Tutto esaurito ed ospiti di spicco al convegno su Caravaggio a Ladispoli

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Era il 30 luglio.Erano le ore 16 di un pomeriggio torrido. Era un evento nel quale non si parlava di sport, musica o argomenti leggeri. Era un evento nel quale si affrontava un tema culturale. Ebbene, Ladispoli ha risposto in modo inequivocabile al messaggio lanciato dagli organizzatori del convegno “Caravaggio, una falsa verità lunga 400 anni?”, che si è svolto ieri presso la sala conferenze dell’Hotel Villa Margherita di Ladispoli.

Nella foto di Luigi Cicillini la folta platea all’evento

Oltre 200 persone, nonostante orario scomodo e clima caldo, hanno gremito lo splendido hotel di Ladispoli, rimanendo anche estasiati dalla mostra dei quadri delle copie di Caravaggio affissi sulle pareti, realizzati dagli allievi della Bottega d’arte del maestro Guido Venanzoni.

Un successo che ha sbalordito le tre testate giornalistiche, Tracciati d’arte, L’Ortica e Centro Mare Radio, che avevano organizzato il convegno per presentare l’inchiesta che conferma come esistano prove documentali, in primis quelle fornite dal compianto professor Vincenzo Pacelli dell’Università di Napoli,  che evidenziano come Caravaggio fu arrestato a Palo Laziale e tradotto nella fortezza degli Orsini dove potrebbe anche aver trovato la morte. Una tesi ribadita dai vari relatori che si sono succeduti con interventi competenti ed essenziali che hanno inchiodato per due ore sulle seggiole la vasta platea. Talmente vasta che in due occasioni la perfetta macchina organizzativa dell’Hotel Villa Margherita ha dovuto reperire altre sedie a causa del continuo afflusso di persone.

Il tavolo dei relatori

Sulle motivazioni del convegno e sulla figura di Caravaggio hanno parlato il direttore di Tracciati d’arte Felicia Caggianelli, il delegato all’arte Andrea Cerqua, la professoressa Nicoletta Retico, lo storico dell’arte Giacomo Esposito, il maestro Guido Venanzoni ed il sociologo Arnaldo Gioacchini. Ha moderato il lavori il direttore de L’Ortica, Gianni Palmieri. Ospite di spicco al tavolo dei relatori il sindaco Alessandro Grando che ha annunciato ufficialmente che il comune di Ladispoli tenterà in ogni modo di chiedere chiarezza sulle ultime ore di vita di Caravaggio, attivando tutta una serie di iniziative che coinvolgeranno il mondo della cultura, gli addetti ai lavori e la stampa.

Francesca Pacelli col giornalista Andrea Nebbiai

Il momento più emozionante della manifestazione è stato l’intervento di Francesca Pacelli, figlia del compianto professore Vincenzo, che visibilmente emozionata ha preso la parola, si è commossa e ha ringraziato gli organizzatori per aver ricordato la figura del padre, invitando tutti a proseguire su questo cammino. A proposito dei mass media presenti, a conferma di quanto fosse importante e per certi aspetti rivoluzionario questo evento che vuole smontare la tesi della morte di Caravaggio a Porto Ercole, da segnalare che era presente la dottoressa Paola Russo, giornalista della Rai e componente della redazione del programma Porta a Porta di Bruno Vespa.

L’intervento del giornalista Rai Ugo Russo

Così come è intervenuto, strappando applausi alla platea, anche il giornalista sempre della Rai, Ugo Russo, la nota voce del Calcio minuto per minuto. Al dibattito ha partecipato anche il dottor Benito Corradini, presidente dell’Accademia internazionale La Sponda, che ha spronato gli organizzatori e l’amministrazione comunale di Ladispoli a proseguire questa battaglia per ristabilire la verità dei fatti su Michelangelo Merisi. Sarebbe lungo l’elenco degli intervenuti, compreso il mondo dello spettacolo, dell’arte e della pittura. Spiccava in platea la presenza della pittrice internazionale Carla Camp, autrice di mostre a New York, ma anche altri artisti come Sigfrido Oliva, Giuliano Gentile, Mirko Mauro, Noemi Aversa, Fabio Uzzo e tanti altri e del critico d’arte Filippo Conte, personaggio che a Ladispoli ha realizzato oltre 400 mostre. Perfino il mondo della musica ha offerto la propria adesione all’iniziativa con la presenza del maestro Massimo Bacci, direttore dell’orchestra Massimo Freccia. Presente anche il professor Pietro Zocconali, presidente dell’Associazione nazionale sociologi.

L’attrice Salomè Da Silva con la giornalista Rai Paola Russo

Tra il pubblico che gremiva la sala anche Salomè Da Silva, attrice brasiliana, figlia dell’ex calciatore della Lazio degli anni ottanta, Joao Batista.  Chi non è potuto intervenire essendo il 30 luglio una data particolare, ha comunque inviato attestati di vicinanza e partecipazione come il dottor Augusto Agosta Tota, presidente della Fondazione Archivio Antonio Ligabue di Parma, museo dove sono esposti peraltro due quadri realizzati dal pittore di Ladispoli Sergio Bonafaccia, ed il direttore di Palazzo Chigi di Ariccia, il dottor Francesco Petrucci. Presenti anche, in rappresentanza dell’assessore alla cultura Marco Milani, impegnato in altri eventi, la dottoressa Annalisa Burattini e la direttrice della biblioteca di Ladispoli, Marina Panunzi. L’argomento interessa da vicino anche il Comune di Cerveteri che ha inviato come proprio rappresentante il delegato all’arte Roberto Cortignani. A garantire la sicurezza nella sala erano schierate le Guardie Zoofile del Nogra che sono state ringraziate dal sindaco per il loro costante impegno a favore della cittadinanza di Ladispoli.

Il brindisi finale davanti alla torta con l’immagine de La Medusa

L’evento si è concluso col il taglio della torta, offerta dal Bar Piccadilly di via Venezia, sulla quale spiccava una grande ostia raffigurante La Medusa di Caravaggio realizzata da Pianeta feste di via Palo Laziale. Molto gradito il sontuoso buffet offerto dalla direzione dell’Hotel Villa Margherita che gli organizzatori hanno sentitamente ringraziato.

“E’ ovvio che la battaglia non finisca oggi – ha detto in conclusione dei lavori il direttore de L’Ortica, Gianni Palmieri – l’esperienza dei convegni sulla morte di Caravaggio sarà esportata anche in altri Comuni del Lazio, da Ladispoli è partito un segnale forte e chiaro che vogliamo andare fino in fondo”.