“Il crocifisso in tutti i luoghi pubblici di Ladispoli”

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Una proposta sacrosanta che il nostro giornale appoggia pienamente e sosterrà in ogni sede. E’ quella dei consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Raffaele Cavaliere e Giovanni Ardita, che hanno protocollato una mozione per richiedere che nella sala consiliare  di piazza Falcone, nonché in tutti gli edifici di proprietà del Comune di Ladispoli, sia affisso il crocifisso, quale simbolo universale dei valori di libertà, uguaglianza e tolleranza. L’Ortica si è espressa più volte sull’argomento, il crocifisso rappresenta valori tradizionali ed importanti della nostra nazione, coloro che vengono a vivere in Italia debbono adeguarsi alle nostre usanze religiose. Ecco il testo della mozione di Cavaliere ed Ardita.

“Premesso che  l’ltalia è uno Stato costituzionalmente laico  – scrivono gli esponenti di Fratelli d’Italia -non essendo più il cattolicesimo religione di Stato dal 1985 (legge 25 marzo 1985, n.121 (Ratifica ed esecuzione dell’accordo, con protocollo addizionale, firmato a Roma il 18 febbraio 1984, che apporta modificazioni al Concordato lateranense del 11 febbraio 1929, tra la Repubblica ltaliana e la Santa Sede); TENUTO CONTO CHE: la religione cristiana, cosi come i suoi simboli, fa innegabilmente parte della storia e della tradizione italiana ed europea; il crocifisso è presente in molte scuole ed anche in altri luoghi pubblici-come i tribunali e gli ospedali-e sintetizza i valori e i principi su cui poggia la cultura europea e la stessa civiltà occidentale; Visto: il parere del Consiglio di Stato n.556 del 2006, nel quale lo stesso Consiglio ha affermato che “in ltalia, il crocifisso è atto ad esprimere, appunto in chiave simbolica ma in modo adeguato, l’origine religiosa dei valori di tolleranza, di rispetto reciproco, di valorizzazione della persona, di affermazione dei suoi diritti, di riguardo alla sua libertà, di autonomia della coscienza morale nei confronti dell’autorità, di solidarietà umana, di rifiuto di ogni discriminazione, che connotano la civiltà italiana”. Questi valori, che hanno impregnato di sè tradizioni, modo di vivere, cultura del popolo italiano, soggiacciono ed emergono dalle norme fondamentali della nostra Carta Costituzionale, accolte tra i “Principi fondamentali” e la Parte l della stessa, e specificamente, da quelle richiamate dalla Carta Costituzionale, delineanti la laicità propria dello Stato Italíano. ll richiamo attraverso il crocifisso, dell’origine religiosa di tali valorie della loro piena e radicale consonanza con gli insegnamenti cristiani, serve dunque a porre in evidenza la loro trascendente fondazione, senza mettere in discussione, anzi ribadendo, l’autonomia {non la contrapposizione, sottesa a una interpretazione ideologica della laicità che non trova riscontro alcuno nella nostra Carta fondamentale) dell’ordine temporale rispetto all’ordine spirituale, e senza sminuire la loro specificità “laicità”, confacente al contesto culturale fatto proprio e manifestato dall’ordinamento fondamentale dello Stato ltaliano, cosi poi concludendo, si deve pensare al crocifisso come ad un simbolo idoneo ad esprimere l’elevato fondamento dei valori civili sopra richiamati, che sono poi i valori che delineano la laicità nell’attuale ordinamento dello Stato. Nel contesto culturale italiano, appare difficile trovare un altro simbolo, in verità che si presti, più di esso, a farlo. CONSIDERATO CHE: ll 18 MARZO la Grande Camera della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, con sentenza d’appello definitiva, ha accolto il ricorso presentato dall’ltalia sull’esposizione del crocifisso nelle scuole pubbliche, stabilendo che la presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche non costituisce una “violazione dei diritti umani”; la sentenza emessa dalla Corte Europea descrive il crocífisso non solo come un simbolo religioso, ma anche identitario, frutto e simbolo dell’evoluzione storica della comunità italian{g di ua’dntichissima.e ininterrotta tradizíone ancora oggi attuale e fondata sui principi e sui valori democratici e umanitari delle civiltà occidentali, e per tanto tutto il Consiglio Comunale di Ladispoli, ESPRIME LA VOLONTA’ che nella sala consiliare, nonché in tutti glíedifici di proprietà del Comune di Ladispoli, sia affisso il crocifisso, quale simbolo universale deivalori di libertà, uguaglianza e tolleranza.”