REGIONALI, VINCE L’ASTENSIONISMO: AL VOTO SOLO UN ELETTORE SU 3 A LADISPOLI E CERVETERI

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IL CENTRODESTRA CONFERMA LA SUA EGEMONIA
MENTRE ALESSIO PASCUCCI SUPERA 5MILA PREFERENZE MA NON ENTRA IN CONSIGLIO

L’egemonia del centrodestra (anche nel comune di Cerveteri guidato dal centrosinistra) e poi l’exploit di Verdi e Sinistra traghettati da Alessio Pascucci per pochissimo fuori dal Consiglio regionale. E poi il dato più lampante: l’astensionismo. A Cerveteri e Ladispoli ha votato un elettore su tre segno evidente della disaffezione dei cittadini verso la politica, per un motivo o per l’altro. Tante riflessioni nei due comuni dopo il voto regionale che ha sancito la vittoria del candidato Francesco Rocca.

Per la prima volta un candidato consigliere di questo territorio (Ladispoli e Cerveteri) è andato ad un passo dal seggio. Pascucci nel pomeriggio di martedì era stato dato certo alla Pisana persino dall’Ansa. Poi però durante la giornata, sezione dopo sezione, Claudio Marotta ha recuperato terreno riuscendo a spuntarla. Tuttavia per Alessio Pascucci, oltre 5mila voti complessivi, è un grande risultato. Da solo tra l’altro è riuscito a doppiare il Pd a Cerveteri, crollato rispetto alle nazionali e pure a Ladispoli è andato più forte. «È stato un viaggio bellissimo – commenta a caldo – abbiamo ottenuto oltre 5100 preferenze, un risultato di gran lunga superiore a qualsiasi aspettativa: 3319 voti in provincia di Roma e oltre 1700 nella città di Roma. Grazie a tutte e a tutti. Senza di voi sarebbe stato impossibile. Purtroppo nonostante questo grandissimo lavoro, non sono stato eletto: la lista Verdi e Sinistra elegge un solo consigliere e io sono arrivato secondo».

L’ex sindaco etrusco, che ha seguito l’andamento delle elezioni nel comitato elettorale di via Chirieletti in compagnia della moglie Arianna Ciampoli, ringrazia chi lo ha sostenuto. «In queste settimane mi avete fatto scoprire nuovi territori e realtà che mi erano sconosciute; mi avete raccontato storie, esposto problemi, coinvolto in battaglie. Abbiamo parlato di cultura, turismo, sanità, di diritti e di inclusione. Un arricchimento senza precedenti».

I dem intanto si interrogano sul perché dal 15% delle nazionali, a Cerveteri si sia passati al 9. «In linea con il trend comunque – ci tiene a precisare Alessandro Gnazi, assessore a Bilancio e Personale – e segno ancora più evidente che qui a Cerveteri alle amministrative hanno scelto le persone. Sappiamo che per essere riconfermati si dovrà lavorare bene. Ora chiaramente l’analisi sulle recenti regionale andrà comunque fatta. Mi congratulo con Pascucci per il risultato ottenuto».

Nessuna chance per gli altri candidati. Sempre con D’Amato ma nella lista civica il commercialista Michele Polini. Marika Paris si è presentata con l’Udc a sostegno di Rocca e Rossana Valentini, coordinatrice di Sinistra Italiana si è misurata nella lista “Polo progressista di sinistra ecologista”.
Ha sbancato il centrodestra. La coalizione a sostegno di Rocca ha persino sfiorato il 57% con Fratelli d’Italia leader incontrastato vicino al 38. «Siamo ampiamente soddisfatti – dice Luigino Bucchi, consigliere comunale di opposizione – i voti di lista sono stati 3664, insomma ci siamo confermati il primo partito. Tra i temi più importanti su cui si dovrà misurare il neo presidente Rocca senza dubbio sanità e viabilità».

Il voto ha sancito a grandi linee ciò che era avvenuto nelle politiche di settembre anche a Ladispoli. E a beneficiarne è stato il neo governatore Francesco Rocca che ha raccolto oltre il 63%. Sempre forte Fratelli d’Italia, leader del centrodestra sia Ladispoli con oltre il 37%. «Grande soddisfazione – dichiara Renzo Marchetti, consigliere comunale meloniano di Ladispoli – siamo ancora il primo partito a Ladispoli, segno che abbiamo lavorato bene. In bocca al lupo al neo presidente Rocca». La Lega regge l’urto rispetto alle elezioni nazionali, anzi recupera anche a Ladispoli ma per la confluenza dei voti legati alle liste civiche. Stabile Fi al 7%. In “perdita” il Cinque Stelle che nei due comuni comunque supera il 7% pur non avendo esponenti di riferimento né in Consiglio comunale e neanche nella squadra di Governo dei rispettivi sindaci di Ladispoli e Cerveteri, Alessandro Grando e Elena Gubetti.

Tante indicazioni dunque anche a Ladispoli e Cerveteri sul voto. L’astensionismo però è stato da record. E la scusa del mare o delle ferie estive stavolta non regge. Degli oltre 60mila potenziali elettori oltre la metà è rimasta a casa. Un dato su cui riflettere. A Ladispoli si è recato alle urne solamente il 34,90% contro il 64,02 delle regionali del 2018. Numeri in picchiata anche in riferimento alle nazionali dello scorso settembre quando l’affluenza si chiuse al 59,8% con un giorno in meno a disposizione. Alla tornata amministrativa di giugno invece la percentuale si fermò al 53,82%. Polemiche anche perché numerosi residenti non erano a conoscenza del cambio di sezione, deciso dal Comune per circa 5mila persone. Cerveteri non è da meno chiudendo con il 36,14 contro il 67,83 del 2018.