INTERVISTA ALL’ARTISTA ANNALISA MINETTI

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Annalisa Minetti

INVINCIBILE ANNALISA. LA MUSICA È QUEL TOCCO DI LEGGEREZZA NELLA VITA DELL’ATLETA IMPEGNATA NEL SOCIALE.

Annalisa Minetti
Foto di Giulio Aquilani

Cantante, atleta, modella e scrittrice di successo, Annalisa Minetti prima di volare in Europa come conduttrice di Io Talent, il nuovo show di Sky, verrà a Ladispoli come madrina d’eccezione di Skymano, uno nuovo modo di concepire lo sport. Abbiamo avuto l’occasione di sottoporre ad Annalisa molteplici curiosità, eccone qualcuna.

Sei considerata una delle voci più belle del panorama musicale italiano, ma è lo sport il grande protagonista della tua vita, esiste una relazione tra le due forme di comunicazione?
Sono un’atleta paralimpica che ha raggiunto traguardi importanti, interpreto lo sport come uno strumento educativo, lo è stato in primis per me. Ritengo che praticare attività sportiva è un diritto di tutti e Skymano incarna perfettamente il concetto di inclusione. Esserne testimonial mi permette di rafforzare questa idea e dare alle persone la possibilità di vedere lo sport come punto di connessione.

Annalisa Minetti

E per farlo utilizzi tutti i mezzi di comunicazione possibili, dove nasce questa esigenza?
Esatto, ci provo costantemente affinché tutti possano sentire. A volte si parla di disabilità e si interpreta come io non posso camminare, io non posso vedere, ma ci sono persone che possono farlo e non lo fanno quindi ogni giorno mi impegno perché anche chi non vuole sentire, ascolti. Mi impegno nell’educazione al sociale dove credo ci sia una profonda carenza in questo momento. Abbiamo limitazioni legate alle diverse abilità, alle persone speciali. Che poi, perché chiamarle speciali quando tutti si affannano ad essere normali? Le persone tendono ad identificarsi come normali, insegniamo ai nostri ragazzi che c’è una normalità, interpretiamo anche il successo, come unificato. Eppure siamo esseri unici. Lo sport è ancora un mezzo pulito in grado, a prescindere dall’età e dalla disciplina scelta, di rendere ogni individuo protagonista in campo. Skymano dà valore alla persona, anni di ricerca lo rendono il paladino tra gli sport, non esclude nessuno.

Sei un esempio di forza di volontà, non ti fermi mai. A breve in Tv nel ruolo di conduttrice televisiva, sei un’eterna insoddisfatta?
Non è quello, in realtà non ho l’esigenza di cambiare sempre, in casa sono estremamente abitudinaria nel mio modo di essere, solo che amo fare delle cose che non pensavo, ma mi appassionano. Ci provo e se mi piace mi impegno, dico sempre che con volontà e impegno si riesce in tutto, c’è chi eccelle, chi ha talento, che poi il talento se non è allenato può essere superato da chi, non ne ha ma si impegna tanto.

Possiamo definirti anche una mental coach?
Certamente! Supporto le persone affinché diventino abili nei confronti dei loro sogni. Anche sognare è un diritto di tutti, non possiamo vivere senza farlo, tantomeno non lavorare per realizzare i nostri sogni.

 

I limiti sono solo nella mente?
Si, creano delle aspettative intorno al raggiungimento degli obiettivi, faccio un esempio: voglio diventare una cantante e penso a Sanremo. In realtà fare la cantante vuol dire iniziare in un pianobar, con un gruppo, poi la volontà e l’impegno ti porteranno ad arrivare all’obiettivo finale. Mai aspettare che arrivino delle cose ma lavorare affinché accadano. Come la felicità, non arriva si deve costruire.

Hai raggiunto la popolarità proprio a Sanremo, ti ha deluso?
É una tappa, un punto di partenza. Nella musica a differenza dello sport, lo spettacolo non dipende da te, e se le persone che gestiscono il nostro talento non sono abili ti bruciano. A me è capitato, non sono stata fortunata per questo ciò a cui aspiro è fare in modo che non accada ai giovani talenti. Spingo per una formazione manageriale nel settore musicale per affrontare il dopo successo. La formazione non si deve negare a nessuno perché non siamo più negli anni sessanta, lo sfruttamento di un personaggio è frequente.

Arriviamo ai ragazzi che partecipano al tuo talent, sarai la loro guida?
Non solo conduttrice, sarà un format impegnato. Ci sarà una giuria che valuterà i partecipanti con due grandi vocal coach che sono Jurman e Pitteri. I ragazzi troveranno una squadra con la volontà di dare loro una formazione reale. Verrà eliminato chi in quel momento non si è espresso al meglio, non il meno bravo.

Come nello sport! Tornando a Ladispoli, sabato 10 settembre cosa dobbiamo aspettarci?
L’esibizione di tanti atleti di diverse discipline. Due squadre eterogenee riporteranno lo sport come diritto di tutti. In un campo di Skymano accade.

Ci auguriamo venga inserito nelle scuole dove l’ora di educazione fisica per qualcuno è vissuta come un incubo.
Mi riconosco in questa affermazione. Questo sport nasce per rendere protagonisti le persone della terza età lo abbiamo evoluto alle disabilità perché adoravo la pallavolo ma io la palla non la vedevo, ma il senso di vergogna era forte, provavo disagio a restare fuori. A Skymano gioco in attacco e in quel momento sono un’atleta.

Annalisa Minetti

Annalisa Minetti

Nasce a Rho il 27 dicembre 1976, trionfa al Festival di Sanremo nel 1998 con il brano Con te o senza di te, nel 2012 conquista la medaglia di bronzo nei 1500 metri alle Paraolimpiadi di Londra stabilendo il record del mondo della categoria ipovedenti. Nello stesso anno conquista anche la medaglia di bronzo ai Campionati europei di atletica leggera paralimpica 2012. L’anno successivo conquista la medaglia d’oro ai campionati del mondo di atletica leggera paralimpica 2013 negli 800 metri ottenendo il nuovo record del campionato. Non si è più fermata raggiungendo più vertici mondiali nella sua categoria. Lo stesso vale sul fronte artistico, si esibisce costantemente in tour e concerti che l’hanno portata a calcare palchi in tutto il mondo. Nonostante all’età di 18 anni perde la vista a causa della retinite pigmentosa da cui è affetta. Un’opportunità che l’ha resa la donna invincibile che conosciamo.

Barbara Pignataro