Dalla Russia a Torre Flavia, il volo di un fratino femmina

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fratino femmina

Il simpatico volatile poi è tornato in Crimea dopo essersi cibato di molluschi sulla costa di Ladispoli. 

Fratino – Simpatici, frequenti visitatori del nostro litorale e mai banali. Dal Mar d’Azov a Torre Flavia e poi di nuovo in volo verso il Mar Nero, al confine tra Russia e Ucraina. Così si viene a scoprire che questa specie, che non ha più bisogno di presentazione e di rievocare i fatti legati a Jovanotti, si è concesso qualche giorno di relax cibandosi di molluschi di fronte al simbolo della città per riprendere la marcia in direzione della Crimea. Esemplari sempre più rari e in via di estinzione, sono in grado di viaggiare per migliaia di chilometri. Forse questo lo si sapeva già, non però 1.600 in neanche 180 giorni. È tutto registrato su una cartina russa di alcuni anni fa. Il fratino femmina è stato inanellato dall’ornitologo Pavel Panchenko in un centro Ucraino e attraverso il gps gli animalisti russi hanno seguito ogni sua tappa. Ladispoli risponde con entusiasmo. «Questi volatili – ammette sorpreso Corrado Battisti, responsabile di Torre Flavia per conto di Città Metropolitana – riescono a meravigliarci. Uno di loro tempo fa ha tagliato l’Europa da est verso l’occidente approdando a Ladispoli in un volo possiamo dire orizzontale. Altri simili invece optano per i Paesi del sud. Sono imprevedibili e sempre più affascinanti. In questi giorni ne sono stati avvistati ben sette sulle dune mediterranee. Questo posto dovrebbe essere valorizzato ancora di più».