La rete idrica a Ladispoli

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I Tre Amici al Bar, Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao, proseguono con le riunioni, considerato che in data 15.04.2024 è stato pubblicato da un noto quotidiano online un articolo di stampa dal titolo “La rete idrica italiana perde l’acqua che basterebbe a più di 43 milioni di persone”. Inoltre nel predetto articolo, risulta “l’infrastruttura idrica italiana, “inefficiente ed obsoleta”, disperderebbe nella fase di distribuzione il 41% dell’acqua prelevata pari a 8308 MC/km posizionando lo Stivale in fondo alla classifica europea per perdite idriche.

A questo punto i Tre Amici al Bar si sono posti le seguenti riflessioni.

1.E’ noto che il Nuovo Gestore Idrico Integrato (nella Città di Ladispoli con decorrenza dal 30.09.2022) mediante il Disciplinare del canone annuale (durata 30 anni), redatto ai sensi del Regio Decreto n.1775/1933  paga annualmente il predetto canone alla Regione  Lazio per circa € 10.000, 00, per quantità d’acqua praticamente illimitata, e conseguentemente per trent’anni (30 anni) quindi, paga sempre alla Regione Lazio complessivamente la somma di denaro pari ad €  300.000,00 circa. Pertanto, nella Città di Ladispoli (Roma) la materia prima “Acqua” risulta praticamente a “costo zero”, quand’anche in loco l’approvvigionamento è noto avvenga da tre pozzi autonomi, quindi senza  neanche incidere sul costo della materia prima “acqua” stabilito dal predetto Disciplinare  redatto ai sensi del Regio Decreto n.1775/1933. Ciò nonostante, è noto che nell’ATO 2 quale contropartita si ha che ad ogni inizio anno (al 01.01) l’emanazione della tariffa, in formato PDF, intestato “Articolazione tariffaria nell’ATO 2 Lazio Centrale Roma”, pubblicata dopo la Conferenza dei Sindaci dell’ATO 2 che però non tiene conto della “situazione vetusta” (impianto idrico – impianto fognario – impianto di depurazione) almeno per la Città di Ladispoli, ovvero della nota situazione vetusta complessiva così come risultato dall’ascolto del Consiglio Comunale di Ladispoli del 21 marzo 2024. 

Difatti, le bollette dell’ acqua vengono emesse dal Nuovo Gestore Idrico Integrato ed ironia della sorte, i costi sono aggravati anche della riduzione dei MC assegnati/ fissati, atteso che con la Flavia Servizi S.r.l. l’impegno contrattuale annuale a famiglia era pari a 120 MC mentre con Acea ATO 2 S.p.A. il relativo  contratto è di 60 MC di tariffa sociale e l’ eccesso si paga a peso d ‘oro, ed questo è il motivo  per cui arrivano “bollettini allucinanti “!

Quindi, è ovvio che con impianti vetusti è molto agevole e “molto conveniente” realizzare  grandi guadagni con la materia prima “Acqua” – Bene Vitale di primaria importanza per l’essere umano – dal 30.09.2022 da parte nel Nuovo Gestore Idrico Integrato, e per rendersi conto, personalmente, è sufficiente leggersi il precedente comunicato stampa dei Tre Amici al Bar pubblicato col titolo  “Riduzione della tariffa idrica in località Olmetto” pubblicato in data 26.03.2024 da un noto Mass Media online.

2. Inoltre, in merito al trattamento di depurazione delle Acque reflue urbane, la normativa comunitaria di riferimento è costituita dalla Direttiva 91/271/CEE, la quale sancisce che gli Stati membri provvedono affinché le acque reflue urbane che confluiscono in reti fognarie siano sottoposte, prima dello scarico, ad  un trattamento secondario o equivalente, così come comunicatoci dal Difensore Civico della Regione Liguria Dr. Francesco Cozzi, interpellato al riguardo. Tra l’altro il citato Difensore Civico Regionale, puntualmente ci ha inoltrato una missiva  ove ha anche evidenziato l’Ordinanza n.20361/2023 della Corte Suprema di Cassazione con la quale è stato statuito che non può più essere applicata la tariffa per le utenze serviti da impianti di depurazione che svolgono un trattamento non appropriato in base alla normativa vigente. La decisione ha efficacia dal 14 luglio 2023 e lascia aperta la possibilità della ripetizione di quanto indebitamente pagato dagli utenti negli ultimi dieci anni.

3. In data 16.05.2017 il Consiglio di Stato dava parere negativo al ricorso intrapreso dal Comune di Ladispoli, lasciando aperta l’analisi del mistero della Frazione di Marina di San Nicola del Comune di Ladispoli che ha mantenuto l’autonomia da Acea ATO 2 S.p.A..

4. Ci interroghiamo, quindi, se la Frazione di Marina di San Nicola facente parte del Comune di Ladispoli è riuscita dal 30.09.2022 ad ottenere l’autonomia da Acea ATO 2 S.p.A. ne consegue che per la Città di Ladispoli dal 30.09.2022 non sono sufficienti i tre pozzi autonomi (ciò valeva prima del 30.09.2022 quando la Gestione era in capo alla Flavia Servizi Srl!) e neanche si prende in considerazione quanto dispone il TUA all’articolo 147, comma 2 bis, lettera b) “….le gestioni del servizio idrico in forma autonoma esistenti, nei comuni che presentano contestualmente le seguenti caratteristiche qualitativamente pregiate…” !

A tal proposito si evidenzia che durante il Consiglio Comunale di Ladispoli del 21.03.2024,  il Delegato all’ Acqua ha dichiarato che la Flavia Servizi srl mediamente fatturava due milioni settecento Mila Euro/anno, e l’ACEA ATO 2 ha totalizzato otto milioni di Euro, nonostante non inviano a tutti gli utenti i bollettini del consumo acqua, noi ci chiediamo: ma tutto questo enorme utile giustifica i tantissimi disagi ed inefficienze che quotidianamente vengono lamentati dagli utenti/cittadini?

Appare, pertanto,  una contromisura idonea e giusta dopo Fiumicino, Santa Marinella e Civitavecchia, che anche il Comune di Ladispoli abbia aderito in data 30.04.2024 esprimendosi a favore dell’istituzione della nuova Provincia Porta d’Italia.

Pertanto, bene con l’istituzione della nuova provincia “Porta d’Italia” perché, come già risulta dal nostro comunicato stampa pubblicato in data 23.08.2023 intestato “Per dare efficienza, buon andamento ed imparzialità”, in sintesi i seguenti dati:

– nel 2002 (06 agosto) tra l’allora Presidente della Provincia di Roma, in qualità di Responsabile dell’Autorita’ di Ambito Territoriale Ottimale 2 Lazio Centrale – Roma ed Acea ATO 2 S.p.A. , rappresentata dal Presidente Gestore, è stata stipulata la Convenzione di Gestione del Servizio Idrico Integrato di cui (SII) di durata trentennale (30 anni);

– l’ Autorita’ d’ambito connessa alla predetta Convenzione è costituita dalla Conferenza dei Sindaci di tutti i Comuni aderenti all’ ATO 2;

– a suddetta Convenzione è allegata la Carta dei Servizi che regolamenta il servizio idrico in argomento;

– nella Città Metropolitana di Roma Capitale sono numerosi i Comuni interessati da diverso tempo da una grave emergenza idrica, tant’è che anche l’ANCE in data 04.05.2023, ha stimato, così come risulta da “fonti aperte” che le perdite idriche sono al 42% in Italia;

– le risorse finanziarie del NGEU, sono risorse finanziarie “a prestito” che dovranno essere restituite ai Creditori dell’Europa entro il 2058 e che il noto PNRR è di circa 235, 1 miliardi di euro.

Occorre, tra l’altro, evitare “le suddette ed evidenti perdite idriche”, perché in base all’articolo 97 della nostra Costituzione della Repubblica Italiana se ne desume che l’ efficienza e buon andamento della Pubblica Amministrazione, per la stessa Pubblica Amministrazione ha come significato “la tutela contro gli sprechi” nell’amministrare,  e l’adesione alla Nuova Provincia “Porta d’Italia”, è anche basata sull’adozione di una politica univoca in ambiti cruciali, in particolare, come “la gestione delle acque” e che prevede anche la realizzazione di un piano provinciale ambientale.

Concludendo, mentre le suddette riflessioni afferenti il Nuovo Gestore Idrico Integrato per Ladispoli, non possono far escludere, verosimilmente, che il giallo continua, nel contempo ci si augura che presto “il misticismo d’azione” porterà alla comprensione dei fenomeni sottostanti e che il “buon combattimento” è sempre assistito dal Cielo,  Amen!

Tutto ciò, sempre a difesa della libertà di ognuno, occorre sempre assicurare l’effettività dei diritti civili e sociali, il rispetto delle libertà garantite dalla nostra Costituzione Italiana e della dignità delle persone è sempre la precondizione per la realizzazione di una vera democrazia.

Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao