Libera Volley, quando una sconfitta diventa una grande vittoria

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Può una sconfitta trasformarsi in una vittoria?

Può una gara persa rinsaldare un gruppo?

E’ possibile perdere per 3 a 0 e rivitalizzare una squadra?

Per chi avesse dubbi rispondiamo di si! E abbiamo le prove!Sono le circa 100 persone (atlete, allenatori, dirigenti, amici e spettatori) che ieri sera presso il ribattezzato “PALALIBERA” di via Varsavia a Ladispoli (palestra annessa all’I.C. “Ilaria Alpi) hanno assistito alla magia che anticipavamo.

Essendone stati testimoni ne parleranno ancora. Ne parleranno ai propri amici e ai propri cari quando dovranno fare un esempio riguardante la positività del sacrificio e dell’impegno sportivo.

Ne parleremo noi in questo articolo.

Noi eravamo in palestra e abbiamo assistito ad una gara che ci ha trasmesso le emozioni che ancora una volta contribuiscono a rinnovare l’amore e la passione per questo straordinario sport.

La Libera ha perso la sua prima gara casalinga del campionato di 3^Divisione Femminile ma la squadra ha trasmesso gioia, felicità, impareggiabile incitamento tra compagne, impegno, sacrificio, disperazione, applausi per la bella schiacciata dell’avversario, incredulità per i recuperi impossibili, se non miracolosi, fatti.

Ma andiamo con ordine.

Nel pomeriggio di ieri è stata tenuta una riunione tra l’allenatore e la dirigenza. L’oggetto riguardava la situazione della squadra della 3^ Div.F.le composta da 13 atlete che avrebbe dovuto giocare alle 21:00 contro l’A.s.d. Virgilio di Roma.

Si proceduto ad una strana conta: Silvia, assente poiché in Inghilterra; Desirée assente per infortunio in allenamento; Sofia assente giustificata; Denise assente per influenza con febbre a 39;

 

Domiziana assente per riacutizzazione di un problema alla spalla; Siria assente giustificata; Ilaria assente per un problema fisico causato dall’attività lavorativa svolta: caspita rimangono 6 atlete con l’Under 16 già in parte utilizzata e in parte non disponibile.

La situazione non era la migliore, ma si decide di affrontare la partita con la consapevolezza che avremmo assistito a una gara in emergenza e con evidenti difficoltà.

E invece ci sbagliavamo. Si sbagliavano pure le avversarie che hanno sottostimato l’italico carattere delle nostre atlete meritevoli dell’appellativo di “gladiatrici” del volley.

Non hanno mai mollato; hanno difeso, attaccato, murato. Non hanno sbagliato le battute. Hanno combattuto e lottato.

Si sono applaudite tra loro; si sono aiutate a rialzarsi; hanno gioito.

A fine partita, tra gli applausi del pubblico, stese per terra, hanno ricevuto i complimenti dall’allenatore, dai dirigenti della squadra e dai responsabili della squadra ospite venuti a complimentarsi per la bella prestazione che avevano fatto unitamente ed evidentemente alle loro atlete.

Grazie ragazze e grazie a questo sport che ancora una volta ci ha trasmesso forti emozioni che auguriamo a tutti di poter vivere invitando a frequentare il mondo della pallavolo.