Ladispoli, caro sindaco ti scrivo

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Lettera aperta al sindaco di Ladispoli da parte del cittadino Massimo Renna.

«Egr. Sindaco Grando,
a valle del suo incontro in zona Olmetto il 28 u.s., visti i riferimenti ed allusioni da lei avanzati in quella occasione su circostanze chiaramente riferite a me, trovo opportuno esprimere poche parole per confutare le sue solite imbarazzanti interpretazioni sulla vicenda Olmetto. La prima è che qualcuno abbia bloccato il Piano di Lottizzazione Olmetto, questo perché il nostro ricorso al TAR è ancora pendente e purtroppo nulla ha bloccato la fervida immaginazione amministrativa con la quale lei, sulla scia al suo predecessore, ha storpiato lo spirito del Piano di Lottizzazione Olmetto procurando un danno reale a lottisti, Ladispoli ed erario. La seconda interpretazione è che il Piano sia una soluzione al problema Olmetto, ciò perché quanto prodotto amministrativamente negli anni, in alcuni casi introducendo palesi falsi procedurali, ha deturpato lo scopo del Piano stesso e rischia di portare sull’orlo dell’indigenza molte famiglie. Questo per non parlare del degrado in cui sono costretti a vivere i residenti come pure dei disagi per mancanza di sicurezza e servizi. Circa la riunione di sabato 28 duole constatare che, pur essendo lei assessore all’urbanistica, non abbia saputo rispondere efficacemente alla più banale delle domande pratiche, ovvero dove dovranno andare le fogne della nostra zona. Fatto questo che invece avrà pesanti conseguenze sui costi e su molte altre decisioni da prendere. Come pure duole che non abbia saputo rispondere alle domande sulla VAS che da 9 mesi la Regione ha comunicato debba essere redatta, e ricordo che, proceduralmente, essa deve essere redatta anche con i cittadini dai quali raccogliere le osservazioni. Ciononostante lei ha detto ai presenti che sarebbe tutto frutto di false notizie fornite dai soliti che si oppongono, dimenticando che la gente non è stupida e sa leggere i documenti da lei firmati, oltre che farsi consigliare da propri avvocati. Eppure è lei che aveva chiesto l’incontro ed un minimo di preparazione era dovuta, al posto del solito repertorio da campagna elettorale. Lei ha poi comunicato, forse per la terza volta in quattro anni, che sta per mandare le lettere di notifica per la costituzione del consorzio. Peccato che ciò avvenga con una procedura piena di vessazioni e coni d’ombra inquietanti per chi si guadagna onestamente il pane. Ed il velo della pietà non basta a coprire il fatto che anche la Determina 897 contenesse il solito e consueto mero errore materiale che non è stato coperto neanche dalla Determina di rettifica da lei promessa visto che permangono vizi e rischi reali che da anni segnaliamo e, ove non li ricordasse, può trovare nella email speditale il 25 gennaio 2018 in cui davamo conto della riunione del 23 gennaio. Problemi che la variante di P.R.G. adottata, anche questa in assenza di VAS che cito a ragion veduta, rischia di aggravare i danni per i lottisti dell’Olmetto oltre ai tanti altri problemi, per citarne uno, quello gli oneri già versati la cui rivalutazione e riaccredito non sono affatto garantiti. Purtroppo però siamo in campagna elettorale e per questo motivo preferisco fermarmi qui, rimandando il discorso nel merito a dopo le elezioni per evitare le consuete lamentose strumentalizzazioni. Invito quindi sin d’ora, chiunque sarà sindaco di Ladispoli, ad una riunione entro dieci giorni dal suo insediamento, per confrontarsi su una tesi molto semplice ovvero che i proprietari dell’Olmetto siano oggetto di una ‘sorta di truffa’ continuata a far data dal 21/8/2008 e di come invece si possa riportare la procedura nel rispetto dei metodi e dei fini approvati dalla Regione Lazio e urbanisticamente corretto. Affinché tutto ritorni sostenibile per i lottisti e proficuo per Ladispoli. Sarà mia cura, e a mie spese, l’organizzazione dell’incontro come anche estenderne l’invito alla Procura della Repubblica».

Distinti saluti, Massimo Renna