Con “Odia un non vaccinato” l’Italia riparte

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Se c’è un elemento che accomuna l’era della Nuova Normalità con i regimi totalitari del secolo scorso, è la propaganda di disumanizzazione diretta contro una minoranza. All’hate speech contro i non vaccinati – onnipresente nei dibattiti televisivi, nei giornali e nei discorsi di rappresentanti delle istituzioni – lo scrittore Carlo Cuppini dedica un articolo satirico. Un pezzo esilarante che, mettendo a nudo i paradossi della gestione dell’emergenza, ci invita a riflettere su quanto siano aberranti e strumentali le “ragioni” dell’odio. (M.A.)

Odia un non vaccinato! (*Campagna sociale per far ripartire l’Italia)

L’autobus è ancora un carro bestiame?

Odia un non vaccinato!

Le classi sono ancora pollaio?

Odia un non vaccinato!

Le terapie intensive sono sempre un numero inadeguato?

Odia un non vaccinato!

Mancano i medici nei pronto soccorso?

Odia un non vaccinato!

Ogni anno mezzo milione di infezioni nosocomiali?

Odia un non vaccinato!

Il virus muta, come era stato annunciato?

Odia un non vaccinato!

Il virus non si può eradicare?

Odia un non vaccinato!

Governo e regioni non hanno fatto nulla per mettere in sicurezza strutture e infrastrutture e rendere sostenibile la convivenza inevitabile con il virus?

Odia un non vaccinato!

Siamo ancora fermi a paracetamolo, attesa di eventuali sintomi gravi, ospedalizzazione?

Odia un non vaccinato!

Irlanda e Portogallo, con il 90% dei vaccinati, rimettono su le restrizioni?

Odia un non vaccinato (se lo trovi)!

Ti hanno detto che grazie ai vaccini in due mesi, in quattro mesi, in sei mesi, entro l’estate, ne saremmo stati fuori – e invece, visto che non hanno fatto niente a parte vaccinare da un anno siamo sempre a percorrere un“ultimo miglio” senza fine?

Odia un non vaccinato!

Il vaccino era “l’unica arma che abbiamo”, ma era uno scudo e non un bazooka?

Odia un non vaccinato!

Siamo a dover ri-salvare il Natale, anche se l’ultimo era “l’ultimo con il covid”? Anche se Gesù era venuto per salvare, e non per essere salvato?

Odia un non vaccinato! (Consigliato Barabba.)

In Italia vogliono vaccinare i ragazzi, poi i bambini, e intanto ricominciare il giro con la terza, poi con la quarta dose – mentre in Africa sono fermi al 2-3-10%, per mancanza di dosi, e proprio lì – ti dicono – viene fuori una variante che rischia di far ripartire tutto da capo?

Odia un non vaccinato! (Italiano se sei di sinistra, africano se sei di destra.)

Non pensare alle responsabilità delle autorità, alle omissioni della politica: è rischioso e dispendioso, ti attira le antipatie degli amici e mette in forse i tuoi avanzamenti di carriera. Lascia perdere. Scegli il politicamente corretto, che ti fa guadagnare credito sociale: odia un non vaccinato!

E ricorda: a Natale puoi odiare di più. Questo Natale, odia cinque non vaccinati!Se ne odii dieci puoi richiedere il poster da colorare di Selvaggia Lucarelli o di Andrea Scanzi. Se fai odiare un non vaccinato a dieci tuoi amici potrai farti un selfie con Roberto Burioni.

Fai una scelta responsabile: odia un non vaccinato!

Odiare un non vaccinato è un atto d’amore.

Con #odiaunnonvaccinato l’Italia riparte.

(Aggiornamento: se dopo la settimana del Super Green Friday hai difficoltà a trovare un non vaccinato da odiare, non temere: saranno presto odiabili,con certificazione “senzascrupoli”, anche i renitenti alla terza dose e i bambini a partire dai 5 anni di età non vaccinati!)

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* Campagna promossa da Carlo Cuppini

(Difficile est saturam non scribere, Giovenale)