Le polemiche in atto sull’utilizzo del Centro di aggregazione Giovanile possono essere un momento di riflessione più ampia sul tema delle politiche giovanili nella nostra città.
Prima di entrare nel vivo del tema, vorrei far notare che su questo argomento non ci sono discussioni analoghe negli altri Comuni del comprensorio: Ladispoli è l’unico comune ad aver istituito il Consiglio Comunale dei Giovani e ad aver realizzato una struttura destinata alle politiche giovanili, con un cofinanziamento regionale. La presentazione del progetto per il bando Regionale destinato ad opere pubbliche partecipate, fu opera della Consulta delle politiche giovanili e dei delegati alle Politiche giovanili e alla Partecipazione della scorsa legislatura. Questo tanto per far capire quale è stata ed è tuttora l’attenzione sul tema.
Ma le Politiche giovanili non possono essere qualcosa di limitato ad una “riserva” protetta: la città è una, fatta di uomini e donne, giovani e meno giovani.
E questa città, negli ultimi venti anni, ha privilegiato nelle sue scelte proprio il futuro rappresentato dai giovani.
Abbiamo realizzato sette nuove scuole (perché il futuro inizia dall’istruzione), tre palestre scolastiche e servizi scolastici accessori all’avanguardia (come il nuovo Centro Pasti e il Polifunzionale).
Abbiamo aperto un Centro di Arte e Cultura, unico nel suo genere in tutto il comprensorio, rafforzato e ampliato da una seconda sezione universitaria della Biblioteca Impastato, ospitata in due aule. Biblioteca pubblica, la Impastato, ritenuta (non solo da noi) una delle migliori di tutta la Provincia, per qualità dei locali e delle iniziative proposte.
Abbiamo realizzato ed aperto un Teatro-Auditorium, per tutta la città naturalmente ma, soprattutto, per i giovani che possono fare musica, canto, danza, recitazione ad alti livelli.
È anche grazie a questo che a Ladispoli ci sono orchestre giovanili con bambini e ragazzi che vengono anche da Roma ad imparare o che, recentemente, l’Ass.ne Twain, residente nel Centro Arte e Cultura, è stata riconosciuta come quarto centro di produzione danza su tutto il territorio nazionale. Senza tornare sulle innumerevoli attività per i giovani delle scuole che si sono svolte e si svolgeranno tra Centro Polifunzionale, Sala Rossellini, Aula consigliare Fausto Ceraolo.
Abbiamo inaugurato un nuovo stadio con un campo che presto sarà affiancato da altri due nuovi spazi per i 500 bambini e giovani delle scuole calcio di Ladispoli ed è stato pubblicato in questi giorni il Bando per un campo di rugby. Nel PRG adottato ci sono aree destinate a piste e campi di atletica e a nuove piscine, oltre a quella già esistente, con cui il Comune é convenzionato per scolari e fasce protette.
Si può fare di più? Certo. Ci vuole un’accelerazione sul l’iter per l’approvazione del regolamento di gestione dello Spazio Aggregativo M. Patriarca ed un maggiore scambio comunicativo tra macchina amministrativa e organi connessi.
Ma chiedo a tutti quelli intervenuti sull’argomento: conoscete un Comune del comprensorio (non possiamo certo conoscere quello che accade in tutta Italia) che abbia fatto le stesse cose realizzate a Ladispoli? E questo sarebbe il Comune dove i giovani non contano niente, come ha scritto qualcuno?
Invito tutti a lasciare le piccole polemiche sul capodanno e a confrontarsi su progetti reali e possibili, con l’entusiasmo che i giovani possono portare in ogni situazione.
Da parte nostra cominciamo con rilanciare e mettere concretamente in atto una proposta già fatta ma rimasta in sospeso: far partecipare ai lavori del Consiglio comunale due componenti del consiglio dei Giovani, affinché i corretti procedimenti amministrativi necessari a rendere effettive le proposte avanzate siano parte del patrimonio di chi si propone come classe dirigente di domani. Si può fare tutto in tempi rapidissimi se il Consiglio comunale sarà favorevole e, anche in questo caso, Ladispoli potrà dimostrarsi un comune all’avanguardia sul tema delle politiche giovanili e del dialogo intergenerazionale.
Il sindaco
Crescenzo Paliotta