In gastroenterologia la sindrome dell’intestino irritabile (IBS: Irritable Bowel Syndrom) è quella più frequente osservata dai medici di famiglia <Costituisce il 20- 25% di tutte le visite gastroenterologiche> (Kevin W. Olden. Mayo Clinic Scottsdale Arizona).
E’ una malattia cronica che si presenta con dolore, o fastidio, addominale, associata a cambiamenti di frequenza e forma delle feci, senza alcuna alterazione anatomica o biochimica nota. E’ necessario in prima istanza, escludere la presenza dei cosiddetti sintomi – allarme: assenza di febbre, di sanguinamento gastrointestinale, perdita di peso e, nel contempo, grazie agli esami di laboratorio, che non vi sia anemia (presenza di sangue occulto nelle feci) e l’innalzamento dei marker aspecifici dell’infiammazione (VES,PCR).
Nella IBS vi è solo un disturbo della motilità dell’apparato gastrointestinale che può manifestarsi sia con un lento transito (stipsi) oppure con un rapido transito intestinale (diarrea). Non è raro che i due fenomeni si alternino tra loro. I lavori di specialisti svoltasi a Roma (International Working Teams Roma) ha stabilito tre criteri per la sindrome dell’intestino irritabile:
1)la sintomatologia regredisce con la defecazione
2)l’inizio si associa con un cambiamento nella frequenza delle feci
3)l’esordio si associa con un cambiamento nell’aspetto (forma) delle feci
La sindrome è più frequente nelle donne (nella maggior parte degli studi varia da 1,2 a 2,0 : 1,0) e tende a presentarsi soprattutto nei giovani adulti. E’ piuttosto raro che faccia il suo esordio dopo i 50 anni. Dopo questa età soggetti che presentano un’improvvisa insorgenza di diarrea, stipsi o dolore addominale devono essere esaminati con particolare attenzione, mentre nei pazienti età inferiore ai 50 anni, senza sintomi di allarme, è bene attenersi ai criteri diagnostici di Roma.
Come già detto all’inizio vi sono pazienti con predominante componente diarroica; pazienti con stipsi alternata a diarrea e dolori addominali. Come procedere nella diagnosi differenziale con altre patologie?
Una diarrea alternata a stipsi non si osserva solo nella più frequente sindrome del colon irritabile ma può essere talora indicativa di una lesione fissa e ostruttiva dovuta, per esempio, ad un carcinoma. Le cause della diarrea cronica con o senza dolore sono molteplici e comportano un’ ampia diagnosi differenziale: diarrea provocata da farmaci; infettiva (batterica, parassitaria); malattie infiammatorie intestinali (morbo di Crohn, colite ulcerosa, malattie da malassorbimento (insufficienza pancreatica, intolleranza al lattosio, sprue, sovra infezione batterica); diarrea associate ad HIV; neoplasie neuroendocrine (gastrinoma, carcinoide, vipoma,carcinoma midollare della tiroide).
Altrettanto varia è la diagnosi differenziale per quanto riguardo la stipsi cronica:iatrogena, ossia provocata da farmaci; transito lento dovuto ad alterazioni della motilità del colon; ostruzione parziale del colon (neoplasia, stenosi diverticolare); alimentazione non corretta; patologie endocrine (diabete mellito, ipotiroidismo, malattia di Addison).
In conclusione è importante per la diagnosi basarsi sui criteri di Roma, sull’anamnesi e l’esame obiettivo del paziente. Quali analisi richiedere?
Un numero certamente molto limitato: emocromo completo, TSH,VES,PCR es. chimico, batteriologico delle feci (compreso sangue occulto).
Un’ultima nota riguarda la mia esperienza circa il sistema nervoso dell’intestino. E’ indubbio chi vi sia una correlazione tra nervi sensori e motori che collegano l’intestino al midollo spinale e soprattutto al cervello.
P.S. Nei soggetti di età specie di età superiore ai 50 anni con diarrea alternata a stipsi, oppure solo stipsi ostinata, se vi è sangue occulto nelle feci è necessaria una rettocolonoscopia al fine di escludere una neoplasia (anche benigna) oppure altre patologie (es. malattia infiammatorie intestinali). Nei soggetti giovani, sia uomini che donne, secondo la mia esperienza è importante cercare la “corda colica” premendo nella fossa iliaca sinistra dell’addome. La palpazione di un “cordone” dolente è un segnale importante di “colon irritabile”.