La movida ce l’hanno nel cervello

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Caccia alla movida.

Vietato l’asporto dopo le 18, le persone si ammassano davanti al bar con la scusa di un caffè o dell’aperitivo frugale e si incontrano. Fatti di cronaca o di politica e spesso di sport. Due chiacchiere da strada davanti al bar sono considerate pericolose, da estirpare. Responsabili del picco di contagi. Basta assembramenti: all’aperto davanti al locale il virus attacca, punisce la gente allegra. Risparmiando gli assonnati pendolari sulla metro, i passeggeri di un aereo, i lavoratori in fila per 2 in attesa del vaccino e pure i clienti della Caritas. Contraddizioni che non stupiscono più, come le norme anti Covid che scandiranno la quotidianità dei cittadini. Il divieto del servizio di asporto per i bar dalle 18 è l’ultima del ministro della salute per il contrasto al Covid. Consentita solo la consegna a domicilio. Entrerà in vigore dal 16 gennaio.
Movida è diventato sinonimo di assembramento e quindi di altissima pericolosità di contagio, la mossa del governo? Caccia alla movida, alla ritrovata libertà.