COME DORMIRE MEGLIO E RENDERE SALUTARE IL RIPOSO

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LA MANCANZA DI SONNO È CAUSA DI FRUSTRAZIONE E INSOFFERENZA.

di Elena Botti

La notte porta consiglio. Spesso le nostre nonne esordivano con questo proverbio che sta ad indicare che se durante la giornata ci si presenta una situazione difficile la notte diventa alleata, e dopo averci dormito sopra, la stessa situazione difficile ci appare diversa e risolvibile permettendoci di scaricare tutte le tensioni accumulate durante il giorno. Lo stesso proverbio indirettamente indica di non rimuginare attraverso i pensieri prima di andare a dormire in modo tale da preservare un sonno ristoratore.
Durante il sonno la temperatura corporea si abbassa, il metabolismo rallenta, i tessuti si rigenerano, la memoria aumenta e di giorno riusciamo ad essere più vigili e attenti.

Durante la notte aumenta la produzione di ormoni legati al sesso e al desiderio sessuale, la pressione sanguigna si regolarizza, gli anticorpi per il sistema immunitario aumentano.

Durante il sonno si dà al cervello la possibilità di organizzare le informazioni, ecco perché la mancanza di sonno è causa di frustrazione e insofferenza. Un deficit di sonno prolungato può mettere seriamente a rischio la nostra salute causando senso di stanchezza fisica, mancanza di energia, disturbi della memoria e apprendimento, difficoltà nel risolvere problemi e prendere decisioni, scarso desiderio sessuale, sbalzi di umore e fame nervosa.

Ecco alcuni suggerimenti per rilassarsi, dormire meglio e rendere salutare il riposo.

Per prima cosa dovremmo cercare di ridurre tutte le attività stimolanti l’organismo prima di dormire affinché si riduca la stimolazione della formazione reticolare, e quindi evitare di fare attività fisica, lavare i piatti mangiare poiché la digestione attiverebbe il metabolismo in maniera eccessiva, fumare perché la nicotina è una sostanza stimolante, lavorare specialmente a letto (questo serve esclusivamente per dormire e fare l’amore).
Importante è inoltre, quando siamo già a letto, non rimanervi se ci dovesse sopraggiungere un momento di insonnia ma alzarsi e fare qualcosa fino a che il sonno non ci sopraggiunge di nuovo. Prima di andare a dormire dovremmo inoltre imparare a rilassare la mente, spegnere computer e telefonini che utilizzano una luce blu che agisce come stimolatore dei circuiti cerebrali. Potremmo concentrarci sulla cosa più bella che ci è accaduta durante il giorno, allenando così il nostro cervello a pensare positivo.

Seguire i proverbi della nonna “La notte porta consiglio” quindi abbandonando l’idea di risolvere i problemi prima di dormire, rimuginare sulle cose e fare difficili scalette sull’organizzazione della nostra giornata. Mangiare più sano incrementando i cibi ricchi di magnesio e Triptofano (albicocche, banane, ciliegie, mandorle, riso e avena, lattuga, kiwi, orzo, radicchio rosso, zucca, rape, cavolo, yogurt, uova bollite, formaggi freschi).

Un sonno ristoratore favorisce il rilascio della Leptina un ormone che pone a freno lo stimolo della fame. Caffè e alcool sono cattivi amici del riposo e andrebbero evitati la sera come anche cioccolato, cacao e tè che sono stimolanti dei centri della veglia. Da evitare anche curry, pepe, paprica, alimenti in scatola, patatine, salatini e dove è contenuto il dado da cucina. Alcune piante e spezie come basilico, maggiorana, origano hanno effetti calmanti e digestivi. La maggiorana è fortemente sedativa mentre l’origano è un calmante naturale.

Per dormire meglio inoltre è importante cercare di mantenere una certa routine mantenendo il ritmo sonno-veglia cercare di dormire di notte e svegliarsi al mattino alla stessa ora creando un ambiente protetto da eventuali luci disturbanti esterne mantenendo allo stesso tempo la possibilità di far filtrare parte della luce mattutina che prepara il cervello al risveglio rendendo tutto meno traumatico.

Fino al diciottesimo secolo la gente dormiva in due diverse fasi della notte invece che per un unico periodo di otto ore consecutive 3-4 ore di sonno poi si stava svegli per 3 ore (dedicandosi alle preghiere, alla meditazione e all’arte) e poi si dormiva di nuovo al mattino e il tutto senza preoccuparsi troppo non avendo lo stress di riaddormentarsi. Anche il pensiero di non riuscire ad addormentarsi quindi diventa motivo di stress e di insonnia, per questo dobbiamo imparare dagli antichi che vivevano senza preoccuparsi troppo di non fare le canoniche 8 ore di fila di sonno.
Senza dubbio il sogno è per lo spirito ciò che il sonno è per il corpo.
A fortiari carpe diem: A maggior ragione cogli l’attimo.