“IL DIAVOLO INNAMORATO” al teatro “Le Salette”

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La Compagnia Paltò Sbiancato presenta:

Teatro “Le Salette” Vicolo del Campanile 14 (Zona S. Pietro)

PRIMA NAZIONALE

14 – 15 – 16 – 17 – 18  Marzo 2018 alle ore 21.00

“IL DIAVOLO INNAMORATO”

Regia di Stefano Maria PalmitessaTesto di Francesca e Natale Barreca da Jacques Cazotte

 

con: Alessandro Laureti, Mary Fotia, Filippo Di Lorenzo, Marilia Valenza, Viola Creti, Massimiliano Calabrese, Davide Poli

Musiche di Silverio Scramoncin, Coreografia Mara Palmitessa, Costumi Mary Fotia, Ass. regia Filippo Di Lorenzo

Trucco: Accademia di Trucco Professionale

 

Info/prenotazioni: 347 4222594

 

Sinossi: Lisergico maestro della letteratura francese Jacques Cazotte ci sorprende con un sulfureo racconto da cui i fratelli Francesca e Natale Barreca hanno tratto la drammaturgia. Il diavolo che tenta l’uomo, un cliché delle fantasie di tutti i tempi ma quando ci si spinge oltre le tentazioni aumentano. Alvaro, giovane e nobile s’imbatte, per la sua curiosità di esplorare il mondo occulto, in un demone sui generis che decide di sperimentare il più profondo e rischioso dei sentimenti umani: l’amore. Il testo, che affascina per le possibilità interpretative degli attori della Compagnia Paltò Sbiancato, affronta in maniera originale il rapporto tra il vizio e l’uomo. Biondetta freme di appassionata femminilità, sussulta e palpita come una donna mortale. L’intrigo si amplifica coinvolgendo sfere di relazioni e di affettuosità che porteranno il nobiluomo spagnolo a compiere un’ineludibile scelta. Il regista Stefano Maria Palmitessa sembra quasi prendersi gioco di noi con tutte le armi che gli sono proprie: il sarcasmo, l’ironia che trascolora nel grottesco, il gusto del comico. L’essenza dell’atmosfera del testo francese resta ma questa pièce ne esalta l’attualità asciugando fin dove è possibile il linguaggio che il brivido finale dilegua in una bolla opalescente.

 

Note di regia: Questo copione è stato da me affrontato tenendo presente la “storia” personale che il mio percorso artistico ha prodotto sino a oggi. Perché ho ritenuto importante definire fin da principio questo collegamento? Negli anni sono andato sempre più convincendomi che lo spazio sia un elemento decisivo nella mia ricerca registica. Uno spazio particolare che possa consentirmi di fare ricorso a interventi a sorpresa. L’azione è quindi limitata a quello che da dietro tre siparietti può essere “rubato”, sbirciato dal pubblico, a volte privato della canonica visuale a tutto campo. Brevi frammenti corporei o rapide azioni degli attori/manichini sul palco, ombre di gesti non conclusi. Una selezione del materiale fantastico rigorosa affinché qualunque movimento avvenga davanti agli occhi dello spettatore possa avere il risalto di un’epifania. Un capovolgimento dell’abituale visione. La scenografia non rappresenta più l’ambiente sociale in cui prendono vita i personaggi dell’azione drammatica né un fondale decorativo della stessa. Essa deve, con la mimica e una recitazione venata di “sense of grotesque”, interpretare il dramma, sottolinearne i significati segreti. Una ricerca aperta al dubbio e ai problemi dell’espressione; per certi aspetti così antica e così rivoluzionaria nella sua tensione all’essenziale sia della parola sia del gesto.

 

STEFANO MARIA PALMITESSA

 

 

 

Esponente romano di quella tendenza del teatro contemporaneo volta, in modo particolare, alla ricerca e all’estetica visuale, egli punta, nella sua regia, a valorizzare gli accenti espressionistici e surreali dei testi e a trascendere, con pochi elementi espansivi, lo spazio chiuso e ridotto della scena. In quest’operazione è validamente supportato dai componenti di entrambe le sue affiatate Compagnie.

Come organizzatore e Direttore Artistico dell’Accademia Italiana di Musica Contemporanea ha svolto un’ampia opera di diffusione degli idiomi del teatro d’avanguardia europeo attraverso la promozione di festival, rassegne, registrazioni radiofoniche e televisive (Rai3 Programmi dell’Accesso) e manifestazioni in collaborazione con l’Ambasciata di Spagna, del Messico, l’Istituto Austriaco di Cultura di Roma e l’istituto Polacco di Roma.

Ha curato la realizzazione di “Jules Verne” (1987) e de “Le Combat D’Hector et Achille” (1989) di G. Battistelli e de “L’Histoire de Babar” di Poulenc (1988) con Paolo Poli e Antonio Ballista.

Ha ideato e presentato presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma l’Incontro “Intorno alla nuova musica” (1991).

Ha, inoltre, diretto stage teatrali organizzati dal Laboratorio di Ricerca “Melpomene” presso l’Università Roma Tre.

Ha firmato le scene e i costumi di “Giorni felici” di S. Beckett (Roma 2005 – Piccolo Eliseo).

Ha realizzato l’adattamento, le scene e i costumi delle seguenti opere: “Casa di bambola” di Ibsen in scena al Teatro Quirino di Roma (2007), “II Giardino dei Ciliegi” di A. Cechov (Teatro Eliseo – Aprile 2008), “II Matrimonio in un atto” tratto da “II matrimonio” di W. Gombrowicz (Roma 2008 Teatro della Dodicesima), “Trovarsi” dall’omonimo dramma di Luigi Pirandello (Roma 2009 Teatro Eliseo).

Come Art-Director del Laboratorio “Teatro Studio Jankowski&Palmitessa” da lui cofondato, ha curato, inoltre, la riduzione/adattamento dei testi dei drammaturghi rappresentati.

Sono suoi i copioni: “La Leggenda del Fantasma dell’Opera” tratto da “II Fantasma dell’Opera” di Leroux e da “Il ballo dei manichini” di Jasienski in scena nel 2005 nei Teatri Greco e Flaiano di Roma, “W Wampir” tratto da “Le avventure della notte di S. Silvestre” di Hoffmann e “Wampir”di Reymont (Teatro Greco 2006), Riccardo III on the beach” (Teatro Greco 2007) da W. Shakespeare, “La nuova liberazione” di S. Witkiewiciz. e il copione “Alice nel paese delle meraviglie – opera baroque” tratto dal libro di L. Carroll (Roma 2009 Teatro del Sogno).

Al Teatro Greco ha condotto (Aprile 2004) l’happening dal titolo: “Streghe, stregoni e diavolerie d’oggi“.

Nel 2009 realizza i disegni della Graphicnovel “Alzheimer Tanz”di Francesca Barreca, pubblicata da Edizioni Associate.

Nel 2009 fonda la Compagnia “PALTÒ’ SBIANCATO” per la quale firma la regia di “Fioretti d’amore” di F., N.Barreca e P. Tossici (Teatro KeiròsMaggio 2010).

In occasione del “Torneo Nazionale di Drammaturgia Applausi” sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica e quello del Ministero per i Beni e per le Attività Culturali realizza le scene e interpreta uno dei personaggi de “II Mistero di Giuda” di P. Monaco per la regia di A. Pallucci (Roma 2009 Teatro Nino Manfredi).

Nel maggio 2010 è invitato al FILMTEATROFEST dell’Università Roma Tre (DAMS) come regista della pièce “Un delitto imperfetto’ da O. Wilde di A. Castagna (Teatro Palladium e Teatro Le Salette).

Altre regie nel 2011: “Rossini Follia – Spettacolo Lirico” con Daniele Valmaggi (Teatro Keiròs) e “Alfabeto muto” di F., N. Barreca e P.Tossici. (Teatro Keiròs) con la Compagnia “Paltò Sbiancato”.

Ha diretto: presso il Teatro “Le Salette” (12-13-14 ottobre 2012) lo shakespeariano “II Tabulé di Tito” nell’adattamento dal Tito Andronico” di F., N. Barreca e P. Tossici (1A rappresentazione Maggio 2012 Teatro Keiròs), “Lastre di ghiaccio” opera originale espressamente scritta per la Compagnia Paltò Sbiancato da Francesca e Natale Barreca (Teatro “Le Salette” dal 15 al 19 maggio 2013), “L’Offerta di Mirra” adattamento a cura di F. N. Barreca di “Mirra” di Vittorio Alfieri (Teatro “Le Salette” dal 3 al 6 maggio 2014).

Nel 2013 è nominato membro della “Commissione Tecnica Musicisti” presso l’I.N.P.S. (E.N.A.P. – P.S.M.S.A.D.)

Al Teatro Vascello l’11 dicembre 2014, sotto la sua direzione, la Compagnia ha debuttato con “Il dito sulla bocca” di D. Ferrara.

Il 18 aprile 2015 è andata in scena con la sua regia la commedia “Le streghette di Benevento” della Compagnia ”IL CERCHIO QUADRATO”, da lui fondata nel medesimo anno. Testo di G. Francione nell’adattamento di F. e N. Barreca (Teatro del Lido di Ostia). Spettacolo ripreso il 9 maggio 2015 al Teatro GP2 di Roma, al Teatro M. Fiorani di Canale Monterano (6 febbraio 2016) e al Teatro Dell’Accademia (13 – 14 febbraio 2016).

Al Teatro “Le Salette” ha diretto il dramma “Una donna uccisa con troppa clemenza” di T. Heywood nella rielaborazione di N. e F. Barreca (26/29 novembre 2015).

Il 12 giugno 2016 porta la sua firma il lavoro scritto da A. Castagna, espressamente creato per il XXV° Festival del Teatro Patologico di Roma: “Deportazioni multiple”.

Sempre nel 2016, dal 14 al 18 dicembre, debutta al Teatro dei Conciatori con la sua Compagnia “Il Cerchio Quadrato” con l’opera: “La Repubblica delle marionette”, testo di G. Francione con l’adattamento di F. e N. Barreca.

Il 24 marzo 2017 un suo spettacolo, “Chi ha suonato la sirena” si aggiudica il “Premio del pubblico – Rita Sala” assegnato nel corso del XXVI° Festival del Teatro Patologico di Roma, drammaturgia di A. Castagna.

Al Teatro Manhattan di Roma, il 23 aprile del 2017 scrive e dirige “Una donna fantasiusa – un nonologo” da un’idea di E. Micali.