterebbero soltanto due date possibili: 3 o 10 ottobre. Dovendo svolgersi in due giornate, si tratterebbe di 3-4 ottobre o 10-11 ottobre 2021.

Il nostro regolamento, per abbattere i costi della consultazione, stabilisce che sia il Sindaco a decidere il numero delle sezioni. Invece di censurare la democrazia, fissi un numero di seggi che non pesino particolarmente sulle casse del Comune, visto che ne ha competenza.

  • Per una volta invece di esprimere concetti a caso, provi a fare qualcosa di buono per la città, sempre che ne sia capace!”