50km Gran Sasso 511 arrivati, vincono Enrico Bartolotti ed Eleonora Corradini

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La “Star” a sorpresa penso che sia stato Elvino Gennari.

di Matteo Simone

Domenica 23 luglio 2023  ha avuto inizio la 12^ Ultramaratona del Gran Sasso con partenza da Santo Stefano in Sessanio 1.250 metri di altitudine.

Il vincitore assoluto, con il crono di 3h32’03, è stato il grandissimo specialista della 50km Enrico Bartolotti (Liferunner SSDARL) che sta preparando una 100km che gli dia l’accredito per indossare la maglia azzurra. A seguire, in seconda posizione, il grandissimo maratoneta Riccardo Vanetti (Podistica Pontelungo Bologna) 3h37’41” e completa il podio Jacopo Pellegrini (SS Lazio) 3h39’07”. Giù dal podio e vincitore categoria M40 Luigi Pecora (Liferunner SSDARL), grandissimo ultramaratoneta e specialista della 6 ore, nonché coach e allenatore del vincitore Enrico Bartolotti.

Tra le donne ha vinto la grandissima atleta della nazionale nonché recordwoman Eleonora Rachele Corradini (Grottini Team ASD) con il crono di 4h00’43”, precedendo Annalisa Fitti (Tocco Runner) 4h10’08” e Cristina Pitonzo (FIDAL Runcard) 4h35’05”. Giù dal podio femminile ma vincitrice della categoria F30 Giulia Paternò (M.C. Manoppello Sogeda) 4h48’03”, fortissima triatleta.

Tanti i presenti da tutt’Italia, la “Star” a sorpresa penso che sia stato Elvino Gennari (Pol. Unione 90) classe 1946 in 7h25’44”, specialista delle ultramaratone degli anni’70-’80. Elvino vanta 10 presenze alla 100km del Passatore dal 1975 al 1993, di cui 5 podi, più volte ha sfiorato la vittoria, precisamente tre secondi posti consecutivi 1976, 1977, 1978, sempre preceduto da Vito Melito; due terzi posti 1981 e 1984; due quarti posti 1980 e 1985. Elvino vanta 6 presenze alla “Torino – Saint Vincent”, di cui 3 vittorie negli anni ‘77, ‘78, ‘83 e un secondo posto nel 1982, preceduto dal fratello Loris. Il 1° maggio 1977, Elvino ha vinto la Torino-Saint Vincent 98km in 6h17’02”. Il 1° ottobre 1977, Elvino ha esordito all’estero vincendo la “6ème Les 100 km de Millau (FRA)” in 6h51’36”.

Gli ultimi atleti classificati sono stati al 510° posto Maria Grazia Caroli ( GSD Lenti e veloci) 8h49’40” e 511° Luca Gelati “Bergamo Stars Atletica 9h16’07”.

Intervista a Enrico Bartolotti

Quali sono le tue capacità, risorse, caratteristiche, qualità? Nella corsa bisogna sapersi ascoltare e mantenere i nervi saldi, soprattutto in un’ultramaratona e grazie agli insegnamenti del mio coach mi sono ritrovato a saper gestire bene le emozioni in gara e soprattutto mi ritengo capace di preparare la mia mente a saper essere pronta a soffrire se mai dovesse capitare in gara.

Hai un modello di riferimento? Ti ispiri a qualcuno? Mi sono avvicinato nel mio sport nell’ anno in cui al passatore il “primo faentino” fu un certo Luigi Pecora e mi ricordo che la prima volta che lo vidi mi sembrava Dio sceso in terra qual ora si fregia di un titolo che per i faentini vuol dire tanto oltre ai suoi tantissimi traguardi e risultati raggiunti nella sua carriera sportiva. A oggi ho la fortuna di essere un suo allievo e mi reputo anche amico e che una persona così non pensavo potesse insegnarmi tanto anche nella vita come nella corsa. Se mi chiedi a chi mi ispiro quindi io ti do un nome: Luigi Pecora.

A tu per tu con Eleonora Rachele Corradini

Come stai cambiando attraverso lo sport? Lo sport mi insegna ogni giorno qualcosa. Sicuramente la perseveranza e la determinazione. Mi insegna che i risultati arrivano con sacrificio ma che ogni giorno è diverso e dai fallimenti bisogna imparare qualcosa tanto quanto dalle vittorie, anzi anche di più.

Cosa dice di te la tua squadra, famiglia, colleghi, amici? Sono tutti contenti! È molto emozionante anche per loro ogni mio risultato.

È la volta di Luigi Pecora

Come sei cambiato attraverso lo sport? Lo sport mi ha insegnato a incrementare la determinazione, a superare le difficoltà, essere positivo nelle difficoltà e credere sempre che con il giusto impegno si possono ottenere grandi risultati.

Nello sport chi e cosa contribuiscono al tuo benessere e/o performance? Sicuramente attorno a una performance ci sono non solo duro lavoro e resilienza, ma anche persone, perché quando come nell’ultramaratona, sperimenti i tuoi limiti, serve anche qualcuno che ti aiuti, un allenatore, un coach presente, la famiglia, che ti supporti e sopporti, nutrizionista, osteopata o fisioterapista… insomma se di performance si tratta, tante sono le cose da controllare e un aiuto esterno è indispensabile.

Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? In realtà non ho mai chiesto cosa realmente pensino, ma da come partecipano alle mie avventure, a da come mi festeggiano, direi che ne sono quantomeno contenti. Una frase che ricordo di mio padre dopo una vittoria in gara fu: a saperlo prima ti portavo ad atletica da bambino”, quindi direi che è contento di me!

Una frase o parola che ti aiuta nelle difficoltà? Nelle difficoltà penso a mia moglie, al traguardo (anche quando non c’è) mi dà la forza, e mi ripeto come un mantra che la devo rendere orgogliosa e che quindi non posso mollare, e che finalmente al traguardo potrò rivederla.

Cosa hai scoperto di te stesso praticando sport? La cosa che maggiormente ho capito è che la forza di volontà è più forte di qualsiasi allenamento e che nello sport che pratico, nel running di lunga distanza, la mente è un buon 70% dell’allenamento, e mi sono riscoperto più forte di quanto credessi in questo (anche se ancora migliorabile).

Risponde, Giulia Paternò

Cosa pensano familiari, amici, colleghi del tuo sport? I miei familiari pensano che ho fatto già abbastanza, non tutti la pensano così, c’è chi crede in me, chi a ogni gara mi sprona e chi vedo che è quasi invidioso. I miei amici dicono che sono forte e vado alla grande, comunque andrà sarà sempre una vittoria.

Quali capacità, risorse, caratteristiche possiedi nel tuo sport? Credo di avere molta testa e molta sopportazione del dolore o fatica. Noi donne mamme soprattutto abbiamo sempre un valore aggiunto.

Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Per quali aspetti e fasi? Ritengo utile lo psicologo perché di momenti out c’è ne sono tanti e lui può solo che aiutarti.

Cosa hai scoperto di te stessa nel praticare sport? Ho scoperto di essere più brava e forte di quello che pensavo.

Un messaggio per invogliare persone a praticare sport? All’inizio è dura, non è facile per nessuno ma niente è impossibile se lo vogliamo veramente. Ci vuole pazienza, costanza, perseveranza, coraggio e tanta voglia di fare ma poi si sta meglio.

Ti ispiri a qualcuno? Mi ispiro al grande Giorgio Calcaterra che ho avuto il piacere è l’onore di conoscere grazie e mio marito che mi ha fatto una sorpresa magnifica, un sogno. Una persona fantastica, umile, gentile, solare, pacata che ti fa solo venire voglia di essere come lui.

Una parola, frase, immagine, persona che ti aiuta nei momenti difficili? La persona che più mi aiuta è mio marito che mi dà la forza di andare avanti nonostante tutto e mia figlia che è una bambina dalle mille energie e risorse, imparo ogni giorno da lei. la mia famiglia è tutto per me.

Intervista a Elvino Gennari

Grandissimo Elvino! Ma ti allenavi 3 volte al giorno? Andando al lavoro, pausa pranzo e ritorno a casa? Sempre di corsa con Loris? Ciao Matteo! Per andare a 4’ o 4’10” al km per 100 km bisogna allenarsi tanto, io mii allenavo quasi sempre due volte al giorno 15 km + 15 km, andata e ritorno dal lavoro un totale di 30 km, facevo 150 km a settimana. A volte capitava che alla pausa pranzo facevamo un corto veloce 6/7 km, ma poche volte. Certe volte non c’erano le condizioni per fare due allenamenti, quindi alla sera, dopo il lavoro, tornavo a casa per un’altra strada, un giro di 27 km.