Parte dalla provincia romana la ‘Rivoluzione Animalista’

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Intervista a Gabriella Caramanica, self -made- woman che nella Lega coniuga con successo il binomio politica e volontariatodi Alberto Sava

La Lega è un partito dal doppio profilo strutturale: al centro nord, Toscana e Umbria comprese, si è consolidato nel tempo ed è ben organizzato, mentre dal Lazio in giù il suo repentino boom nelle urne lo inchioda allo status di movimento non ancora strutturato, con il consenso saldato alle cambiali in bianco firmate con gli italiani in campagna elettorale. Quindi, nella nostra regione la Lega è un partito in crescita con tutti i problemi che ne derivano e con tanti spazi ancora da colmare. Nella provincia romana spicca una figura impegnata nella Lega al pari di Michela Brambilla in Forza Italia. Oggi incontriamo la self-made-woman, Gabriella Caramanica, figura di donna particolare, la quale dopo una vita da manager e imprenditrice di professione nel settore siderurgico e nei trasporti eccezionali e ferro-stradali a livello nazionale ha scoperto la politica. Inoltre, animalista convinta è da sempre impegnata nel sociale e nel volontariato nel settore zoofilo ed ambientale. In Lega dal 2016 è stata candidata alle amministrative come Sindaco a Campagnano di Roma con la lista “Noi con Salvini”. Quest’anno ha partecipato all’elezioni regionali del Lazio raccogliendo un discreto successo elettorale. Siamo a Campagnano e mentre Gabriella Caramanica parla di se siamo attorniati da una nuvola di gatti e non solo. “Punto di forza del mio pensiero politico e civico, ma soprattutto ciò che mi spinge ogni giorno nella mia azione la difesa degli animali. Tutto questo in funzione del fatto che mi occupo da oltre 20 anni di volontariato a favore degli animali. Sono stata vice presidente della Lida Roma Nord, nonché attualmente vice presidente della ‘Gaev’ associazioni che si occupano della tutela dei diritti degli animali”. Donna in politica sufficientemente disincantata, ma tifosa del suo impegno continua dichiarando: “Per dare attuazione a quelli che sono i miei obiettivi a difesa degli animali ho pensato di creare ‘Rivoluzione Animalista’. Portare le persone a passare dalla teoria alla pratica. Come faccio io da oltre venti anni. La passione e l’amor proprio per gli animali non basta. Occorre organizzarsi per poter richiedere alle istituzioni la creazione di un Testo Unico che regoli la loro tutela e garantisca pene severe a chi infrange leggi e soprattutto viola la salute dei nostri amici a 4 zampe. Occorre una rivoluzione animalista in questo paese. Occorre assumersi una grande responsabilità nei confronti degli animali”.

Come pensa di strutturare il suo progetto nella Lega?

Come Rivoluzione Animalista stiamo dando vita ad una serie di progetti che per ora coinvolgeranno i Comuni della provincia romana per poi estendersi, mi auguro, anche a livello nazionale.

Quali sono gli altri temi centrali della sua azione politica?

Stop al randagismo con la creazione di più strutture adeguate. Viviamo in una società e in un contesto familiare dove gli animali domestici ricoprono un ruolo sempre più importante. La presenza di cani e gatti, soprattutto nei contesti urbani, aumenta la percentuale di rischio connessa all’abbandono e al conseguente randagismo. Occorre intervenire per cercare di mettere un freno al randagismo che vede i poveri animali come uniche vittime. Dobbiamo far in modo che la Regione Lazio sia di supporto all’azione che i Comuni fanno in tal senso attraverso la creazione di strutture ad hoc e campagne di sterilizzazione. Purtroppo le esigue casse dei Comuni non riescono a gestire il fenomeno del randagismo nella sua interezza ed è per questo che occorre coinvolgere associazioni di volontari formati per dare supporto agli enti locali e non appesantire la macchina burocratica.

 

Ritiene adeguato l’attuale ordinamento in difesa degli animali?

Credo sia necessario un inasprimento delle pene contro il maltrattamento sugli animali. Ogni anno, nel nostro Paese sono migliaia i casi di maltrattamento e torture ai danni degli animali. Nel 2004, il governo di centro-destra, con la riforma del Codice penale, ha stabilito che maltrattare gli animali è un vero e proprio reato. Legiferare, evidentemente, non è sufficiente perché questo reato continua ed essere perpetrato costantemente. Maltrattamento, abbandono, combattimenti, commercio illegale e doping devono essere puniti con pene più severe. Oltre alla sensibilizzazione della cittadinanza, occorre creare una forte rete di solidarietà e civismo che possa aiutare le Forze dell’ordine e la Magistratura ad arginare e reprimere questo orribile e barbaro fenomeno.

 

 

Torniamo all’attualità politica. Cinque Stelle e Lega: come valuta il tentativo di varare il primo governo populista da questa parte dell’Atlantico?

Si fa politica, quella con la P maiuscola, per cercare di risolvere i problemi quotidiani delle persone, per dare risposte a quei cittadini che spesso incontrano nello Stato non un alleato, ma un ostacolo spesso invalicabile. Pertanto credo che un tentativo vada fatto. Occorre stabilire punti ed obiettivi certi e da realizzare con tempi ben definiti. Questa alleanza deve però durare il tempo delle riforme perché su tantissimi argomenti siamo alternativi al M5S. Oggi le persone aspettano delle risposte a problemi annosi e noi gliele dobbiamo dare.

 

Come diceva Hegel bisogna partire dal riconoscimento dell’altro: il populismo sostituirà il settarismo e la politica da stadio?

La Lega in questi anni ha lavorato proprio su questo perché, passare dal 4% al 18%, non è solo grazie ad un post o ad una ospitata in tv di Salvini, ma avviene attraverso il riconoscimento e la mappatura sul territorio dei nuovi problemi degli italiani in generale, ma in particolare dei cittadini che vivono nel centro-sud. Il populismo parla concretamente di come risolvere il problema della legittima difesa, mentre la politica da stadio o il settarismo si comportano in modo velleitario? Allora ben venga il populismo.