Continuiamo ad occuparci della vicenda del Parco degli Angeli.Una questione che, giorno dopo giorno, sta assumendo aspetti sempre più controversi che il nostro giornale tenta di mettere in luce. Possiamo anche sbagliare nell’analizzare la complicata faccenda, di sicuro il nostro intento è quello di salvare il futuro di tanti ragazzi disabili finiti al centro di una guerra che si stenta a comprendere. L’auspicio è che si possa trovare una soluzione positiva fra tutte le parti in causa, ripristinando quella pace di cui il centro per portatori di handicap ha bisogno. L’Ortica, nel rispetto della pluralità, ha deciso naturalmente di concedere spazio a tutti coloro che vogliono intervenire, auspichiamo che più contributi possano condurre ad un positivo epilogo di questo pasticcio. Aldilà dei fatti specifici, però, una riflessione sentiamo il dovere di esternarla. Conosciamo personalmente da anni il presidente Filippo Bellantone, quando la tortuosa vicenda del Parco degli Angeli è balzata agli onori delle cronache, abbiamo stentato a credere alle tante illazioni che qualcuno propalava sui social ed ai mass media. Abbiamo così scavato, laddove fosse possibile, in una assurda cortina di nebbia, torniamo a ribadire la nostra piena stima nei confronti di Filippo Bellantone col quale, peraltro, L’Ortica in passato ha combattuto battaglie a favore dei portatori di handicap. Per ulteriore chiarezza di informazione di seguito la lettera che ci ha inviato il presidente Bellantone:
Spett.le Redazione,
prendo ancora atto di fantasiose ricostruzioni circa le vicissitudini che purtroppo stanno interessando il Parco degli Angeli.
Sono solito contrapporre alle illazioni la documentazione che le smentisce e che rende chiarezza su questioni che altrimenti rimangono nel grigiore di chi offre versioni sideralmente lontane dalla realtà dei fatti.
Vi fornisco, per il miglior uso che ne vorrete fare, una mail da me inviata in data 03.11.2017 a tutti i Soci della Nuove Frontiere Onlus a chiarimento delle ragioni e del contesto in cui è maturata la decisione di modificare – con decisione all’unanimità e non a maggioranza del Consiglio Direttivo dell’Associazione – i termini dell’accordo con il Sig. Mario Frazzetta nonchè di costituire la Parco degli Angeli Onlus.
Con riferimento a quando affermato dalla Sig.ra Olivan Cesarina con riguardo al mia presunta volontà di appropriarmi ovvero di non voler consegnare la documentazione della Nuove Frontiere Onlus, Vi fornisco altresì un file con un prospetto riepilogativo delle comunicazioni, a far data dal 04.10.2017, riferite a tale contesto con la documentazione richiamata nello stesso. Si avrà modo di constatare la non veridicità delle suddette affermazioni, che sono profondamente lesive della mia onorabilità e prestigio per le quali mi affido alla Vostra accorta capacità di discernere la verità dalle frottole e dunque di fornire la corretta informazione.
Tutti coloro che volessero ulteriori e complete informazioni possono consultare il sito www.parcodegliangelionlus.it
Ecco la mail che inviai il 3 novembre 2017 a tutti i soci del Parco degli Angeli.
La presente perchè non si può rimanere indifferenti quando vengono fatte affermazioni di un certo tenore.
Spero anche di fare chiarezza su alcune cose.
Sarò schematico e cercherò di essere breve.
1) COME NASCE LA MODIFICA ALL’ACCORDO CON MARIO FRAZZETTA.
E’ stata richiesta dalle Sig.re Olivan e Diab ed è stata discussa ed approvata dal Direttivo dell’epoca nella riunione del 14.10.2011 (presente la Sig.ra Olivan, all’epoca Vicepresidente – All. 1).
I motivi sono i seguenti.
La Sig.ra Diab aveva proposto una collaborazione con la Città libanese di Daroun-Harissa prospettando grandi vantaggi per l’Associazione. Le attività erano iniziate sotto la presidenza della Sig.ra Olivan (durata fino al 31.12.2010) e sono proseguite sotto la mia.
Dovendo stipulare un accordo con la suddetta Città per arrivare ad un gemellaggio con la Città di Cerveteri, nel febbraio del 2011 è stato inserito per l’Associazione presso l’Agenzia delle Entrate il codice di attività delle “Organizzazioni per la cooperazione internazionale” (All. 2) e si è’ proseguito con gli impegnativi e costosi lavori di preparazione. Ad aprile 2011 e’ stato siglato l’accordo di collaborazione con la Città libanese (All. 3) e a settembre 2011 abbiamo ospitato la delegazione di detta Città che era venuta per il gemellaggio.
Il gemellaggio però è saltato perché il Sindaco Ciogli lo ha boicottato (la D.ssa Cennerilli che seguiva il gemellaggio era uscita dalla giunta).
A ottobre 2011 c’era il dilemma su come spiegare ai soci che avevamo speso tanti soldi per niente e spiegare perché dovevamo continuare.
Considerando che ormai i soldi erano stati spesi e che potevamo utilizzare il nostro lavoro con finalità di visibilità in attesa che si aprissero le altre opportunità che Sandrella aveva prospettato (che sarebbero dovuti derivare dai rapporti con il Coro Cedro del Libano di Padre Maroun e con la Comunità Episcopale di Padre Charbel), il Direttivo – considerando che non tutti i Soci approvavano la prosecuzione dei rapporti con il Libano – decise di trovare il modo, in caso di dissidio, per far continuare a chi voleva farlo con un organismo a parte che avrebbe avuto la possibilità di utilizzare le strutture del Parco degli Angeli (la conferma di quanto sopra si rileva dalla mail inviata nel novembre 2011 dalla Sig.ra Diab in Libano ed a me con in allegato una bozza di brochure illustrativa (All. 4). Ovviamente la cosa non poteva essere fatta solo per una sola situazione e quindi si é deciso che la possibilità sarebbe stata data a tutti coloro che avrebbero voluto sviluppare un programma particolare (con mini cooperative, associazioni, fondazioni, ecc. – in pratica con non meglio definiti “organismi”) con la specifica che si sarebbero dovuto raggiungere degli accordi da fare approvare al Sig. Mario Frazzetta, proprietario del terreno che era stato concesso in comodato d’uso per degli obiettivi specifici.
Nel tempo abbiamo inserito anche nei progetti CARICIV la prospettiva di cooperative integrate e più volte parlato di una Fondazione per le case-famiglia.
Lo strumento é rimasto li a disposizione di chi voleva utilizzarlo.
Nel frattempo, essendosi palesato del tutto improduttivo, il programma di collaborazione con il Libano è stato gradatamente ridotto ed al momento è accantonato.
2) PERCHE’ E’ NATA L’ASSOCIAZIONE PARCO DEGLI ANGELI ONLUS
Prima della tornata elettorale 2017 stavo lavorando per cercare di acquisire (per una casa-famiglia) un immobile che una Società doveva dismettere.
Il ceppo imprenditoriale faceva capo ad un contendente elettorale e quindi ho ritenuto di non dare pubblicità alla cosa per evitare strumentalizzazioni (ne ho parlato succintamente ai membri del Direttivo al di fuori delle riunioni) ma ho dovuto aderire alla richiesta di uno degli imprenditori interessati di rendermi disponibile per il ruolo politico (cioé quello di delegato per l’handicap) che in seguito mi avrebbe consentito di seguire la specifica questione, ma non solo quella, in favore dei nostri figli.
Inspiegabilmente (all’epoca, ora un’idea me la sono fatta) la Sig.ra Olivan, che conosceva la situazione, ha iniziato una campagna denigratoria nei miei confronti.
Io ho proseguito inserendo a fine giugno 2017 all’Odg di una riunione del Direttivo l’adesione della nostra Associazione ad una Fondazione che sarebbe stata funzionale – per come più volte avevamo detto – per la realizzazione delle case famiglia (All. 5).
Però prima della riunione (guarda il caso) mi viene comunicata quella che di fatto era una mozione di sfiducia le cui firme sono state raccolte interessando solo una parte dei Soci.
Ho realizzato che era “necessaria” la mia eliminazione quale Presidente per poter portare avanti un programma di “utilizzo” del Parco degli Angeli da parte di altre realtà associative.
Il risultato elettorale (per il quale ha gioito la Sig.ra Olivan) ha reso più difficile il percorso avviato per l’acquisizione dell’immobile di cui sopra.
L’unico modo per poter continuare ad occuparmi in modo diretto della questione ed evitare che altri “occupassero” il Parco degli Angeli era di creare un’Associazione con lo scopo specifico di portare avanti il suddetto progetto di casa-famiglia e di strutturare un utilizzo condiviso del Parco degli Angeli, vincolante anche per Nuove Frontiere Onlus per il quale fosse prioritario l’utilizzo della struttura quale luogo di socializzazione, in base all’idea iniziale avuta con il Sig. Mario Frazzetta con il quale ho condiviso tutti gli sforzi per coinvolgere coloro che hanno consentito la realizzazione del Parco degli Angeli.
Ho utilizzato lo strumento creato nel 2011 e non potevo che rivolgermi a quelle persone che non mi hanno sputato in faccia dopo che per dieci anni ho fatto il giardiniere, il ragioniere, il cercatore di fondi e tutto quello che potevo fare per i nostri figli.
Con quelle Soci abbiamo creato la Parco degli Angeli Onlus dichiarando subito, nel darne notizia, che tutti avrebbero potuto accedervi.
Quindi nessuna “strada” predisposta nel 2011 ad insaputa di tutti per poter mantenere sempre la possibilità di gestire il Parco (per come velenosamente è stato affermato) ma semplicemente l’utilizzo di uno strumento ben noto e creato per chi avesse voluto attuare un programma specifico.
3) CONSIDERAZIONI
La totale chiusura al dialogo é sintomatica della volontà di perseguire un obiettivo, non dichiarato, che prevede di non avere fra i piedi al Parco degli Angeli chi impedirebbe di utilizzarlo per fini che non sono solo quelli della nostra Associazione (il programma esplicitato dalla Sig.ra Olivan é sintomatico di una precisa volontà di un non necessario, anzi dannoso, allargamento della compagine sociale).
Ci si gioca il tutto per tutto addirittura correndo il rischio di distruggere mediante una guerra giudiziaria quello che è stato realizzato.
Veramente tutti volete questo?
Quanto siete consapevoli di quello che sta succedendo?
Avete idea di quanto dura e costa un contenzioso di questo tipo?
Pensate veramente di poter impedire all’Associazione Parco degli Angeli Onlus di usufruire della struttura essendo stata questa costituita sulla base e con le prerogative di cui all’accordo a suo tempo legittimamente stipulato con il proprietario del terreno con le clausole approvate a suo tempo dal Direttivo?
Il titolo che consente alla Parco degli Angeli Onlus di usufruire della struttura è valido e registrato e solo un Giudice (o Mario Frazzetta) può annullarlo ma vi rendete conto che nel farlo annullare fareste venir meno il titolo che legittima l’Associazione Nuove Frontiere Onlus a permanere sul terreno?
Vi rendete conto che il mancato raggiungimento degli accordi di civile convivenza può portare a far venir meno il titolo che legittima l’Associazione Nuove Frontiere Onlus a permanere sul terreno?
Non so se tutte queste domande ve le siete poste e se mai la Sig.ra Olivan vi ha reso consapevole delle dinamiche che vi ho illustrato e documentato, so soltanto che sta portando la nostra Associazione verso una guerra che non serve a nessuno e che servirà solo ad arricchire gli avvocati (non posso esimermi dal far rilevare che da un lato la Sig.ra Olivan afferma che sarà lei a sostenere le spese legali e poi insiste affinchè sia approvata quella che è una convenzione “capestro” con l’Avvocato che ha individuato non si capisce in base a quale criterio e che vorrebbe imporre all’Associazione).
Io so che difenderò il Parco degli Angeli (del quale la Sig.ra Olivan non si cura di mantenerlo funzionale e decoroso) fino all’ultimo respiro da quello che mi appare un disegno di distruzione. Lo difenderò perché l’ho creato con lo sforzo di persone (Mario Frazzetta primo e sempre primo in ogni sforzo) che perseguendo un ideale che è stato svilito dalla logica di impossessamento da parte di chi non vorrebbe che sia utilizzato per il bene di tutti i ragazzi ma solo per portare avanti (per come è stato fatto prima che interrompessi tale andamento) le attività di pochi.
Pur di portare avanti il suo programma la nostra Presidente ha calpestato il nostro Statuto ed ogni nostro diritto di Soci.
Per tali motivi a stretto giro vi sottoporrò una motivata mozione di sfiducia che l’Assemblea dei Soci dovrà valutare.
Filippo Bellantone