Cerveteri, Partito Democratico “affittasi”

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L’inconcludente azione politica della dirigenza locale porterà a questo?

di Toni Moretti

Un cartello affittasi sulla vetrina di un locale non dovrebbe provocare nessuna reazione né di sconcerto né di ilarità se non fosse che quel locale è la sede del circolo del Partito Democratico da circa un mese.

Un mese soltanto da quando la nuova dirigenza, benedetta dal segretario provinciale Maugliani, tra mille polemiche e qualche episodio anche di profondo dissenso che ha portato ad una nuova scissione, la ha adottata, abbandonando quella storica per antonomasia di viale Manzoni. Allora potrebbe essere normale il fraintendimento.

Ma non è che in mezzo alla buriana e alla confusione politica che si sta vivendo, a Cerveteri affittano il PD? In effetti, l’azione inesistente, spesso imbarazzante e nei fatti inconcludente, della nuova dirigenza del partito scaturita dal cambio di guardia, porterebbe a pensarlo. Non più rappresentato in consiglio comunale, vista la scelta dell’unico consigliere Falconi che approda ad Italia Viva, e il fuoco di paglia prodotto dall’improvvisa apertura che puntava al recupero degli scissionisti di Futuro Democratico, che ha raccolto soltanto l’adesione del consigliere Alessandro Gnazi lasciando del tutto indifferente il Presidente del Consiglio Carmelo Travaglia, eletto in quel gruppo e tanti altri che si presumeva venissero attratti dall’operazione, anche questa benedetta da Rocco Maugliani che sembra che a Cerveteri non sappia più che pesci prendere, potrebbero aver indotto il nuovo segretario Giansanti ad affittare il partito, magari a 5 Stelle per sollevarsi dall’onere della conduzione politica fino ad ora improbabile e incasinata: E’ così?