Strisce blu a Cerveteri, posizioni inconciliabili

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Egr. Direttore, ricevo sue considerazioni in merito a mio scritto dell’11 settembre relativo ai parcheggi a pagamento in Cerveteri centro.

Il problema non è essere favorevole o contrario, che significa, ma è appunto un problema di civiltà non diverso da quello rappresentato dalle discariche abusive dei rifiuti appositamente rilasciate in città e in modo imponente nelle campagne.

La NON CIVILTA’ è dovuta principalmente ad arretratezza, a non conoscenza e a comportamenti atavici non facilmente estirpabili.

I fautori del NO alla sosta a pagamento e mille altre cose sono sicuri che gli americani, gli europei, gli australiani, le migliaia di città grandi e piccole italiane che hanno adottato il sistema siano amministrate e abitate da persone che vogliono impedire a baristi, commessi, camerieri, dipendenti comunali, partecipanti a funerali e visitatori del museo (forse pochi per mancanza di parcheggi) ?

Direttore, senza andare lontano si rechi in gita a Civita di Bagnoregio o a Orvieto, dove le strisce blu hanno profondamente migliorato l’aspetto e il decoro delle due località per mezzo dell’investimento mirato delle nuove entrate.

Per quando riguarda la sosta al Granarone, la maltenuta piazza S.Pietro e vicinanze, le rendo noto che io sono nato nel 1947 (due by-pass e pacemaker) e per me fare pochi metri per raggiungere il centro storico sono nulla.

Chi nelle giornate di pioggia, grandine, neve e chi più ne ha più ne metta, si trovasse impantanato al Granarone o colpito da giornalistiche “bombe d’acqua” a piazza S.Pietro, sappia che distano entrambi non più di 200 metri da piazza Aldo Moro.

Se il centro “sta morendo” e succede ormai da un decennio, la causa non è certamente quella della sosta a pagamento che ora non è presente ma per proprietà transitiva forse quella dagli stalli bianchi assaltati e occupati senza alcun ordine e durata.

Piazza Risorgimento è migliore oggi che è chiusa al traffico veicolare o ieri che era transitabile?

Distinti saluti

                                                                                                            Fabio D’Amadio 

 

Caro lettore ho letto con attenzione la sua replica. E debbo dire che in modo simpatico mi veniva da sorridere. E non perché lei abbia scritto amenità, anzi. Il problema è che lei parla di un mondo che a Cerveteri, ma anche nella vicina Ladispoli, non esiste. In Australia, o in qualsiasi nazione europea, se una persona getta una cartaccia in terra si busca prima i rimproveri degli abitanti della città e poi una salata multa. Nei casi più gravi anche una denuncia. A Cerveteri e in larga parte del centro sud, non c‘è rispetto per la propria città, nascono discariche abusive, Cerenova tanto per citare un esempio lampante è stata massacrata dalle pattumiere a cielo aperto in estate. Diciamoci la verità, tanta gente è incivile, è sporca, è senza cultura e se ne infischia di deturpare il luogo dove vive. L’Ortica da tempo combatte contro le persone che gettano spazzatura nelle strade e nelle aree verdi. Frequento spesso la Toscana e l’Umbria, mi perdoni, ma il paragone con il nostro territorio non regge. Altra cultura, altra gente radicata nella propria città, altro rispetto anche per la vocazione turistica. Ognuno è libero di avere un parere, saremmo curiosi di conoscere quello che pensano baristi, commessi, camerieri, dipendenti comunali, partecipanti a funerali e visitatori del museo sul fatto di dover pagare un euro l’ora se non vinceranno la gara a chi trova libero uno stallo bianco. Sulle giornate di pioggia, beh mi appello al quinto emendamento per non rispondere alla sua considerazione. Che dire? Vedremo cosa accadrà quando arriveranno le strisce blu nel centro di Cerveteri, ma abbiamo il sospetto che ci saranno tanti pentiti. Forse quelli che oggi dicono che saranno belli e positivi e che domani potrebbero capire all’improvviso che le strisce blu si pagano?

Grazie per la lettera e la saluto con una simpatica considerazione. Potremmo scriverci all’infinito su questo tema, ma non troveremo mai un punto di incontro. Come ho avuto modo di dire, tentare di convincermi ad apprezzare i parcheggi a pagamento a Cerveteri è come chiedermi di essere d’accordo con un tifoso della Roma. Per me, impossibile…

Il Direttore

 

 

 

 

 

 

Fabio D’Amadio