LA PANDEMIA RENDE PIGRI E OBESI

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LE CALORIE A VISTA NEL MENÙ SONO UN RIMEDIO PER MANGIARE MENO E DIVERSAMENTE.

Con la chiusura delle scuole e la mancanza di attività fisica dovuta alle restrizioni, il tasso di obesità infantile è aumentato del 2,4 % oltreoceano. A dirlo è uno studio pubblicato sul Journal of Sport and Health Science. Il dato, pur essendo riferito alla popolazione americana è comunque un segnale preoccupante, da tenere in considerazione ovunque. Anche da noi. Infatti, come riferisce una ricerca condotta dall’università di Verona, durante i mesi del lockdown, i ragazzi hanno consumato un pasto in più al giorno, non solo loro.

Se, alle tante ore passate davanti alla TV, con l’aumento di consumo di bibite gassate e dolci, si aggiunge la brusca interruzione dell’attività fisica, praticata in media almeno 2 ore a settimana, i risultati si vedono. É urgente quindi correre ai ripari, un sistema che sembra funzionare è quello di inserire nel menù le calorie. Un piccolo cambiamento per un grande risultato. Un freno almeno quando si sceglie di mangiare fuori casa, scritte nero su bianco indurranno a consumare meno o a scelte differenti. Mentre i ristoratori, di rimando, potrebbero convincersi a ridurre le calorie offerte, inserendo nel menù ingredienti alternativi più salutari. Non basta però! Uno stile di vita più salutare include il movimento. La preoccupazione legata al covid non deve frenare la ripresa delle attività sportive. Con accortezze maggiori bisogna ripartire. Praticare sport a casa, da soli o con i membri della famiglia o comunque sport solitari all’aperto sono le soluzioni più sicure.

Lo stile di vita sedentario, si sa’, è un fattore di rischio per le malattie croniche, contribuisce alla perdita di massa muscolare e alla fragilità delle ossa negli anziani. Bambini e ragazzi in età scolare dovrebbero fare almeno 1 ora di attività al giorno e non superare le 2 ore giornaliere sdraiati sul divano.