Luca Argentero, bello, bravo e solidale

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di Giovanni Zucconi

Vi ricordate del progetto “Un trattore per Kakiri” dell’Associazione “Vento Solidale – onlus”? Ne abbiamo parlato prima di Natale, invitando i nostri concittadini ad aderire con una donazione, anche piccola, per permettere al piccolo villaggio ugandese di dotarsi di un trattore, e di cambiare la vita dei suoi abitanti. Ne riparliamo oggi perché il progetto è stato ritenuto valido e degno di essere finanziato dall’associazione onlus “1 caffè”, fondata, tra gli altri, dall’attore Luca Argentero. Che cosa è esattamente “1 caffè”? E’ una onlus che aiuta a finanziare tutte le altre associazioni che propongono un progetto di solidarietà come quello di “Un trattore per Kakiri”. Il suo modo di operare è estremamente semplice. Ogni settimana seleziona, tra i centinaia di che gli vengono proposti, un progetto che poi verrà pubblicato sul loro sito online. Il progetto verrà spiegato ai potenziali donatori, e verrà data la possibilità, con un semplice click, di donare un euro, appunto il costo di un caffè, al progetto proposto in quella settimana. Se si è più generosi, si può offrire anche una “colazione”. Premesso questo, abbiamo il piacere di annunciare che il progetto che è stato scelto da Luca Argentero e dal suo staff è proprio “Un trattore per Kakiri” di Vento Solidale. Questa scelta, oltre ad essere un onore per l’associazione ceretana, è anche la testimonianza del valore e della serietà del progetto proposto. Quindi, se possibile, andiamo tutti a donare il nostro caffè per regalare un trattore al villaggio di Kakiri. Come fare? Semplice. E’ sufficiente collegarsi al sito “www.1caffe.org”, apparirà il progetto “Un trattore per Kakiri“. In fondo alla pagina troverete il pulsante “Dona Adesso”. Dopo aver effettuato il click, vi verranno presentate le diverse possibilità di pagamento: Bonifico, Paypal, Satispay, Tinaba. In questo modo si potrà donare un caffè o una “colazione”, in modo semplice, direttamente dal vostro PC o smartphone. Inutile sottolineare che donare un euro non dovrebbe essere un grosso impegno, a fronte di un aiuto che cambierà la vita di molte persone. Per ringraziare l’attore Luca Argentero per il suo impegno nel sociale, e per farci dire qualcosa di più sulla sua associazione, vi proponiamo queste sue dichiarazioni.

Come mai avete chiamato la vostra associazione 1 caffè?

“Il caffè per noi è il simbolo di un momento di incontro, che può far accadere “delle cose”. E’ questo l’obiettivo: che i nostri caffè simbolici aiutino a realizzare i progetti di solidarietà promossi sul sito. Offrire un caffè è un gesto comune, naturale, un’occasione d’incontro che ogni giorno ci fa conoscere persone, concludere affari, risolvere problemi. A volte può fare nascere un amore… Fa succedere tantissime cose, quasi per caso. E se tu avessi la possibilità di far succedere alcune di quelle cose, non per caso? Se sapessi che il tuo caffè, unito a quello di tante altre persone come te, fa succedere qualcosa di buono? Se sapessi che aiuta davvero il mondo a essere migliore? Io credo che quel singolo caffè sarebbe un piccolo atto di eroismo. Quell’abitudine, quel gesto naturale e spontaneo che viviamo ogni mattina, diventerebbe davvero una buona abitudine.                                                                    Sarebbe decisamente il modo migliore di iniziare la giornata”

Da dove è nata l’idea?

“Dalla lettura di una citazione sul retro del libro “Il caffè sospeso” di Luciano De Crescenzo: “Quando un napoletano è felice per qualche ragione, invece di pagare un solo caffè, quello che berrebbe lui, ne paga due, uno per sé e uno per il cliente che viene dopo. È come offrire un caffè al resto del mondo…“. Ci siamo detti: perché non aiutare chi vuole donare una piccola cifra, un caffè, per fare accadere “delle cose”? Così è nata la nostra associazione”.

Luca, cosa c’è dentro una tazza di caffè?

“Ci sono molte cose, soprattutto per noi italiani, viviamo questo gesto semplice in molte declinazioni, dalla normale convivialita’ al gesto di indulgenza personale, dall’informale invito per stabilire un contatto fino al piccolo gesto di solidarietà. E poi c’è tradizione, cultura e gusto. Se assunto con moderazione ha poi anche proprietà utili all’organismo. Insomma è quasi una pozione magica”.

È che cos’è “il caffè sospeso?

È una tradizione napoletana che affonda le sue radici nella proverbiale inventiva dei campani. A Napoli si può entrare in un bar, acquistare un caffè per se e poi lasciarne uno pagato per chi non se lo può permettere. Un gesto di solidarietà verso uno sconosciuto”.