Linda D la voce dell’emozione

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Linda D: Viaggio tra le pagine di vita di una cantautrice che con la propria musica affronta temi sociali che fanno riflettereIl look acqua e sapone è, da sempre, il suo biglietto da visita, Linda D è una cantautrice genuina e vuole che la gente l’apprezzi più per la sua voce che per il modo di vestire. È bella, solare e ha grinta da vendere. Nonostante la sua giovane età vanta collaborazioni importanti con cantanti di spessore e riconoscimenti che l’hanno incoronata ad artista di spicco che riesce a veicolare con le proprie performance vocali tematiche sociali di stretta attualità come il femminicidio e la legalità. Con l’operazione Sacco a pelo contribuisce a dare la possibilità di un posto caldo ai senzatetto nel freddo inverno e non tralascia gli animali specialmente quelli randagi ai quali vorrebbe garantire una vita migliore. Vasco Rossi, Mia Martini e Renato Zero fanno parte della rosa dei nomi che prende come esempio. Adora le cose che profumano di pulito, di buono ed è un vulcano di idee in movimento. Per conoscerla meglio l’abbiamo intervistata e le abbiamo chiesto…

Linda, possiamo dire che i sogni son desideri e si avverano?

“I sogni diventano realtà quando veramente li cerchi con il cuore e quando già sai di averli realizzati.”

Premi importanti, due libri all’attivo, due album che di fatto hanno segnato la tua crescita come artista e donna. Ti aspettavi un successo del genere?

“Non mi aspettavo che tante persone potessero credere ed avere fiducia nel mio lavoro, sono molto soddisfatta di  quello che ho fatto fin ora ma punto ancora più in  alto.”

Quando hai capito che, da grande avresti fatto la cantante?

“Quando comunicando con la musica mi sentivo libera  di esternare quello che avevo dentro , quando ho cominciato a capire che non erano soltanto delle note, ma un insieme di sensazioni che mi facevano sentire felice. Quando nei momenti bui una melodia accendeva la luce.”

In tre aggettivi come ti definiresti?

“Solare, empatica, generosa…”

Con  ‘Anima Rotta’ hai ricevuto un importante riconoscimento dalla Presidenza della Repubblica. Cosa ricordi?

“Per me avere un riconoscimento cosi importante,  mi onora e mi gratifica, dandomi ancora più stimoli e forza per affrontare le tematiche  per il sociale dove sono impegnata  ogni giorno.”

Hai all’attivo numerose collaborazioni con personaggi di spessore del settore musicale. A chi sei più legata artisticamente?

“Maurizio Verbeni, il mio Manager che mi sopporta ogni giorno. È  una figura indispensabile nel  mio lavoro. Per quanto riguarda, invece, i  duetti voglio citare quelli con: Michael Bolton, Kurtis Blow, Mj white, Orlando jhonson, Amber Dirks e per ultimo uno che mi sta molto a cuore ma che per ora non posso fare nomi.”

Come nascono le tue canzoni?

“Vivendo la vita di tutti giorni , concentrandomi sulle azioni, sulle emozioni, sulle gioie e sui dolori, guardando le cose da un’altra prospettiva cercando di carpire un momento che mi dia l’ispirazione.”

Ai tiri mancini di un passato avverso non ti sei arresa. Dove hai preso la forza di reagire?

“Ognuno di noi ce l’ha dentro , ma a volte per paura non riesce a tirarla fuori , io ho avuto il coraggio di farlo . riuscendo ha trasformare gli ostacoli in scorciatoie per la felicità.”

Che rapporto hai con le emozioni?

“Uno stereotipo presente nella nostra cultura coincide con l’idea che ci sono le emozioni buone e le emozioni cattive; che se uno prova rabbia o tristezza allora c’è qualcosa che non va, che non funziona: ecco allora che si corre ai ripari.  il corazzarsi dietro la razionalità o l’evitare i turbamenti diventano gli strumenti per poter far fronte alla propria dimensione emotiva: quando siamo troppo indaffarati a difenderci dagli altri, o a cercare di risultare inattaccabili è come se ci impedissimo di ascoltare realmente ciò che siamo e di sviluppare i rapporti con gli altri. Se si rimane intrappolati nell’idea che le emozioni siano uno scarto dalla normalità razionale, diventa automatica la convinzione di doverle nascondere o buttarle fuori proprio come scarto, come pattumiera inutile ed ingombrante. Eliminare la sfera emotiva comporta, però la perdita di contatto con il piacere e con la propria creatività. Accettare la coesistenza di dimensioni che sembrano opposte ma che, in realtà sono complementari, ridona all’individuo la complessità della vita. Allora si abbandona l’illusione di poter classificare la realtà attraverso facili distinzioni: il pensiero dall’emozione, la forza dalla debolezza, cioè polarità rassicuranti. Il noto artista olandese Escher doveva avere in mente qualcosa del genere quando affermò che lo stupore, era “il sale della terra.”

Spesso sei testimonial di importanti campagne di sensibilizzazione che affrontano tematiche dure quali la violenza contro le donne, l’educazione alla legalità, sicurezza e giustizia. Si è fatto tanto, eppure c’è tanto ancora da fare?

“Collaborare per il sociale e migliorare non è mai abbastanza. Io con i miei brani ho sempre cercato di dare voce e forza a  tutte le donne che non hanno il coraggio di ribellarsi a questi soprusi. da qualche anno la sensibilizzazione su questo tema ha avuto una grande evoluzione al punto che sono arrivate delle condanne dure. Sono certa che le cose continueranno a migliorare.”

Che consiglio daresti a tutti i ragazzi che sognano di diventare dei bravi cantanti affermati?

“Essere sempre se stessi e non farsi mai influenzare  dai giudizi altrui. Vivere sempre  la propria vita  e mai quella degli altri. Siamo degli individui unici e per questo dobbiamo mantenere vivi i nostri sogni.”

Progetti futuri?

“Progetti ne ho tanti! In particolare  il mio nuovo singolo che uscirà a febbraio 2017; inoltre sto lavorando da mesi al mio nuovo album che conterrà  10 inediti scritti  da me da vari autori italiani. Mercoledì 7 dicembre riceverò il Premio speciale al Red carpet del cuore al Black & White Art Drink and Music di via monteruscello 22 a Pozzuoli.