CERVETERI: DISABILITA’ E VACCINAZIONI ANTI-COVID19

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M5S Cerveteri: “Un sindaco, primo responsabile della sanità pubblica, che invitiamo da oggi a ‘stare più sul pezzo'”

«È ormai da un anno che siamo sommersi di comunicazioni sugli andamenti dei contagi e della situazione per la quale il sindaco di Cerveteri non ha perso occasione di sentirsi come il Presidente del Consiglio dei Ministri, con le sue dirette.

La realtà del territorio, però, non porta con sé solo la triste verità della diffusione del virus ma anche quella delle carenze delle strutture territoriali, sulle quali invece non sappiamo mai nulla. E di questo deve anche occuparsi e dare riscontro un sindaco, primo responsabile della sanità pubblica, che invitiamo da oggi a “stare più sul pezzo”; perché ci sono i più fragili di cui occuparsi, che c’erano anche ieri e che sembrano esistere solo da un anno. Prima di tutto sollecitiamo lo stesso sindaco a concludere l’iter per l’istituzione del Garante delle persone disabili a Cerveteri, iter che si sta rendendo infinito e che ancora una volta ci vede in ritardo cronico rispetto ad altri comuni. Avremmo dovuto poter contare su questa figura di garanzia già dal 2017 (quando la nostra mozione è stata approvata in consiglio comunale), perché potesse occuparsi, tra le altre, di alcune emergenze come quella che ora andiamo a denunciare.

Vogliamo sollevare l’attenzione sulle segnalazioni che ci arrivano da familiari di persone con disabilità in merito alle vaccinazioni anti-Covid19, con una breve premessa.

Cosa dice la legge?

Il Piano strategico dell’Italia per la vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19, adottato con DM del 2 gennaio 2021, ha stabilito le fasce di età da vaccinare e, nel Decreto del 2 marzo, è entrato nel merito della gestione delle restrizioni, decretando che gli accompagnatori dei portatori di disabilità possano, per ovvi motivi, limitare il distanziamento sociale e svolgere attività all’aperto e di supporto in ospedale.

Sono inoltre regolamentate alcune eccezioni all’obbligo di indossare la mascherina per le persone con patologie o disabilità incompatibili con il suo utilizzo, nonché per le persone che debbano comunicare con la persona disabile, laddove il dispositivo crei un problema di comprensione.

Resta garantita infine la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Cosa dice la Regione, e quindi la nostra ASLRM4 per la vaccinazione?

Sul portale della ASL si leggono gli scaglioni di età:

79-78 ANNI: dal 5 marzo le persone nate negli anni 1942 e 1943 possono prenotare on-line il proprio vaccino anti COVID-19. Per prenotare sarà necessaria la sola tessera sanitaria.

65-64 ANNI: dall’8 marzo le persone nate negli anni 1956 e 1957 possono prenotare la vaccinazione, oltre che dal proprio medico di medicina generale, anche online.

PER I CAREGIVER: i genitori/caregiver dei soggetti in Assistenza Domiciliare Integrata sottoposti a ventilazione meccanica assistita possono prenotare la propria vaccinazione attraverso il numero 06164161841 a partire dalle 7.30 del 04 Marzo 2021

Il sito a cui rivolgersi per i primi due scaglioni è: https://prenotavaccino-covid.regione.lazio.it/welcome

Cosa succede nella realtà?

Prendiamo il caso specifico di chi ci ha contattato:

Chiamato il numero 06164161841, che come dicevamo è il numero dedicato alla prenotazione del vaccino per i caregiver, dopo 20 minuti di attesa e dopo aver fornito i propri dati personali, al “nostro” segnalante viene comunicato che non si può procedere alla prenotazione perché il codice fiscale della persona disabile non viene riconosciuto dal sistema informatico.

L’operatore, informato che la data per vaccinare la persona disabile è già stata fissata e senza problemi di riconoscibilità, risponde che non può fare nulla, che dipende tutto dal sistema informatico e di rivolgersi all’URP per risolvere la questione. Da questo momento in poi, per giorni, è un rimpallarsi di responsabilità, tra chiamate, email e protratti silenzi. Insomma, sorpresa!, non si è ancora risolto un bel niente.

Si aggiungono poi altre segnalazioni in merito a comunicazioni last minute, da parte di alcune strutture territoriali, sull’impossibilità di rispettare gli appuntamenti già fissati, anche con utenti di Cerveteri, per mancanza del previsto numero di dosi vaccinali distribuite dalla ASL.

Allora, interroghiamoci su alcuni punti fondamentali:

La ASL sul territorio è supportata e/o seguita?

Le difficoltà, dalla nostra amministrazione, sono conosciute e/o segnalate per garantire accesso alla vaccinazione alle persone disabili e loro caregiver?

Non si può, e ci rivolgiamo direttamente al sindaco, pensare che il problema non ci riguardi solo perché l’ASL è un ente esterno al comune di Cerveteri. È comunque un ente che presta servizi al cittadino e bisogna, in un momento come questo, garantire che il servizio venga ricevuto.

Certo, ci rendiamo conto che stiamo parlando proprio con chi, per incapacità gestionale dei fondi disponibili, i problemi di assistenza sociale li ha anche creati. E le gravi conseguenze le stiamo pagando non solo noi ma anche i nostri “cugini” del comune di Ladispoli, che fa parte dello stesso distretto socio-sanitario di cui Cerveteri è capofila.

Siamo stanchi di vivere in un comune dove si fanno tagli di nastro per le “passerelle” approntate sulle spiagge, alla ricerca perenne di visibilità verso cittadini e turisti, ma non ci si preoccupa dei tanti problemi quotidiani gravi e concreti della disabilità.

La qualità della vita nell’intero territorio di Cerveteri, tra barriere architettoniche ancora non superate e disservizi cronici, rimane rasoterra, con la disabilità sempre all’ultimo posto, come Cenerentola, tra le preoccupazioni di questa amministrazione e con le famiglie dei disabili lasciate da sole a cercare di occuparsi di sé stesse».

M5S Cerveteri

26 marzo 2021