GLi straFATTI DE L’ORTICA…di Toni Moretti

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Salvatore Orsomando

CONSIGLIO COMUNALE, LAVANDERIA DI PANNI SPORCHI DI FAMIGLIA. RIDOLFI ANCORA SOTTO IL TIRO DI ORSOMANDO.

Ormai, tenere l’assemblea del Consiglio Comunale a Cerveteri, è diventato come fare il bucato. Chiunque può, chi ne ha o presume di averne, panni sporchi, si intende, li butta ormai senza ritegno sul tavolo. Non tanto, e si denota chiaramente dalla piega che prendono i fatti, per fornire una immagine fresca, nitida e profumata del bucato, dicasi lavoro dell’Istituzione così come dovrebbe andare, ma semplicemente per macchiare, senza possibilità che l’alone venga cancellato, i panni del vicino.
Ciò che risulta singolare è che in politica, questo esercizio veniva palesemente praticato a danno di fazioni opposte e concorrenti, dal momento che c’erano ben delineati blocchi ideologici, oggi no. Le guerre, sembrerebbe si facciano anche in casa. Come si spiegherebbe altrimenti che durante l’ultimo Consiglio Comunale, col pretesto di parlare del “fattaccio” Lidl (l’ampliamento di un supermercato spacciato per immobile di interesse pubblico con una forzatura evidente di quanto predispongono le regole urbanistiche), il “solito” consigliere di opposizione, identificabile in Forza Italia, affonda i chiodi nelle mani dell’Assessore Ridolfi, che gli avrebbe fatto presunte “confidenze” sugli interessi che orbiterebbero intorno ai terreni coinvolti nell’operazione, come documentato dall’ottimo Alberto Sava sul quotidiano La Voce. D’altronde, presumere tali legami, in un paese come Cerveteri, equivale ad un mero esercizio di matematica. Il conseguente “Apriti Cielo”, comporta le solite minacce di denunce, vedremo quante ne verranno fatte e chi le farà: Ridolfi annuncia che ha già provveduto a querelare tramite il suo avvocato di fiducia il consigliere Orsomando per un episodio precedente a questo, molto simile.
Ma rimane comunque al limite della comprensione, come mai sia proprio il consigliere di Forza Italia a mettere nei “guai” si fa per dire, proprio Ridolfi, che a quel partito è vicino. Non sarà per caso frutto di una ondata di considerazione personale che monta ad infastidire qualcuno? Fatto è che non sarà semplice trovare chi potrebbe incarnare e rappresentare il gattopardesco personaggio che vorrà Berlusconi. Pascucci sarebbe l’ideale ma non può.