A Cerveteri si possono ancora esprimere pareri non allineati al sindaco Pascucci?

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Sempre più nervoso il sindaco di Cerveteri che ha diffuso la lunghissima nota stampa che leggerete di seguito.Tralasciando le lodi che il primo cittadino tesse del proprio settennale lavoro come sindaco, peraltro doveroso e non straordinario per un amministratore comunale, invitiamo i lettori a giudicare questa estesa velina da cui traspare un nervosismo fuori luogo. Pascucci è  improvvisamente irato con chiunque la pensi diversamente, siano essi ecologisti, politici, associazioni e soprattutto quella stampa che ha posto domande che in democrazia è legittimo fare. Troppo facile accusare di boicottaggio i mass media che non si sono genuflessi al Jova tour a Cerveteri, così come avevano espresso forti perplessità sul concerto annunciato a Torre Flavia a Ladispoli nei mesi scorsi. Nessuno boicotta Jovanotti, artista di grande spessore, ma rivendichiamo il diritto di esprimere il nostro pensiero anche a Cerveteri dove non  ci risulta ci siano faraoni. Infine, invitiamo il sindaco a frenare i suoi solerti collaboratori che questa mattina sono stati sgarbati con una giornalista che chiedeva informazioni sugli accrediti stampa non per il nostro giornale, bensì per la rivista Tracciati d’arte. O dobbiamo pensare che il comune di Cerveteri rilascia accrediti stampa solo ai mass media fedeli alla linea? È  la stampa,  bellezza.

Ecco il testo della nota di Pascucci.

Faccio il sindaco a Cerveteri dal 2012 e fin dal primo giorno la nostra Amministrazione si è distinta per le battaglie ambientali. In questi 7 anni, tra le altre cose, abbiamo bloccato l’impianto a biogas di Pian della Carlotta; ottenuto la chiusura della discarica di Cupinoro; combattuto e vinto contro la nascita della discarica di Roma a Pizzo del Prete; abbiamo piantumato centinaia di alberi (e dopo l’estate ne arriveranno altri 2.000); abbiamo potenziato il trasporto pubblico locale ed esteso il Porta a Porta in tutta la città, portando Cerveteri a superare il 72% di raccolta differenziata. Non solo: abbiamo adottato, dopo oltre 40anni, la Variante Generale al Piano Regolatore che ha esteso i vincoli ambientali su tutte le aree verdi della città (prima non erano neanche censite), ha reso inedificabile la famigerata zona della Beca, creando un polmone verde per l’intero territorio e soprattutto ha messo la parola fine ai Patti Territoriali, una colata di cemento di milioni di metri cubi che come una spada di Damocle era sospesa sulle nostre teste da oltre vent’anni. Nessuno mai ha avuto il coraggio di fare tanto.

Poi abbiamo portato avanti un lavoro straordinario per la tutela della Zona a Protezione Speciale del Monumento Naturale della Palude di Torre Flavia. Sì, perché nonostante nessuna Amministrazione prima se ne fosse mai occupata, la Palude di Torre Flavia insiste per i due terzi nel Comune di Cerveteri. Quando nel 2012 sono diventato Sindaco, all’interno della Palude, dentro i confini della zona protetta, sorgeva però un enorme stabilimento balneare abusivo, con annesso parcheggio attrezzato; inoltre le automobili parcheggiavano selvaggiamente nell’area sterrata adiacente, sita anch’essa dentro i confini della Palude. Nessuno, mai nessuno, aveva fatto o detto niente. È bastata la nostra Amministrazione per fare quello che non aveva mai fatto nessuno. Oggi lo stabilimento è stato demolito (a spese del proprietario, senza un solo euro sborsato dal Comune), il parcheggio non c’è più e finalmente abbiamo una recinzione (finanziata completamente dalla Città Metropolitana) che impedisce l’accesso alle automobili nella palude di Torre Flavia.

Peccato che tutte queste battaglie le abbiamo dovute fare da soli. Supportati da Associazioni di Volontariato, ma di certo senza tutti quegli ambientalisti del martedì, quelli che hanno scoperto che parlando del Jova Beach Party, ottengano una inusuale visibilità e di colpo per la prima volta, qualcuno li legge. Sia chiaro, se nel corso dei preparativi dell’evento la società organizzatrice avesse commesso degli errori o dovesse commetterne, saremmo i primi a prendere provvedimenti. Come abbiamo sempre fatto, peraltro. Ahimè da soli, senza i leoni da tastiera apparsi in queste ore.

In questi giorni sono apparse numerose fake news, alcune montate ad arte dai soliti consiglieri noti, gli stessi che hanno tentato di boicottare in tutti i modi il rifacimento del Lungomare. Se dovessi smentire tutte le falsità ci vorrebbero pagine. Mi focalizzerò sugli aspetti più importanti.

1.       A Campo di Mare non è previsto nessun eliporto. Nessuno verrà al concerto in elicottero, tutt’altro: abbiamo fatto acquistare all’organizzazione 6 treni straordinari solo per il concerto, per incentivare gli spettatori a utilizzare i mezzi pubblici e non l’automobile.

2.       Il Comune di Cerveteri non ha speso neanche un euro per il concerto. Diversamente dalle altre amministrazioni (che hanno investito decine di migliaia di euro), il nostro Comune non ha speso neanche un soldo. L’unico in Italia. Non solo: tutte le opere realizzate per il concerto (per un totale di oltre 50.000 euro tutte a carico della produzione) rimarranno alla nostra comunità sempre, anche dopo l’evento. Ma c’è di più: trattandosi di interventi su aree private, nonostante avremmo voluto, in questi anni non abbiamo mai potuto svolgere i lavori necessari. La società che organizza il concerto, invece, ha potuto farli. PS i lavori per conto della Società di Produzione li ha effettuati la Multiservizi Caerite, il che significa che i soldi sono entrati nelle nostre casse: siamo stati doppiamente bravi.

3.       Non c’erano (e non ci sono) dune nell’area interessata al concerto. Una relazione tecnica molto dettagliata svolta da un professionista esterno ha evidenziato che non erano presenti dune nell’area destinata a parcheggio tra Lungomare dei Navigatori Etruschi e la spiaggia. Erano presenti accumuli di sabbia, che sono stati bonificati per migliorare la sicurezza. Ma non è tutto: durante i lavori sono emersi grandi quantitativi di rifiuti che abbiamo smaltito a norma di legge. Probabilmente erano lì dal tempo degli Etruschi.

4.       Campo di Mare è sempre stata al centro dell’attenzione dell’Amministrazione sin da quando mi sono insediato. Non solo ora che c’è il concerto. Infatti, in questi sette anni, oltre agli interventi di bonifica e di tutela della Palude di Torre Flavia abbiamo: realizzato i lotti III e IV dell’illuminazione pubblica; realizzato la nuova illuminazione del lungomare; eseguito la gara per il V lotto (l’ultimo mancante) con i lavori previsti entro settembre 2019; ottenuto che ACEA ATO2 e RFI potenziassero le reti idriche per l’approvvigionamento della frazione (l’acqua non è ancora sufficiente ma senza quei lavori oggi la situazione sarebbe ancora peggiora); ottenuto un intervento di ristrutturazione per la stazione di Marina di Cerveteri con una particolare attenzione alla via di accesso da e per Campo di Mare (prima del 2012 ricorderete che era buia, pericolosa e sconnessa); messo a nuovo e sistemato il depuratore (e la qualità del mare di quest’anno credo che ne sia la prova migliore); preso in carico la rete di approvvigionamento idrico; approvato una delibera storica nel 2015 che ha definito finalmente la procedura per risolvere i problemi urbanistici di Campo di Mare: ora il Comune potrà diventare proprietario delle aree che gli spettano da sessant’anni e al contempo rendere possibile il rilascio dei condoni (che saneranno una volta per tutte la vergognosa situazione delle case verdi e dei negozi chiusi di piazza Prima Rosa). Ora tutti questi interventi sono stati finanziati da soggetti esterni o in danno alla società Ostilia (perché come sapete non possiamo spendere su aree private). Però i soldi li abbiamo dovuti anticipare noi e tutto questo è costato alla nostra città centinaia di migliaia di euro. Senza contare che continuiamo a spendere 28mila euro al mese per la manutenzione del depuratore e della rete idrica. In aggiunta a tutti questi interventi, primi nella storia di Cerveteri, abbiamo ottenuto il finanziamento per la riqualificazione del Lungomare dei Navigatori Etruschi, con un contributo regionale di 748.002 euro e stanziando complessivamente 1.155.215,60 euro, con i lavori che inizieranno entro il 2019.

Quindi, sì, siamo diversi. Profondamente diversi. Diversi anche da qualche geometra che, forse in fondo alla sua coscienza si sente in colpa per le conseguenze della sua perizia; quella, certamente corretta, ma che inevitabilmente penalizzò gli stabilimenti balneari e l’economia locale, andando indirettamente a favore del più grande costruttore della nostra città (ma, sia chiaro, lo ha fatto per lavoro, quindi non contano le convinzioni ideologiche). Diversi da quelli che dalle colonne urticanti (ma neanche tanto, in effetti) di un giornale hanno creato allarmismo per boicottare il concerto, salvo poi venire a chiedere gli accrediti stampa per entrare gratuitamente. Diversi da quegli amministratori pubblici che si professano difensori della Palude di Torre Flavia ma poi non trovano agenti da mettere a protezione dell’ingresso. Diversi da quelli che hanno scoperto Campo di Mare e la Palude di Torre Flavia solo grazie al concerto di Jovanotti e che hanno sperato di avere quei pochi istanti di visibilità atteggiandosi a paladini dell’ambiente e della città solo il martedì. Ecco noi lavoriamo senza sosta per il territorio tutti i giorni, anche quando i riflettori sono spenti. Soprattutto quando sono spenti. E fatichiamo a farci dare lezioni di morale da chi non c’era, da chi non c’è mai stato e strumentalizza questa meravigliosa Oasi solo per ricevere un po’ di pubblicità gratuita.

A proposito, quasi dimenticavo: sono appena uscito dal notaio Vincenzo Ferrara a Roma. Ho appena firmato per prendere gratuitamente possesso di Lungomare dei Navigatori Etruschi. Sì, è tutto vero. Strano, tutti, soprattutto tanti politici del territorio hanno sempre detto che non sarebbe mai stato possibile. Invece oggi, venerdì 12 luglio 2019, alle ore 16:35, abbiamo scritto la più importante pagina della storia di Campo di Mare e dell’intera città. Finalmente per la prima volta, dal tempo degli Etruschi, i cittadini di Cerveteri diventano proprietari della strada più importante di Campo di Mare. Ed è la prima di una lunga serie. In effetti, come direbbe Jovanotti, è proprio l’inizio di una nuova era.

Alessio Pascucci
Sindaco di Cerveteri