“Collaboreremo con Pascucci in modo costruttivo e vigile”

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Il consigliere Garbarino

Esordisce in Consiglio comunale il Movimento 5 stelle, Saverio Garbarino annuncia una opposizione intelligente e non pregiudiziale
di Giovanni Zucconi

“E chi è Saverio Garbarino?”. Anche se è un incipit apparentemente offensivo nei confronti del nuovo Consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Cerveteri, io inizierei questo articolo proprio con la domanda che mi ero fatto dopo la lettura della sterminata lista di candidati Sindaci alle ultime elezioni amministrative. Un incipit che mi aiuta a sottolineare un dato che ritengo oggettivo a Cerveteri: il M5S è un soggetto politico misterioso e pochissimo conosciuto. Questo nonostante possa utilizzare uno dei “marchi” politicamente più forti nel panorama dei partiti (e dei movimenti) italiani. Per colmare, in parte, questa evidente lacuna informativa, abbiamo intervistato proprio Saverio Garbarino. Le prime domande, come vedrete, hanno proprio lo scopo di scoprire qualcosa di più sul M5S di Cerveteri. Prima di procedere con l’intervista, anticipo, come mia consuetudine, il giudizio sulla persona che ho avuto davanti per almeno un’ora. E’ evidente che Saverio Garbarino non è un “politico di professione”, e che dovrà sicuramente studiare molto prima di diventare un buon amministratore. Ma è un personaggio credibile e misurato nelle sue posizioni. Molto distante, come atteggiamento, dai “missionari” unti dal Beppe che troviamo troppo spesso sui social e non solo. Garbarino mi ha dato inoltre l’impressione di essere una persona che sa come aggregare consensi, senza avere bisogno di dichiarare una Jihad contro gli infedeli corrotti che militano, o votano, altri Partiti. Insomma è un personaggio che sicuramente non sarà una meteora, ma sono convinto che, anche considerando la forza a livello nazionale del M5S, chi si occupa di politica a Cerveteri dovrà cominciare ad imparare a fare i conti con lui.

Consigliere Garbarino, nel prepararmi questa intervista ho avuto l’impressione che la storia del M5S di Cerveteri sia stata abbastanza travagliata e che, per molto tempo, sono stati almeno due i soggetti politici, che voi chiamate “meetup”, che facevano riferimento al movimento di Beppe Grillo. Ci può spiegare la genesi di queste divisioni che sicuramente vi hanno danneggiato in termini di risultato elettorale?

“Innanzitutto bisogna capire come nasce un meetup.  Il M5S è un movimento libero di cittadini, ispirato e indirizzato dal blog di Beppe Grillo che ha messo insieme questa rete. Quindi, in qualsiasi posto del mondo, chiunque può creare un meetup, e chiamarlo come vuole. Chiaramente si possono creare più meetup in una stessa zona. Se noi facciamo l’esempio di Roma, che è molto ampia, ogni quartiere può avere il suo meetup. Poi naturalmente c’è un coordinamento.  A Cerveteri, inizialmente, fu creato un primo meetup. Che è quello che si presentò nel 2012 con Marco Polverari. In quelle elezioni non prese neanche un consigliere, ma continuò ad essere attivo sul territorio. Dopo di che ci furono le prime fuoriuscite, che non conosco nel dettaglio perché non ero nel meetup. Quando poi, nel 2013, ho preso contatti con questo meetup, ho cominciato a conoscere meglio il suo nucleo storico. Tra alcune persone di questo gruppo ci furono sicuramente dei “disguidi”. Un malinteso che era evidentemente personale, ma verteva solo su temi di metodo. E ci furono delle discussioni che determinarono delle fuoriuscite. Non si trattò di una scissione, perché inizialmente non si pensava a fondare altri meetup. Inizialmente erano solo fuoriuscite. Successivamente venne creato, nel 2015, il meetup “Amici di Beppe Grillo-Cerveteri”. In questo meetup confluirono i fuoriusciti dal primo meetup.”

Cosa è esattamente un meetup?

“Noi del M5S abbiamo una piattaforma Internet, una specie di Facebook, che si chiama metup.com. Serve per aggregare persone che fanno riferimento a gruppi che chiamiamo appunto meetup. Per essere un meetup, non bisogna necessariamente iscriversi a questa piattaforma.”

Eravamo rimasti che a Cerveteri c’erano due meetup

“Questo fino a settembre 2016, perché poi ne diventano tre. Nel meetup “Gli amici di Beppe Grillo – Cerveteri” ci furono successivamente dei dissidi che portarono a delle ulteriori fuoruscite e, a settembre 2016, venne creato un terzo meetup: Futuro 5 Stelle.”

Nessuno si preoccupava che queste divisioni indebolivano il Movimento?

“Si. Proprio per questo, nel frattempo, i primi due meetup si sono uniti tra di loro, e hanno proposto la stessa cosa anche al terzo, che però non ha accettato. In questo momento c’è ancora un dialogo con loro, ma hanno avuto dei problemi interni.”

Perché Beppe grillo ha certificato voi, e ha dato a voi il simbolo e non a loro?

“Perché noi abbiamo portato avanti un progetto che si è dimostrato duraturo nel tempo, e che ha prodotto una lista elettorale. Inoltre noi abbiamo seguito tutto un iter previsto dal M5S. Abbiamo organizzato delle “Comunarie” pubbliche, con l’approvazione per alzata di mano. Abbiamo seguito tutto l’iter previsto, mentre lo stesso non ha fatto l’altro meetup. Adesso, dal 21 aprile, da quando abbiamo avuto la certificazione, a Cerveteri c’è un solo meetup che può usare legalmente il simbolo, e si chiama “Movimento 5 Stelle – Cerveteri”

La certificazione deve essere ottenuta ogni anno?

“Avendo fatto eleggere un Consigliere, non è necessario ottenerla tutti gli anni”

Adesso vi strutturerete un po’ di più?

“Si. Lo stiamo già facendo.”

Cominciamo con le domande politiche. Che tipo di opposizione pensa di fare in Consiglio comunale? Ci sarà un dialogo aperto con l’Amministrazione Pascucci?

“Voglio dare l’immagine di un M5S che vuole costruire e non distruggere. Il dialogo aperto c’è già e continuerà. Questo però non vuole dire che non criticheremo. Ma vogliamo fare sempre e solo critiche costruttive. Faccio un esempio. Anche se il Comune aveva ragione al 100%, per noi sarebbe stato facile cavalcare il tema di Caerelandia, ma non l’abbiamo fatto. Ci siamo astenuti da qualsiasi intervento. L’ho scritto anche al Sindaco. Così come però gli ho scritto che gli romperò le scatole, ogni momento, fino a quando Caerelandia non ripartirà. Qualsiasi cosa, ma deve ripartire subito. Pascucci mi ha risposto che è disponibile, e mi ha proposto di collaborare in questo processo di rinascita. Io naturalmente ho accettato, e ho dato la mia massima disponibilità. Ogni volta che ci sarà da fare qualcosa di costruttivo noi ci saremo, pronti a collaborare. Ma se non si faranno le cose utili per Cerveteri, noi saremo altrettanto presenti e supercritici.”

Quindi lei farà un’opposizione critica, ma sarà pronto a votare insieme alla maggioranza le cose che riterrete utili per Cerveteri

“Assolutamente sì. La nostra filosofia è che un idea non è né di destra, né di sinistra. Un idea o e buona è e cattiva. E’ una frase storica di Casaleggio, ma è anche uno dei riferimenti obbligati per noi del M5S. Identifica il nostro pensiero, che è totalmente trasversale. Io nella mia vita ho votato per tutto l’arco dei partiti. Uno deve essere libero anche dai propri pregiudizi. Se una cosa è fatta bene, lo bisogna sempre riconoscere.”

Quali saranno i temi sui quali pensate di dare più battaglia o sarete più propositivi?

“Sicuramente sull’area artigianale. A noi non sta bene.”

Non vi sta bene così come è stata disegnata, o in assoluto?

“In assoluto. Un grande centro commerciale, o artigianale che dir si voglia, di quella portata, di quella estensione di cemento e di metri quadrati, non lo riteniamo necessario. Il nostro non è un territorio dove si può costruire una cosa del genere. Il nostro territorio è rurale, e deve ripartire dai prodotti che produce. E soprattutto abbiamo intere zone residenziali con serrande abbassate. Qualcosa ci dobbiamo fare con quelle serrande. Se si apre un centro commercial nuovo, come minimo non si riaprono più quelle serrande. Ma la nostra impressione è che poi chiuderanno anche quelle all’interno del nuovo centro commerciale. Quindi andiamo a costruire migliaia e migliaia di metri cubi di cemento, per ritrovarci poi altre serrande abbassate. Anche per questo, oltre al fattore ecologico che comunque ci sta sempre a cuore, abbiamo serissimi dubbi sulla validità economica del progetto. Noi non crediamo che porterà sviluppo economico e occupazionale.”

C’è un altro tema sul quale porrete sicuramente una attenzione maggiore?

“Lasciamo, per il momento, in sospeso la questione di Campo di Mare. Vogliamo vedere come si sviluppa nei prossimi mesi. La questione Campo di Mare ci lascia perplessi su una cosa: l’utilizzo di soldi pubblici su un’area privata. E’ vero che Pascucci l’ha parzialmente smarcata, pubblicando il documento sul comodato d’uso. Però sappiamo anche che l’Ostilia ha i suoi libri in tribunale. Quindi facciamo un’altra domanda: come fa un gruppo in concordato preventivo, quando cioè c’è un giudice che dovrà stabilire a chi affidare le sue cose, a concedere un comodato d’uso di 99 anni? E se il giudice stabilisse che entra Giovanni Zucconi a prendere l’Ostilia? Il comodato che fine fa? Decade? E’ un dubbio al quale attualmente non c’è risposta. Ma noi vogliamo che il lungomare ritorni ad essere come o meglio di quello un tempo. Va fatto rinascere. Ben venga quindi se Pascucci dice il vero. Per questo sospendiamo per un attimo il giudizio. Anche se nutriamo seri dubbi.”

Lei hai esperienze di amministrazione pubblica?

No, ma sto studiando molto. Le confesso che per noi governare sarebbe stata una sfida interessante e bellissima, ma sicuramente per governare bene tutti noi avremmo dovuto studiare tantissimo, perché nessuno di noi sa di amministrazione pubblica. La cosa bella del M5S è che però esiste una rete. Se io non so fare una cosa, abbiamo da qualche parte qualcuno che può aiutarci. Tutti ci possono dare una mano, e ci diamo supporto uno con l’altro. Siamo tutti cittadini, e ci possono essere delle lacune a livello ammnistrativo. Io aggiungo però che l’impreparazione che spesso si contesta al M5S non deve essere vista sempre come un limite. Se so di essere impreparato, io sono portato a fare le cose come vanno fatte di regola. Mentre se sono troppo preparato, cerco la scappatoia alla regola. Questo se non sono onesto, naturalmente. Se invece io sono preparato e onesto, abbiamola situazione migliore.”

Domanda provocatoria. Anche qui a Cerveteri comanda Beppe Grillo?

“Quello che viene indicato come linea nazionale è naturalmente importante anche per noi. Ma le posso assicurare che a livello locale non decide Beppe. Anche le dinamiche e le collaborazione sulle idee buone e valide per la città non le decide Beppe. Noi abbiamo un’autonomia di pensiero. Non è che per ogni idea buona che proporrà Pascucci noi dobbiamo sentire cosa ne pensa Beppe Grillo. Non facciamo mai questo.”