Termovalorizzatore di Roma

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Il presunto giallo continua…

I Tre Amici al Bar, Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao, nel corso dell’ultima riunione si sono posti, saggiamente e documentalmente alcune riflessioni in merito alla notizia del 29.01.2024 appresa dalle “Fonti Aperte” in merito al Termovalorizzatore di Roma.

A tal proposito, ecco alcuni interrogativi, atteso che, non si possono escludere, verosimilmente, alcune riflessioni, in merito a potenziali collegamenti relativi ai flussi finanziari, tenuto conto che nella notizia de quo, risulta evidenziato:”…Il bando di gara è arrivato in enorme ritardo, con costi per la realizzazione del progetto lievitati stratosfericamente dai 700 milioni di euro stimati all’inizio, a cui andavano comunque aggiunti i fondi per i cosiddetti impianti ancillari connessi, ad esempio cattura dell’anidride carbonica e recupero di materia dalle ceneri pesanti, a 7.432.700.000,00.”.

Da un normale raffronto con la vicenda relativo al passaggio idrico nella Città di Ladispoli (Roma), in corso dal 30.09.2022, sempre su Fonti Aperte, si è appreso già da tempo, che la Acea ATO 2 S.p.A. Nuovo Gestore Idrico, ha  sottoscritto e ricevuto finanziamenti da parte della BEI perché risulta su Fonti Aperte – link https//staffettaonline.com/staffetta_acqua/articolo.aspx?id=346931 – per un importo di circa 700 milioni di Euro, nel periodo dal 10.03.2020 al  03.08.2020, per investimenti a supporto nel servizio idrico integrato della Città Metropolitana di Roma nei sistemi di distribuzione dell’acqua potabile, di fognatura e depurazione.

Pertanto, ci domandiamo, come domanda di attualità, saggiamente,  se si tratta dei medesimi 700 milioni di Euro di cui al link sopra indicato? Il presunto giallo continua, tenuto conto che anche  nel “documento” presente sul sito istituzionale  ANAC  (Autorità Nazionale Anticorruzione) intestato  ATO 2 LAZIO CENTRALE – ROMA SITUAZIONE GESTIONALE SERVIZIO RELAZIONE EX ART.3O  D.LGS. n.201/2022 Ricognizione periodica al 31 Dicembre 2023, non risulta evidenziata la predetta informazione di cui al citato link.

A tal proposito, una ulteriore riflessioni, grazie al citato Decreto Legislativo n.201/2022 ed alle informazioni presenti sul sito istituzionale web di Roma Capitale, consentono di delineare le seguenti informazioni relative al Nuovo Gestore Idrico:

– bilancio 2020 utile € 116.580.349, spesa 304, 5 milioni di euro, investimenti € 320.465.305;

– bilancio 2021 utile € 121.951.531, spesa 348 milioni di euro, investimenti € 360.309.878;

– bilancio 2022 utile € 119.980.966, spesa € 395.404.977, investimenti € 425.584.582.

Quindi, tenuto conto che dal 01.01.2024 sono divenute efficaci le norme in materia di digitalizzazione previste dal nuovo Codice degli appalti (D.Lgs. n. 36/2023) è molto più agevole per gli Addetti ai Lavori individuare l’intero ciclo di vita del contratto che si deve oggi svolgere in modo informatizzato e, a tal fine, è prevista la verifica dei requisiti di gara attraverso il nuovo fascicolo virtuale dell’operatore economico (FVOE) che è nella Banca Dati dell’ANAC.

Infine, con riferimento all’impianto fognario a Ladispoli, l’articolo 128 del TUA  recita: “

1. L’autorità competente effettua il controllo degli scarichi sulla base di un programma che assicuri un periodico, diffuso, effettivo ed imparziale sistema di controlli.

2. Fermo restando quanto stabilito al comma 1, per gli scarichi in pubblica fognatura il gestore del servizio idrico integrato organizza un adeguato servizio di controllo secondo le modalità previste nella convenzione di gestione.”.

Concludendo a  Ladispoli, ci domandiamo, fermo restando tutte le informazioni di dominio pubblico presenti su Fonti Aperte, risulta pianificato un programma sullo stato dell’arte con decorrenza dal 30.09.2022 da parte del Nuovo Gestore Idrico, non potendosi escludere, soventemente, perdite di ogni genere come la stampa porta a conoscenza l’opinione pubblica?

Quanto sopra, ai sensi dell’articolo 118, quarto comma, della nostra Costituzione della Repubblica Italiana che recita: “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.

Tutto ciò, sempre a difesa della libertà di ognuno, occorre sempre assicurare l’effettività dei diritti civili e sociali, il rispetto delle libertà garantite dalla nostra Costituzione Italiana e della dignità delle persone è sempre la precondizione per la realizzazione di una vera democrazia”.

Roberto Magri, Raffaele Cavaliere, Diego Corrao