PARCHEGGI ROSA, LA GIUNTA “INCLUSIVA” DICE NO

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Carmelo Travaglia

«LA DONNA INCINTA NON HA BISOGNO DI ESSERE PROTETTA», COSÍ AFFERMA IL PRESIDENTE TRAVAGLIA DURANTE IL CONSIGLIO COMUNALE E LA MAGGIORANZA NON BATTE CIGLIO.

In consiglio comunale nessuno si dissocia.

Quando chiedemmo a Carmelo Travaglia quale fosse il suo titolo di studio, ci preoccupammo quando rispose con candore “Mi è morta la maestra”. Pensammo allora che la sua carica di presidente del consiglio comunale sarebbe stato un doppio costo per la comunità in quanto oltre al suo stipendio sarebbe costato anche chi avrebbe provveduto a leggere e a scrivere per lui.

Oggi dopo le sue ultime esternazioni, ci accorgiamo che Carmelo Travaglia, presidente del consiglio comunale di Cerveteri è capace di pensare. Pensa che le donne in stato di “gravidanza” non sono da considerarsi “fragili” perché non malate, e quindi non meritevoli di avere per loro degli “stalli” gratuiti vicini alle scuole, ai supermercati, agli uffici postali e a quelli istituzionali, in modo che siano agevolate loro e la loro prole fino ai due anni di età, come tra l’altro previsto da una legge dello Stato. Con questa motivazione chiede di votare contro una mozione della minoranza che tanto chiedeva, e questo è il “fatto”.

Elena Gubetti
Il sindaco Gubetti

Il “fattaccio” consiste nel fatto che la maggioranza, il sindaco Elena Gubetti in testa, gli da retta e vota contro, ma soprattutto non si dissocia da tanta “demenzialità” del loro presidente del consiglio che si mostra nella sua “essenza” culturale, retrograda, fondamentalmente “maschilista” e non certo di “sinistra”.

 

 

Il “fattaccio” è che non si è ancora sentito il segretario locale del PD. Ne chiederà le dimissioni, vista l’”Indegnità” dell’appartenenza a quel partito, logica conseguenza delle sue dichiarazioni?  Travaglia “scriverà”, si fa per dire, un libro ed entrerà nelle classifiche dei più venduti. Il “generale” insegna e nessuno ne chiederà le dimissioni per paura di cadere dalla “seggiola”.

Certo che siamo messi proprio bene. La “Democristianità” di Alessio Pascucci ha contaminato tutti i “politicanti” di questo paese che definire “politici” sarebbe inappropriato quanto inopportuno.

Toni Moretti