BRANAGH E LA SIGNORA DEL GIALLO

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Branagh

ARRIVA IN SALA, CON DUE ANNI DI RITARDO, “ASSASSINIO SUL NILO”, TRATTO DAL ROMANZO OMONIMO DI AGATHA CHRISTIE.

di Barbara Civinini

Torna in pompa magna la signora del giallo, con la trasposizione cinematografica di uno dei suoi romanzi più famosi: “Assassinio sul Nilo”, pubblicato nel 1937. La pellicola, girata nel 2019 e bloccata prima dalla pandemia e poi dallo scandalo sessuale che ha travolto uno dei protagonisti, Armie Hamme, è arrivata al cinema proprio in questi giorni, diretta, coprodotta e interpretata da Kenneth Branagh.

Il regista, dopo il discreto successo di Assassinio sull’Orient Express è tornato a confrontarsi con la regina del delitto con l’intenzione, come ha dichiarato, di dedicarle un vero universo cinematografico. Non a caso fra i produttori esecutivi c’è anche il pronipote della scrittrice, James Prichard, CEO della Agatha Christie Limited (ACL), l’azienda che gestisce i diritti letterari e mediatici delle sue opere in tutto il mondo dal 1955. Agatha Christie era una donna straordinaria, buttò giù il suo primo romanzo a 26 anni. Nell’arco di cinque decenni scrisse oltre 80 romanzi e raccolte di racconti, oltre a 19 opere teatrali, di cui la più famosa, “La trappola per topi”, è quella più longeva al mondo.

La trama, fedele al romanzo, è quella conosciuta dal grande pubblico: il dramma di un amore finito male, ambientata in uno scenario epico, caratterizzato da ampi panorami desertici e dalle maestose piramidi di Giza. Così la vacanza di Hercule Poirot in crociera sul Nilo a bordo di un elegante vapore – interpretato ancora una volta dal regista Branagh – si trasforma in una serrata ricerca dell’assassino quando l’idilliaca luna di miele di una coppia perfetta, che si trova a bordo, viene tragicamente interrotta. Una scelta indubbiamente coraggiosa quella del cineasta, perché il confronto con le due precedenti trasposizioni cinematografiche che sono entrate nella storia del cinema è inevitabile. Stiamo parlando di Assassinio sull’Orient Express con la regia di Sidney Lumet del 1974, con un cast che annoverava grandi talenti come Sean Connery, Martin Balsam, Lauren Bacall e Albert Finney e che fra l’altro valse l’Oscar a Ingrid Bergman come migliore interprete non protagonista, oltre alle altre 5 candidature.

E della trasposizione inglese del 1978 di Assassinio sul Nilo firmata da John Guillermin, premio Oscar per i costumi a Anthony Powell, con altri grandi talenti del cinema come Peter Ustinov, nel ruolo dell’abile investigatore belga, oggi interpretato da Branagh, David Niven, Bette Davis, Angela Lansbury e Mia Farrow. La pellicola, girata con cinepresa 65mm Panavision, che riunisce il team di filmmaker di Assassinio sull’Orient Express, con la sceneggiatura di Michael Green, su decisone della Disney, sarà distribuita solo sul grande schermo e non sulla piattaforma streaming Disney + perché – ha affermato il presidente della produzione di 20th Century Studios, oggi di proprietà della Walt Disney Company – la visione ampia ed elegante di Kenneth per questa storia classica merita di essere vista sul più grande schermo possibile.