La Regione propone un viaggio virtuale, sul portale parchilazio.it, alla scoperta delle sue grandi bellezze naturali: più di 200 mila ettari, con la biodiversità più sviluppata dell’intera penisola.
di Barbara Civinini
“Conversazioni” in diretta; “incontri” riservati alle scuole; lettura di favole per i più piccoli; mostre fotografiche; virtual tour nelle aree protette; la nascita dei piccoli falchi in tempo reale. Tutto questo è: “#iParchiaCasaTua”, l’iniziativa proposta in rete dalla Regione Lazio. Speriamo davvero, entrando nelle case dei nostri cittadini, di poter far vivere, in un modo diverso, la bellezza dei nostri territori, dichiara l’Assessora Agricoltura, Ambiente e Risorse Naturali, Enrica Onorati.
Insomma, un’iniziativa per rendere più piacevole la nostra permanenza terapeutica a casa, capace di riservarci dei pomeriggi da favola, comodamente seduti in poltrona. #iParchiaCasaTua offre appuntamenti per tutti i gusti, capaci di soddisfare interessi e curiosità. Tutti i giorni, alle 18:30 Lucia D’Amato e Armando Di Marino leggono un racconto per ragazzi, fra cui spicca un istruttivo Kamishibai – vale a dire uno spettacolo teatrale di carta – su La gabbianella e il gatto tratto Luis Sepúlveda, scomparso proprio in questi giorni. Il lunedì, mercoledì e venerdì c’è una nuova filastrocca per i più piccini, come quella del piccolo Francesco che nel giardino ha piantato un pesco, e del suo amico Giampiero che nel giardino ha piantato un pero.
Per gli appassionati, tre volte a settimana, ci sono le ricette realizzate con i prodotti di “Natura in Campo”, l’unico marchio regionale. Ma i veri protagonisti sono i parchi, che nonostante la chiusura dovuta all’emergenza sanitaria provocata dal Covid-19, ora si possono visitare in rete con un semplice click. I parchi e le riserve del Lazio comprendono più di 200 mila ettari di pura natura, pari al 13% dell’intera superficie regionale, con una media superiore a quella nazionale. Online si possono godere tutte le bellezze delle aree naturali, dalla Riserva di Posta Fibreno, al parco dei Monti Lucretili, e dalla Riviera di Ulisse alla Valle del Treja, alla Riserva naturale di Macchiatonda. Ma non solo. Sono disponibili anche delle mostre fotografiche. Quella dedicata alla “Via Francigena” – percorsa da migliaia di pellegrini ogni anno – testimonia ventisette chilometri di bellezza, natura e antiche glorie con le immagini di Andrea De Ieso. Mentre “Emozione dei parchi” con gli scatti di Paola Scarsi suggerisce gli ambienti naturali della Valle del Sorbo.
Ogni mercoledì, invece, online ci sono le immagini della “Regina viarum” e dei suoi monumenti nell’anno della Rivoluzione francese e ai tempi del “Grand Tour“, quando il viaggio in Italia, in particolare sull’Appia antica, costituiva un’esperienza umana e culturale irrinunciabile per i rappresentanti dell’elite intellettuale nord-europea. I disegni dello stimato paesaggista Carlo Labruzzi – ingaggiato nel 1789 da Sir Richard Colt Hoare per fare un resoconto per immagini dell’itinerario intrapreso nel 37 a.C. dal poeta Orazio – con la loro suggestione, consentono di immergersi in un paesaggio ormai perduto e di ritrovare ciò che, grazie alle leggi di tutela, è giunto fino a noi
