NELLA CITTÀ L’INFERNO di ISA MARI

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AGNESE LORENZINI LEGGE NELLA CITTÀ L’INFERNO DI ISA MARI.

Attraverso il racconto delle tre detenute Paola, Antonella e Patrizia entriamo dentro il carcere femminile di via delle Mantellate a Roma negli anni ’50. Un racconto corale ed emozionate che percorre il passato, il presente e il, sognato futuro delle tre detenute. Le loro speranze e i loro drammi in un concentrato di suoni, rumori e impreziosito dalla bellissima interpretazione di Agnese Lorenzini. Mercoledì 16 agosto alle ore 21.00 a piazza Risorgimento presso il Rifugio degli Elfi – Bar & Libreria.

“Nel vecchio edificio, tomba di drammi segreti e vergognosi; crogiuolo di sofferenze; accentramento di ignoranza e di miseria, stagno di corpi inariditi nel vizio, di spiriti sordi, irrompe, con la veemenza di un fiume in piena, la vita. Ed è come la fresca aria del mattino che entra a rinnovare l’aria viziata della notte e risveglia speranze e volontà. Le donne, tutte, di tutte le celle, di tutte le sezioni, balzarono dal letto e si attaccarono alle sbarre delle porte, delle finestre, volgendo il capo in alto, su, dove la robusta contadina della campagna romana, aveva dato alla luce il suo primo nato.

TRAMA

Nel cortile della questura, l’agente conta: «Una… due… tre… quattro… cinque». Cinque donne entrano una a una nel camioncino cellulare. L’agente chiude a chiave lo sportello posteriore e dà il via all’autista. La carne è caricata. Si parte. Dallo spioncino munito di grate dello sportello chiuso a chiave, occhi avidi frugano per le vie della città. È giugno. Strade, piazze, viuzze, giardini… Tutto sembra uscito da un bagno di luce e d’acqua e appare con una faccia nuova, piena di cose cento volte guardate e mai viste. Qualche nuvola morbida, grigia, nel cielo azzurro. La gente cammina sotto il sole. Libera! Abiti chiari, occhiali da sole, borsette di paglia gialle, rosse, a fiori… Le finestre delle case son chiuse. Dietro alle persiane… Chissà… Gente che va o viene, gente che lavora o riposa, gente che ride o piange. Gente che vive! All’angolo delle strade le vetture s’incrociano. Il vento sbuca dai crocevia, scompone i capelli, gonfia le vesti. Le donne, chiuse nel cellulare, vanno verso il buio. L’occhio è ancora libero. Il corpo è già costretto. È l’agonia. Al semaforo il cellulare si arresta un attimo. Qualcuno dalla strada guarda la grata posteriore e resta compunto, come davanti a un carro funebre. Il cellulare riprende traballante il suo percorso: una strada poi un’altra e un’altra ancora e il ponte sul fiume che scorre giallastro.

La vita se ne va.
La nostra vita.
A seppellirsi fra le mura di un carcere.

L’AUTRICE

Isa Mari, pseudonimo di Luisa Rodriguez Mercurio. Figlia dell’attore e regista Febo Mari (all’anagrafe Alfredo Giovanni Leopoldo Rodriguez), è probabilmente nata a Milano intorno al 1910. Anche la sua produzione letteraria è poco chiara: scrisse almeno due libri di successo: Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata e Roma, via delle Mantellate (1953). Quest’ultimo è basato su una vicenda personale vissuta dall’autrice, che fu reclusa nel carcere romano di via delle Mantellate (Regina Coeli) per motivi politici; il testo ispirò la trasposizione cinematografica Nella città l’inferno, diretta da Renato Castellani e interpretato da Anna Magnani e Giulietta Masina, rispettivamente nei ruoli di Egle e Lina.

L’INTERPRETE

Agnese Lorenzini nasce in provincia di Roma nel 1990. Dopo la laurea in filosofia estetica, dal 2012 al 2015 si forma come attrice presso l’accademia d’arte drammatica Cassiopea di Roma. In seguito al diploma approfondisce il lavoro di training attoriale e sull’azione teatrale frequentando workshop con Roberta Carreri (Odin Teatret), Raoul Iaiza, Mamadou Dioume e di recitazione in lingua inglese con Eric Scott Gould. Nel 2016 il suo percorso incrocia quello della compagnia Nogu Teatro, con la quale instaura una collaborazione solida e duratura. Con Nogu, Agnese si dedica ad un accurato e costante lavoro di training e di ricerca attoriale, e alla realizzazione di diverse produzioni, tra cui P. BUTTERFLIES di Damiana Guerra (2017), A.CH.A.B. – ALL CHIHUAHUAS ARE BASTARDS di Aleksandros Memetaj (2019) e IPOTESI DI UNA MEDEA di Damiana Guerra (2023) Parallelamente al lavoro in Nogu collabora con altre compagnie e prende parte a numerose produzioni teatrali, tra cui IL SENSO DI COLPA (2018) di Federica Colucci e Bruno Governale, RICORDATI DI ME (2021) di Loredana Parrella e GIOVANNA D’ARCO (2022) di Filippo D’Alessio. Di pari passo con gli impegni teatrali porta avanti il suo lavoro anche in Tv. Dal 2016 al 2022 interpreta Susanna Picardi, giovane avvocato della storica e amata fiction firmata RAI3, UN POSTO AL SOLE. La vediamo anche in DON MATTEO e CHE DIO CI AIUTI. Nel 2017 prende parte a MAMI, cortometraggio diretto da Francesco Vitiello.