AVATAR, IL CINEMA SDOGANA IL TRANSUMANESIMO E L’ECOLOGISMO ANTIUMANO

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L’OMBRA DELL’AGENDA 2030 E DEL PROGRAMMA UMANO 2.0.

di Maurizio Martucci

Hollywood lava più bianco! Così candido e lindo che, tra effetti speciali e narrazione strappa lacrime, in un’orgia di sfavillanti colori tropicali e miti archetipici nemmeno ci si accorge dell’anima transumanista sdoganata al cinema in un evidente parallelismo non casuale.

Da una parte l’ombra dell’Agenda 2030 coi noti obiettivi di sviluppo sostenibile, dall’altro il futuribile post-umano all’anno 2145: “criosonno” come la “crionica” dell’Alcor Life Extension Foundation, quindi genoma, sinapsi, neuroni e modifica del DNA dopo gli esperimenti di editing genetico della tecno-nanomedicina ai nanomateriali. E poi l’immortalità liquida, tra robot acefali e trasduzione del segnale per avatar connessi in realtà virtuale, proprio come nel Metaverso di Zuckerberg, vita nuova con Avatar oltre l’uomo.

“E’ tutto alla rovescia, è lì fuori il mondo vero, e qui dentro è il sogno”, fa dire James Cameron nella trasposizione transumana, con La via dell’acqua il ritorno in sala 13 anni dopo, con altre tre puntate programmate fino al 2028 per un vero e proprio capolavoro di inganni e mistificazione per infilarsi nell’immaginario collettivo, sotto traccia. Blu gli indigeni Na’vi come blu l’indù Vishnu, protettrice del Dharma, come blu pure Krishna, la luce nella Bhagavad Gita. Nell’atavica lotta tra il bene e il male, in favore ovviamente del bene l’ambientazione è poi a metà tra la mitica Atlantide e il mondo nascosto di Agarthi, in mezzo a piume di variopinti uccelli cari agli sciamani e le portentose liane dell’amazzonica ayahuasca, come linfa vitale nella Vitraya Ramunong, nel film riadattate nell’Albero delle Anime, l’essere più sacro nella primordiale Pandora dove l’umano non può respirare e il prezioso cristallo ferroso unobtainium è la soluzione ai problemi energetici della Terra.

«I veri nemici sono gli umani», titola L’Espresso con le ultime parole del regista degli Oscar su cui, invece del neo-ecologismo alla Greta di Soros, aleggia l’eco delle Nazioni Unite 2030, cambiamenti climatici, transizione digitale e missioni nello spazio tra Marte e la Luna. “Tutto è iniziato perché volevo ribaltare lo stereotipo dell’invasione aliena con cui siamo cresciuti”, chiosa Cameron. Tutto chiaro? No? Forse ancora meglio con le parole di Giancarlo Elio Valori, non un regista per film ma l’ex presidente di Autostrade, tessera P2 finito tra i nomi della possibile Loggia Ungheria: “L’esplorazione dello spazio, lo sfruttamento degli asteroidi non solo sono una certezza, ma anche un’ipotesi di pace: le ultime risorse della Terra giacciono in Eurasia, per cui capirete la gravità della situazione.”

E poi: “si cercherà di ipotizzare i sistemi che in un prossimo futuro potrebbero consentire alla razza umana di spingersi oltre nello spazio, non solo per ragioni di mera conoscenza o vano pionierismo, bensì per cercare risorse necessarie al pianeta”. E ancora: “Ci si rende conto che la questione di mandare astronauti attraverso il vuoto, può avere una soluzione indirizzata prettamente all’aspetto transumano del viaggiatore. (…) In alcuni circoli si parla del Programma umano 2.0, poiché la natura di quella presunta tecnologia, utilizza la fusione di cellule umane con un strutture biochimiche sintetiche, onde creare un nuovo corpo alimentato dal cervello conservato di un individuo.

Il cervello può vivere senza un corpo, ma quest’ultimo non può vivere senza il suo cervello. Questa la semplice nozione che è alla base del Programma umano 2.0. L’obiettivo è di creare una protesi (corpo sostitutivo) che possa ospitare il cervello di un donatore. (…) Il processo di controllo per l’Umano 2.0 è estremamente elevato. Per ora si hanno solo materiali sintetici disponibili per questo programma. Si avrà una svolta nella tecnologia dei nanomateriali.” E infine, a chiudere, scrive sempre Valori: “Fattore molto importante è l’atto delle respirazione, determinante per il cervello. Questa deve essere una di quelle caratteristiche incorporate per aiutare un senso di familiarità per se stessi e per gli umani. L’effetto respirazione sarà dovuto da un meccanismo all’interno del corpo sintetico.”

Adesso tutto chiaro? Stanato James Cameron, riavvolgi il nastro! Perché se per tutti il tuo genere è fantascientifico, per alcuni circoli illuminati si tratta invece di plagio, un senso di familiarità transumana per un programma già scritto: Aldous Huxley de Il mondo nuovo, insegna! Infondo anche lui e suo fratello Julian fondatore del WWF e primo direttore dell’UNESCO già sapevano tutto.