LADISPOLI E IL CINE-TEATRO: L’APERTURA SLITTA ANCORA

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Ladispoli slitta l'apertuna del cine-teatro Massimo Freccia
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I NUOVI GESTORI AMMETTONO I RITARDI DOVUTI PERÒ ALLA MANCATA CONSEGNA DEI MATERIALI

La luce in fondo al tunnel non si vede ancora. L’apertura del cine-teatro a Ladispoli non è poi così vicina come sembrava nelle ultime settimane del 2022. Un progetto atteso da tanto tempo in una città che ormai ha superato i 40mila abitanti. L’accelerata insomma non c’è stata per quanto riguarda l’auditorium “Massimo Freccia” e il fatidico taglio del nastro è stato ancora una volta rinviato.

Tutta colpa, a dire dei nuovi gestori, dello slittamento dei tempi di consegna dei materiali che dopo lo scoppio della guerra e i rincari ha subito forti rallentamenti un po’ ovunque, non solo nel Lazio. «Purtroppo non dipende da noi – è la spiegazione di Daniele Valentini della società “Frontera” – da tempo attendiamo la consegna delle opere necessarie per concludere il cantiere. Manca il controsoffitto, l’impianto di proiezione e di aerazione. A livello strutturale è quasi tutto pronto, da dicembre c’è già il bar. Ci sono le poltrone. Molti pezzi, che per altro sono stati già pagati, però arrivano dai paesi asiatici ed è un periodo storico un po’ complicato. Ce la stiamo mettendo tutta davvero, nonostante il grande impegno siamo in attesa». Poi la promessa. «Il cine-teatro – prosegue Valentini – sarà un fiore all’occhiello di questa città e di tutto il Lazio».

All’interno dell’auditorium Massimo Freccia ci saranno due sale. Almeno 350 nella principale e sarà anche quella degli spettacoli teatrali. La seconda invece potrà contenere 150 persone. La gestione sarà mista dopo l’accordo raggiunto tra i privati e Palazzo Falcone che avrà a disposizione 80 giorni l’anno.