Da NESSUN SEGNO SULLA NEVE di Daniela Alibrandi

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E un giorno lui mi convinse “a far ragionare” Milena…

“Non ebbe neanche un attimo di sospetto, anzi, prima di entrare nello spogliatoio, mi guardò sorridendo dicendomi un sincero “Grazie Dustin”. Ma, varcata la soglia, c’era Nuccio dietro la porta che la afferrò immediatamente per i capelli e la spinse in terra dicendole a denti stretti: – Ciao Milena! – Lei tentò di gridare e di dimenarsi, ma io la tenni ferma finché lui le mise un bavaglio sulla bocca e una cinta per i libri stretta sulle mani. Io non capivo più niente, eseguivo solo gli ordini di Nuccio, mentre il grido strozzato di Milena si perdeva nella mia mente.

– Forza, adesso levale le mutande! – e mentre lei cercava di non divaricare le gambe io, con tutta la mia forza, tirai su la sua tunichetta e le sfilai le mutandine. Lei cominciò a piangere, i suoi occhi erano iniettati di sangue, le sue mani strette e livide erano giunte come in una preghiera. Fu lì che vidi il suo pube nudo, mentre si dimenava, aprirsi e chiudersi e infine chiuso, in una estrema difesa, dalle gambe che serrava con forza. Il bavaglio si sfilò e lei non riusciva più neanche a gridare.

– Non mi fate anche questo, vi prego! – La sua voce mi risvegliò come da una profonda ipnosi. Io la volevo, l’avevo sempre voluta, ma non così!

– Dai Francesco che aspetti! È una vita che mi rompi i coglioni con Milena, ’sta zoccola. Sbrigati spaccala e così ti levi lo sfizio! – Milena cominciò a chiamare forte Roberto e Nuccio:
– Chiama, urla, è proprio lui che mi ha dato il via libera, di te non ne vuole più sapere, te l’ha mai detto? – Milena, con la tunichetta alzata fino ai fianchi, con il pube di fuori, indifesa, sembrò aver ricevuto una coltellata e continuò solo a piangere dicendo:

– Vi prego…vi prego, – la sua voce si era affievolita e non aveva più forze. In quel momento sentii di non poter andare avanti e gridai.

 – No, Nuccio, lasciamola! – ma lui, sorpreso dal mio grido urlò:

– Ma che cazzo di stronzo sei?! – Mi guardò con i suoi occhi scuri, che in quel momento erano avidi e malvagi….”

Da “Nessun segno sulla neve” (Ediizoni Universo) Premio Letterario nazionale Circe 2013

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Daniela Alibrandi

Daniela Alibrandi