POVERTÀ

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2004

IL RAPPORTO CARITAS 2023. A RISCHIO POVERTÀ IL 24,4% DELLA POPOLAZIONE TOTALE. SECONDO IL RAPPORTO SONO “EVIDENTI LE DISUGUAGLIANZE TRA ITALIANI E STRANIERI RESIDENTI, ACUITE NEGLI ULTIMI DODICI MESI”

Oltre 5 milioni 674 mila poveri assoluti (+357mila rispetto al 2021), pari al 9,7% della popolazione. Un residente su dieci oggi non ha accesso a un livello di vita dignitoso.

“La povertà è un fenomeno ormai strutturale e non più residuale come era in passato”. Lo dice il Rapporto 2023 su Povertà ed esclusione sociale in Italia di Caritas diffuso venerdì 17 novembre 2023. A rischio povertà ed esclusione sociale sono “14 milioni 304mila persone, il 24,4% della popolazione totale”.

“La persistenza, e in molti casi il peggioramento, di tante situazioni di deprivazione e di esclusione sociale, appare inaccettabile – riporta il documento dal titolo Tutto da perdere presentato in vista della Giornata mondiale dei Poveri di domenica 19. La presenza di oltre 2,1 milioni di famiglie povere può dirsi una sconfitta per chi ne è direttamente coinvolto, ma anche per l’intera società, che si trova a dover fare i conti con la perdita di capitale umano, sociale, relazionale che produce gravi e visibili impatti anche sul piano economico. Tutti possiamo dirci vinti di fronte a 1,2 milioni di minori in condizione di indigenza, costretti a rinunciare a tante opportunità di crescita, di salute, di integrazione sociale, e il cui futuro sarà indubbiamente compromesso”.

In Italia chi nasce povero molto probabilmente lo rimarrà anche da adulto. Questo costituisce un’alterazione dei principi di uguaglianza su cui si fondano le nostre democrazie occidentali.

Rispetto a questo punto perde anche la nostra Costituzione repubblicana, e in particolare l’articolo 3, che continua a restare inapplicato. Sottolinea il Rapporto Caritas che conclude con “l’inflazione al consumo ha raggiunto i suoi massimi livelli dal 1985. Se le fasce più deboli hanno subito un rincaro dei prezzi del 17,9% (era del 5,1% nel dicembre 2021), la parte più ricca si è fermata a + 9,9%”.