Cerveteri al voto, Fdi sbanca in terra etrusca ribaltando i risultati delle comunali

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Fdi
Marchetti

Il Pd è sotto il dato nazionale mentre il Cinque Stelle strappa consensi senza esponenti in aula. Buona la prima per Italexit.

Il centrodestra trainato dai meloniani sbanca nella città etrusca e si conferma a Ladispoli. Il Pd va anche sotto il dato nazionale mentre il Cinque Stelle stupisce anche sul litorale nord nonostante non abbia più rappresentanti. E poi Italexit che oltre le aspettative mantenendo un buon livello. All’indomani del voto e che ha sancito la vittoria di Giorgia Meloni, ampie riflessioni anche sul territorio.

Intanto l’affluenza, al 62,59% a Cerveteri, al 59,76% a Ladispoli. La corsa durante il giorno, poi la flessione dalle 19 in poi. Domenica altalenante nei due comuni anche se la pioggia alla fine non ha frenato in modo eccessivo gli elettori, quasi 60mila gli aventi diritto, che si sono presentati nelle 54 sezioni allestite nelle due città per esprimere le proprie preferenze a Camera e Senato. Subito una considerazione: numeri in rialzo rispetto alla tornata amministrativa del 12 giugno scorso anche se come nel resto del Paese si sono persi punti in termini di percentuale in riferimento alle nazionali del 2018.

Linda Ferretti

L’aspetto forse più importante da esaminare è il boom del centrodestra a Cerveteri. Il fatto che abbia sbancato in terra etrusca, con più di 10 punti nella media italiana, però è un dato significativo. Tralasciando l’exploit rispetto al 2018 (37,68% ieri, solo 7,91 4 anni fa), alle comunali di giugno 2022 Fdi non è andato oltre il 10,3 piazzando in aula solo il consigliere comunale Luigino Bucchi in opposizione. «Evidentemente – interviene Luca Quintavalle, segretario Lega per la provincia di Roma Nord – alcune scelte non sono state azzeccate. L’elettorato avrebbe preferito Anna Lisa Belardinelli. La Lega ha pagato lo scotto di aver fatto parte del governo Draghi. Abbiamo pagato dazio anche per esserci uniformati troppo a Fi, le anime sono troppo diverse. Il voto di protesta si è spostato dalla Lega a Fdi». Il Pd, che è andato forte mesi fa ed è rappresentato da 6 consiglieri e 2 assessori, ha proposto Linda Ferretti alla Camera, la quale ha ottenuto meno del 19,2 nazionale. Numeri però più alti rispetto al 2018 quando il Partito democratico a Cerveteri non superò il 13,78.  «I risultati non sempre corrispondono all’impegno profuso e all’energia bruciata – è il commento del segretario locale, Giuseppe Zito – ma le delusioni le lasciamo a chi non sa guardare avanti».

Alessio Catoni

Curioso il caso dei grillini. Il movimento di Conte ad oggi non ha nessuno che lo rappresenti, non ha avuto nemmeno la forza di presentarsi alla tornata amministrativa. Eppure ha ottenuto il 15,19%. Certo nulla a che vedere con il 34 del 2018. Non male Alessio Catoni e Stefania Ranieri, i due esponenti di Paragone proposti alla Camera: escono con un 2,75 contro l’1,9 nazionale. «Siamo contenti – parla Catoni – in poco tempo e senza spendere nemmeno un euro in campagna elettorale abbiamo mandato a votare mille persone nei due comuni. Per noi è un buon risultatoDa questa esperienza si sono gettate le basi per un percorso politico di grande spessore, le sfide saranno tante, in inverno saremo chiamati ancora alle urne per eleggere il nuovo governatore della Regione Lazio, un’altra impresa ci attende».

Renzo Marchetti

A Ladispoli il centrodestra si è confermato dopo la riconferma del sindaco leghista Alessandro Grando. Rispetto alle nazionali di 4 anni fa perdono Lega e Fi, rispettivamente 9 e 8 punti. Fdi chiude a 36,25 (arrivò al 9,41 nel 2018) e festeggia. «Siamo anche qui il primo partito – esulta Renzo Marchetti, consigliere comunale di maggioranza – un ringraziamento a tutti i militanti che ci hanno messo il cuore al fine di raggiungere questo immenso risultato. Abbiamo un gruppo forte e coeso». I dem mantengono il 13,84 di 4 anni fa e risalgono anche rispetto alle comunali di giugno chiuse al minimo storico cioè al 4,30. «L’importante è rialzarsi, sempre, anche dopo una caduta così importante come quella che abbiamo avuto questa notte», ha commentato Silvia Marongiu. «Il compito del centrosinistra sarà quello di ripartire con responsabilità e in salita dai banchi dell’opposizione, rappresentando quel pezzo di Paese che crede ancora nei diritti, nelle uguaglianze, in un mondo che sia dei tanti e non dei pochi, che tuteli il lavoro e le politiche sociali. Un’Italia progressista che andrà ricostruita, un passo alla volta».
Cinque Stelle col bicchiere mezzo pieno grazie al 16,54. Nessuno membro è in Consiglio ma ci ha provato Ida Rossi alleandosi con il Pd nella corsa per eleggere il sindaco.