Acqua pubblica, L’Ortica ha una domanda per il Partito democratico di Ladispoli

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Rubinetti di Ladispoli
Rubinetto bagnato

Riceviamo, pubblichiamo  e rispondiamo al Pd di Ladispoli

Un recente dichiarazione del Consigliere delegato Filippo Moretti fa intendere che l’Amministrazione comunale sarebbe orientata a trovare un accordo con l’Acea per la gestione dell’ acquedotto e della depurazione della nostra citta. In attesa di partecipare all’incontro organizzato dalla maggioranza sul tema, vogliamo ricordare che sono addirittura 12 anni che dei funzionari della Regione periodicamente inviano al Comune diffide per il passaggio della rete, ma il Comune si è sempre opposto e ha mantenuto la gestione in proprio. Il PD ritiene che si debba resistere ancora  e partire dai principi fondamentali: la volontà popolare espressa nel Referendum del Giugno 2011 ,che sanciva l’esclusione della gestione dell’acqua da quelle da mettere sul libero mercato ; la sentenza della Corte costituzionale 199 del 20 Luglio 2012 che annullava ogni tentativo legislativo di ignorare l’esito del referendum. Altro elemento fondamentale è l’ordinamento Europeo che riconosce la gestione diretta dei Comuni come equiparabile alle altre e quindi legittima. Si può quindi difendere e mantenere la gestione della Flavia Servizi motivando,come dice l’art.1 della legge 190 del 2014,  ” le ragioni con riferimento agli obiettivi di universalità e socialità, di efficienza e di economicità e di qualità del Servizio “. Tutti criteri che Ladispoli può ampiamente dimostrare per il nostro servizio idrico. Invitiamo l’Amministrazione Comunale a non cedere alle diffide dei Funzionari e dei tecnici : lavoriamo insieme perché la Regione, a tutti i suoi livelli, esprima la volontà politica di rispettare gli esiti del Referendum popolare.

PD Ladispoli

Non entriamo nel merito della querelle politica in atto a Ladispoli sulla vicenda dell’acqua che la Regione Lazio vorrebbe “scippare” al comune per consegnarla ad Acea. Però, una domanda  agli esponenti del Partito democratico di Ladispoli sentiamo il dovere giornalistico di rivolgerla. Il presidente regionale Zingaretti, se non andiamo errati, è un esponente del Pd di massimo livello, sembrerebbe peraltro in lizza per diventare il segretario politico nazionale del partito. Non sarebbe più fruttuoso, oltre che battibeccare con l’amministrazione di Ladispoli, andare in delegazione da Zingaretti e dire in modo forte e chiaro che il Pd è pronto a portare in piazza tutti i cittadini per difendere l’acqua pubblica, a costo di alzare le barricate? Attendiamo una risposta dagli esponenti del Pd di Ladispoli.