NASCE ITALIA NOSTRA PRESIDIO DI SANTA MARINELLA – SANTA SEVERA

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Italia Nostra Santa Marinella
E PARTE DELLA CULTURA.

La presa in conto del valore del patrimonio per la crescita personale e collettiva. L’annuncio venerdì 1°marzo nell’accogliente Casina Rosa, Italia Nostra Presidio di Santa Marinella – Santa Severa, i cui promotori sono Ezio Sina, Daniele Crespi e Sandro Capitani, si presenta alla cittadinanza.

Ospitato della biblioteca comunale di Santa Marinella grazie alla direttrice Cristina Perini che accoglie ringraziando il comitato per aver voluto condividere l’iniziativa lodevole e ricca di futuro, l’incontro nasce come invito ad un momento di riflessione sul territorio: un patrimonio da tutelare a partire dalla costa, gli arenili, la storia, il paesaggio. E il riscontro in termini di presenze venerdì pomeriggio conferma la consapevolezza della comunità verso il concetto che il paesaggio siamo noi, come espresso da Ezio Sina nel suo intervento.

 

Italia Nostra
Daniele Crespi

Dopo i ringraziamenti alla Soprintendente all’ Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, Margherita Eichberg per l’intervento e la disponibilità futura, si entra nel vivo con la disamina puntuale e tecnica del PUA a cura di Daniele Crespi. I punti: accessi, visibilità, trasparenza e legalità.

“Il PUA è un piano di utilizzazione degli arenili che rientra nell’urbanistica che, se trattata come una scienza, porta alla crescita del paese. Urbanistica è una parola che spaventa quando diviene la parola del potere, succede in Italia. I piani regolatori sono stati fatti ma attuati in modo non equilibrato.
In questa sede parliamo della nostra linea di costa: il PUA è del ‘75 a cui è seguito un successivo, più restrittivo, secondo i regolamenti europei. Il puzzle è diventato il piano inteso dalla Regione Lazio che chiede che ogni territorio debba avere il 50% di spiagge libere fruibili: che non significa il 50% della costa. Un arenile – prosegue il tecnico – è formato da sabbia o ciottoli; è fruibile; provvisto di parcheggi e completo di servizi di accesso, critici nella nostra zona. Bisognerebbe creare un progetto per far diventare le nostre Spiagge Nere, spiagge libere, ora non lo sono perché non hanno accesso: c’è il castello con la zona archeologica; c’è un’entrata privata non raggiungibile. Nel PUA nessuno ha pensato di mettere una strada che arrivi alle spiagge nonostante da legge è previsto un accesso ogni 300 metri.
Altro punto la visibilità: qui noi il mare lo vediamo poco e non ho letto nessun progetto presentato che restituisca la vista, altro tema è la trasparenza e legalità”.
L’invito a riflettere: “Se non abbiamo le spiagge libere al 50% noi non possiamo creare nuove concessioni. Secondo voi è possibile che a Santa Marinella e a Santa Severa abbiamo il 76% di spiagge libere?”
Sulla disamina di Crespi è intervenuto il presidente del consiglio comunale Minghella, che presente in sala ha riportato dati differenti, su cui torneremo.

Italia Nostra
Ezio Sina

Concludiamo con le parole di Ezio Sina: “Sussidiarietà, un principio del nostro stato sociale: quando lo Stato non arriva diamo loro una mano, soprattutto quando lavora bene, nel nostro piccolo stiamo cercando di dare un sostegno, facendo un passo avanti dal comitato all’ associazione scegliendo Italia Nostra che da anni ha intrapreso questa direzione; abbiamo indirizzato i nostri obiettivi nell’ambito della Cultura e non a caso, perché l’obiettivo finale è arrivare alla tutela del paesaggio, non è panorama come spesso viene individuato. Attenzione, il paesaggio siamo noi, anche noi siamo chiamati ad essere paesaggio nel momento in cui passeggiamo, posteggiamo l’auto, nel momento in cui non sporchiamo o facciamo politica. Raccolgo l’invito delle istituzioni: noi ci siamo”.

Un passo indietro è d’obbligo. Tutto nasce dalla battaglia intrapresa dai promotori per salvare dalla privatizzazione il Convento di Santa Severa allo spuntare di un progetto di quaranta villette che si è riusciti a frenare, da lì nasce la sinergia con Italia Nostra, con il sostegno dei presenti in sala, Oreste Rutigliano e Cristina Lattanzi: “abbiamo dato una mano ai nostri amici nel creare questo presidio e saremo presenti nelle prossime iniziative”.