Non sarebbe meglio che il Governo si occupasse di ponti e disoccupazione?

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Premetto che scrivo questo articolo a titolo personale. Nella nostra redazione esistono pareti differenti per i quali ho naturalmente il massimo rispetto.  Mi sono occupato di questa vicenda qualche tempo fa. In quell’occasione ebbi modo di ribadire un concetto molto chiaro. La droga fa male e basta. Il balletto su droghe leggere e droghe pesanti è soltanto pretestuoso, assumere stupefacenti è dannoso alla salute. Escluse ovviamente le cure sotto stretto controllo medico. E nemmeno si sta parlando della cannabis light, regolarmente venduta nei negozi in virtù della legge grazie alla legge 242/2016.

Purtroppo, torno a parlare di questo argomento alla luce della  proposta del Movimento 5 Stelle inerente la legalizzazione dell’uso e della vendita della cannabis e dei suoi derivati. Quella droga conosciuta come canna. Ebbene sì, in una nazione dove crollano i ponti, le strade sono coperte di buche, manca il lavoro e tanta gente vive in povertà, dal cilindro dei penta stellati è balzata fuori questa idea. Viene da sorridere a leggere i punti della proposta di legge presentata dai grillini che vorrebbero permettere, a determinate condizioni, la coltivazione della cannabis, in forma individuale fino a 3 piante, o associata fino a 30 persone, e dopo comunicazione alla Prefettura. Una legge che prevederebbe la liceità della detenzione di cannabis entro determinate quantità, ovvero 15 grammi in casa e 5 grammi fuori, oltre a correggere la legge sulle infiorescenze, che ora vengono vendute nei cosiddetti shop di cannabis light per uso tecnico, prevedendone la possibilità di essere smerciate per uso alimentare o erboristico e innalzando la percentuale di thc che possono contenere fino all’1%. Ma non è tutto. Secondo il Movimento 5 Stelle, la legge dovrebbe contenere anche una differenziazione di pena in relazione alla tipologia delle sostanze, ovvero droghe pesanti, droghe leggere. Insomma, per un partito votato da 11 milioni di persone, il vero problema da affrontare è quello della “libera cannabis in libero Stato“, permettendo di produrre in proprio cannabis a uso ricreativo, anche in casa, escludendo quindi una condotta di reato, come invece è attualmente. Che dire? Sono certo che gli alleati di Governo impediranno ai grillini questa iniziativa, bloccando una proposta senza senso. C’è un assunto che proprio questa gente, ricordiamo votata da 11 milioni di elettori, proprio non vuole capire: la droga fa male e basta.

                                                                                                            Gianni Palmieri