CAPODANNO E IL CONCERTO DELLA DISCORDIA

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NIENTE SHOW PER IL RAPPER KILLA, LE CHIAMATE DELLA MELONI E LE SPESE DA UNA “NOTTE DA LEONI”. E IL CODACONS “CONGELA” L’ESPOSTO.

E alla fine ecco il colpo di scena: non ci sarà Emis Killa dopo la bufera scoppiata in queste ore. Il 31 dicembre, a Ladispoli, si esibirà soltanto Guè Pequeno. Doveva essere un Natale da leoni, come aveva ironicamente battezzato Palazzo Falcone tramite una locandina prima della conferenza stampa relativa agli eventi natalizi.

L’annullamento di Killa è stato annunciato dal sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando dopo che anche nella stessa giornata di martedì Fratelli d’Italia – aveva fatto sapere il consigliere comunale, Renzo Marchetti – era intervenuto internamente invocando un dietrofront con i vertici del partito, tra cui il premier Meloni.

Due le polemiche di cittadini, associazioni e comitati.

La prima è quella inerente i testi di alcuni brani di Emis Killa ritenuti non idonei in questi giorni in cui si parla di femminicidio e violenza sulle donne. La seconda per una questione economica. Per Killa e Guè Pequeno, l’altro cantante che si esibirà a Ladispoli, il Comune spenderà (anche se bisognerà ricalcolare tutto a questo punto, eventuali penali comprese) la cifra di 345mila euro. Nella delibera firmata dal sindaco i compensi degli artisti si aggirano sui 200mila euro. In più 20mila per il loro arrivo tra «vitto, alloggio, spese di viaggio e trasporti». Nel resto della cifra gli allestimenti degli impianti e delle strutture (60mila euro), il service per luci e audio (12mila), pubblicità e comunicazione (6mila e 500 euro) e poi 20mila euro motivati come «varie». Budget ritenuto «esorbitane» e che ha scatenato critiche infinite.

Gianfranco Marcucci, consigliere comunale di Ladispoli Attiva, è stato molto sintetico: «Esattamente 8,4 euro a testa. Questo è quanto costerà il concerto di Capodanno ad ogni cittadino di Ladispoli». Proprio Ladispoli Attiva aveva scritto. «Una spesa che in un periodo come quello che stiamo vivendo, appare come un insulto ai contribuenti locali. Uno spreco di denaro pubblico che potrebbe essere utilizzato in maniera più responsabile per i settori in difficoltà».

Una polemica tira l’altra. «C’è da chiedersi come sia possibile che la Giunta – evidenzia il consigliere Ferdinando Cervo – abbia reputato rinviabile alcune pratiche di completamento urbanistico su importanti siti comunali, vedi mercato giornaliero e opere fondamentali per la città, e invece sia stata capace di impegnare così tanti soldi pubblici in attività di dubbio valore. È inimmaginabile pensare che in poche ore una somma di danaro rilevante possa essere bruciata mentre ci sono persone che ancora non dispongono di una sistemazione abitativa dignitosa».

Dura la collega Amelia Mollica Graziano. «Una scelta dell’amministrazione inaccettabile perché oltre che peccare a livello economico pecca soprattutto a livello sociale». C’è chi aveva contestato i testi di Emis Killa. «Parole terribili del rapper fortemente contestato per incitamento alla violenza – aveva sottolineato il Pd in una nota – e il pezzo bollato come messaggio d’amore criminale. Abbiamo tutti bisogno di messaggi anche in musica di ben altro tenore».

Il sindaco aveva risposto al fuoco. «Per la prima volta – dice Alessandro Grando -, il Comune di Ladispoli organizzerà un concerto di fine anno in piazza Falcone, avvalendosi della preziosa collaborazione della Pro loco. Emis Killa e Guè Pequeno sono tra i più popolari del panorama musicale italiano». Parentesi su Killa. «Abbiamo deciso, di comune accordo con tutti i soggetti coinvolti, al fine di ristabilire un clima di serenità, di annullare la sua esibizione in programma la sera del 31 dicembre. Non appena possibile comunicheremo le variazioni alla scaletta dell’evento».
Nastro riavvolto a lunedì scorso: «L’obiettivo, lo ribadisco, è proprio quello di creare un grande evento, gratuito per il pubblico, che dia la possibilità ai nostri ragazzi di passare la notte del 31 a Ladispoli, senza doversi recare altrove in una serata che troppo spesso, purtroppo, è stata scenario di gravi incidenti stradali».

Poi la spesa. «Una cifra importante – conclude – se paragonata alle finanze di una qualsiasi famiglia, ma non certo proibitiva per un comune. Si tratta infatti di somme che rappresentano lo 0,33% del bilancio complessivo e più in particolare dello 0,75% delle spese correnti. Alla data odierna il nostro saldo in banca è in attivo di 15 milioni di euro. Quando siamo arrivati nel 2017 era a meno 7 milioni e il Comune buttava dalla finestra 300mila euro all’anno solo di interessi passivi. Molti continuano ad avere la mentalità da paesello».

La battaglia legale. Il Codacons ha annunciato un esposto alla Corte dei Conti e appoggiando di fatto la protesta dei cittadini che hanno preso di mira, soprattutto sui social, il grande concerto. Per poi però “congelarlo” dopo il dietrofront del sindaco. «Concerto che prevede l’esibizione di due rapper, Emis Killa e Guè Pequeno, – aveva scritto il Codacons – seguitissimi dai giovani ma ampiamente discussi per il contenuto di alcune delle loro canzoni. I contribuenti sono infuriati soprattutto per il fatto che dovranno farsi carico loro, tanto per cambiare, del balzello». La spesa sale fino a 345mila euro aggiungendo vitto e alloggio, pubblicità e comunicazione.

Polemiche anche sulla scelta degli artisti. «Organizzare un concerto invitando cantanti che sono accusati da tempo per i loro testi sembrava davvero un’idea sbagliata, specialmente alla luce della mobilitazione scaturita negli ultimi giorni dai noti fatti di cronaca relativa all’omicidio di Giulia Cecchettin». Codacons che poi ha aggiunto all’indomani di aver «apprezzato la scelta di annullare l’esibizione. La speranza è che altri adesso seguano l’esempio di Ladispoli». Avevano chiesto l’annullamento anche Unione Donne in Italia-gruppo Nilde Iotti, Donne in movimento, Liberia Presidio Ladispoli- Cerveteri, Animo, Humanitas, Auser Cerveteri, Coop.va Luogo Comune, Coop.va Solidarietà, Centro Solidarietà Cerveteri, Adelante, Asha, Ali per il Ruanda, Avo Cerveteri. «Leggendo i testi di Emis Killa, non saranno “Solo canzonette”, citando Bennato – sostengono – ed eccone alcuni. “…quando desideri la donna di altri, assicurati che non sia mia ho un paio di amici, che per un paio di pezzi ti bucano in mezzo a una via …” (tratto da “10 Comandamenti “). “Baby ciao sono ancora io. Anche oggi è la solita storia, ultimamente t’ho chiamata così tanto che ho imparato il numero a memoria……Ma da una settimana hai il cellulare spento. Lo so sono un egoista, un bastardo ma preferisco saperti morta che con un altro…” (tratto da ”3 messaggi in segreteria”)».Infine l’accusa: «Preoccupante che i testi siano rivolti soprattutto ai giovani.

In questi ultimi giorni, finalmente, ci sono state molte prese di posizione da parte di tutta la società civile, la politica e le istituzioni contro la piaga del femminicidio. Per non parlare poi dell’aspetto economico». I movimenti avevano chiesto al sindaco di tornare sui suoi passi, mandando così un messaggio forte a tutta la città. E alla fine così è avvenuto.