Lettera aperta di Juri Marini al presidente Carmelo Travaglia

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Egregio Sig. Presidente del Consiglio comunale,
Facendo seguito alla Sua telefonata di cortesia di lunedì scorso, in cui gentilmente mi anticipava in via ufficiosa le date e gli argomenti dei prossimi consigli comunali, le rinnovo con questa lettera aperta la mia preoccupazione circa la necessità di conformare la modalità di costituzione delle Commissioni permanenti del nostro Consiglio comunale alla legge statale.

Come a tutti ormai noto da tempo, infatti, il metodo prescritto dal nostro Statuto purtroppo non risponde al criterio di proporzionalità sancito dal Testo Unico degli Enti Locali, secondo l’interpretazione costante della giurisprudenza. Per questo ho presentato una proposta di deliberazione che consentirebbe di superare efficacemente tale poco lusinghiera anomalia.
Non conosco ancora l’esito dell’istruttoria predisposta dagli uffici, ma ieri ho appreso con un certo stupore la sua decisione di calendarizzare il punto per il Consiglio del 31 luglio e non per quello del 21, quando invece saranno votate le commissioni. Il problema è che se si eleggono le commissioni con il vecchio sistema (quello che non rispetta la legge), diventa poi molto complicato tornare indietro. In altre parole, la mia proposta, se approvata dopo la composizione delle commissioni, rischia di risultare del tutto inutile o al limite efficace solo per la prossima consiliatura, presumibilmente fra cinque anni.
Per questo le chiedo, fatto salvo il buon esito dell’istruttoria degli uffici (altrimenti, va da sé, sarebbe inutile discutere il punto), di voler modificare l’ordine del giorno del Consiglio straordinario del 21 luglio prossimo inserendo, prima del punto sulla composizione delle commissioni, la discussione e votazione della proposta di deliberazione a mia firma. Ciò al fine di poter costituire le commissioni con il nuovo metodo, qualora approvato dal Consiglio, e quindi rispettare finalmente quanto stabilito dalla legge.
I tempi tecnici ci sono. La possibilità pure, perché il Regolamento riserva al Presidente la facoltà, non solo di formulare, ma anche di integrare o modificare l’ordine del giorno (art. 16, comma 4). Quindi non si lasci fuorviare dalle chiacchiere di chi vorrebbe che tutto restasse così com’è. Non ci sono scuse: si tratta solo di una sua scelta, di una sua responsabilità. Confido che, dopo tanti anni, vorrà essere proprio lei il Presidente che riporterà le commissioni consiliari di Cerveteri nell’alveo della legalità.
Juri Marini
(Capogruppo del Partito Democratico)