IDPAY: LA TECNOGABBIA

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IDENTITÀ DIGITALE PER I PAGAMENTI: MONETA ELETTRONICA AL POSTO DEL CONTANTE, LIBERTÀ E DIRITTI GESTITI DA BONUS E ALGORITMI.

di Maurizio Martucci

Da due anni dibattito e opinione pubblica monopolizzati da vaccini e Green Pass, ora tutti sulla variante Ucraina mentre, dietro le quinte, cova il più subdolo progetto di ingegneria sociale: “La battaglia per avere meno contanti e più cashless è una battaglia per digitalizzare il paese“, perché “non c’è un vantaggio dall’utilizzo del contante”.

In tempo di guerra vera con missili e droni killer sull’Europa, da Roma la battaglia virtuale la conduce in sordina Vittorio Colao, ministro dell’Innovazione tecnologica e la transizione digitale con delega alle politiche spaziali e aerospaziali. Bocconiano dei grandi cartelli finanziari, senza dare troppo nell’occhio il top manager dei poteri forti in cabina di regia prima nell’esecutivo Conte e ora nel Governo Draghi manovra con astuzia per accelerare il Grande Reset, fuse strategicamente nuove tecnologie invasive, società del controllo e transumanesimo in un cocktail esplosivo, assorbite in un colpo solo carta di credito, carta d’identità e tessera sanitaria nazionale.“ Stiamo pensando ad una piattaforma per l’erogazione di tutti i benefici sociali”, afferma l’ex Morgan Stanley,ex McKinsey, ex Omnitel, ex vertice europeo di Vodafone ed ex consigliere di Verizon, “il nome provvisorio è IDPay, tutto direttamente in digitale, venire riconosciuti nel punto vendita e ricevere l’ammontare di bonus di voucher” è la novità, magari partendo “già da quest’anno”, visto che “lo sviluppo si concluderà in 6 mesi” e quindi “contiamo di arrivare alla concreta messa in esercizio con almeno una pubblica amministrazione pilota.

Tre quarti della popolazione avrà l’identità digitale entro il 2026.” All’ID 2020 Alliance, ovvero l’alleanza per l’identità digitale, ci lavoravano da tempo Bill Gates, Facebook, Rockefeller Foundation e GAVI (Alleanza per i vaccini), ma a quanto pare ha fatto prima il businessman Vittorio Colao: piattaforma totale e standardizzazione di benefici sociali è momentaneamente IDPay, cioè identità digitale di pagamento, la versione italiana tra il sistema di credito sociale cinese e il Gateway di pagamento e lettore di carte virtuali della Repubblica islamica dell’Iran, il colpo di grazia a quel che resta del nostrano welfare, o Stato sociale, nello smantellamento assistito della moneta contante e cartacea per entrare definitivamente nella Gigabit Society, dove tra riconoscimento facciale, Big Data, criptovalute, smart cities e velocità irradiata dal 5G, la vita di ognuno sarà letteralmente stravolta, gestita da algoritmi, blockchain e Intelligenza artificiale.

Eh sì, perché dopo le prove tecniche dell’App Immuni e l’autoritarismo assoluto del Green Pass come strumento di esclusione, disoccupazione e proibizione negli spostamenti e persino dell’ingresso in banca, con l’IDPay lo Stato Leviatano potrà realizzare quell’agognato salto orwelliano per la sorveglianza totale così tanto ambita dai globalisti sin dai primi vagiti del virus, quando aprendo una finestra di Overton ci dissero tra le righe che il Covid-19 viaggiava pure su banconote e fogli di carta.

Cosa succederà? Per ogni cittadino un codice univoco associato ai dati sanitari nel fascicolo sanitario elettronico, a corredo poi magari un mix di dati bancari, fiscali, giudiziari, amministrativi e commerciali interconnessi e profilati, gestiti digitalmente da una centrale unica per erogare moneta elettronica e servizi premio solo a chi se li sarà meritati. Acquisti prodotti palestinesi, anti-Nato e filo-Russia? Sei No-Vax? Sei Stop 5G? Non hai pagato l’F24, la multa o le tasse? Io Stato ti banno e blocco il tuo IDPay, lasciandoti senza soldi elettronici, né bonus, né voucher, ergo niente beni primari, né consumi, diritti e libertà.

Insomma, sono queste credenziali e sembianze del buon cittadino 2.0, alla faccia di Platone e frate Campanella, esclusi tutti gli altri come in una fidelity card scaduta e collezionata senza bollini, addio assistenza sanitaria, reddito di cittadinanza e sussistenza sociale: “Ci deve essere un cambio di mentalità in cui si passa dal dire ‘io son qua a controllarti’ a ‘io son qui ad aiutarti’ e poi verificherò l’integrità di quello che fai,” su Rai Tre da Fabio Fazio disse il lobbista Colao puntando sull’integrità verificata delle azioni del cittadino, magari premiato perché integerrimo nel comprare da aziende certificate a zero emissione CO2, puntuale nel saldo di utenze, bollette e rate, virtuoso nei richiami dell’inoculazione periodica e sequenziale di dosi sperimentali, ossequiante al diritto al voto legittimato da un QRCode ad autorizzazione verde concessa. Ecco, solo a lui, e non a tutti gli altri, solo a questo buon cittadino 2.0 il Governo dei migliori concederà la grazia di moneta digitale, cashless, premi e sopravvivenza sanitaria, ipotizzabile con televisite, telecontrollo, teleconsulto e telemonitoraggio di Stato, noto ormai come col 5G si potrà “iniettare o rilasciare una sostanza medica (…) in remoto quasi istantaneamente”.

“Ogni volta che una App o un sito Web ci chiede di creare una nuova identità digitale o di accedere facilmente tramite una grande piattaforma, non abbiamo idea di cosa ne sia veramente dei nostri dati”, da Bruxelles la sponda dell’apicale d’Europa. “Per questo motivo, la Commissione proporrà presto un’identità digitale europea sicura. Qualcosa di affidabile, che ogni cittadino potrà usare ovunque in Europa per fare qualsiasi cosa, da pagare le tasse a prendere a noleggio una bicicletta. Una tecnologia che ci consenta di controllare in prima persona quali dati vengono utilizzati e come”, dice la tedesca Von dar Leyen, mentre SOGEI, Società Generale d’Informatica S.p.A. già ingaggiata per il Green Pass e al 100% controllata dal ministero dell’Economia e Finanze, per l’IDPay è già stata messa alacremente al lavoro con l’ok del Garante della Privacy per lo SPID ai minori, dai 5 ai 14 anni identità digitale per usufruire dei servizi on-line a scuola, oltre LIM, Tablet, DAD e robotica educativa.

Perché prima del Metaverso negli avatar dei transumani, la società reale dovrà passare sui corpi degli esclusi digitali, tra i nuovi paria della tecno-gabbia, la casta neoliberista della Quarta Rivoluzione Industriale!