“Tre anni ricchi di lavoro intenso e soddisfazioni”

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Con la fine del 2017 il Consiglio di Amministrazione del Consorzio, eletto anzi riconfermato il 26 aprile 2015, è giunto a scadenza.Incontriamo il presidente Roberto Tondinelli per tracciare assieme a lui un bilancio delle attività e delle iniziative portate avanti dall’esecutivo uscente nel suo mandato triennale, almeno le più importanti, messe in campo e realizzate in questo lasso di tempo.

“Sono stati tre anni – spiega il presidente – maggiormente caratterizzati dall’impegno profuso dal Cda, di concerto con l’Amministrazione di Ladispoli, per lo studio e la stesura di una nuova Convenzione tra il Consorzio e il Comune, in sostituzione della vecchia, quella datata 1967, considerata ormai superata. E ritengo che il principale obiettivo centrato dal Cda negli anni 2015, 2016 e 2017 sia proprio la nuova Convenzione. Un traguardo definitivamente e finalmente raggiunto alla fine dello scorso anno”.

Dopo la Convenzione cosiddetta “novativa”, che ha avuto vita breve come un battito di ciglia, si è passati alla formulazione di un nuovo atto, durato più a lungo ma rimasto chiuso nei cassetti delle scrivanie comunali: due buchi nell’acqua, a quanto pare… Perché, presidente, tanto rumore per nulla?

“La prima Convenzione, lo ricordo, fu approvata dall’Assemblea del 21 dicembre 2014, che lo considerò un atto vantaggioso non foss’altro che per la mancanza di una vera e propria scadenza. Un atto che però fu bocciato dal Consiglio comunale di Ladispoli, che lo ritenne un accordo incompleto, non conforme alle normative vigenti e che, come tale, avrebbe potuto creare all’Ente pubblico, almeno a suo parere, susseguenti problemi di carattere amministrativo. Dopo altri mesi di incontri e confronti per trovare un’intesa su un nuovo atto, si arrivò alla seconda Convenzione, approvata questa volta da ambo le parti e firmata il 6 marzo 2017 con la precedente Amministrazione comunale”.

E qui cosa è successo?

“Diversamente dalla precedente – osserva Tondinelli – si trattava di una Convenzione di urbanizzazione, della durata di 10 anni e che prevedeva la realizzazione, a cura e spese dei consorziati, di due opere pubbliche, più precisamente un parco sportivo e un parco archeologico. Più che di realizzazione si trattava per l’esattezza di riqualificazione di due zone oggi molto trascurate, se non degradate, cioè quella dell’attuale campo di calcio e quella archeologica. Operazioni che comunque, come detto, avrebbero comportato costi a carico della nostra comunità. L’atto rimase inattuato, oltreché per l’atavica lentezza delle procedure burocratiche proprie degli Enti pubblici, anche e soprattutto per le sopravvenute elezioni comunali. La neoeletta Amministrazione, insediatasi i primi di luglio 2017, ha quindi proposto una terza Convenzione che, dopo il vaglio della competente commissione interna, è stata approvata dal Consiglio comunale il 5 dicembre 2017 e dall’Assemblea consortile il 17 dicembre. Il 20 dicembre l’atto è stato sottoscritto, da me e dal nuovo sindaco Alessandro Grando, ed è entrato in vigore dal 1° gennaio 2018”.

Quali sono le principali peculiarità di questa nuova Convenzione?

“Innanzitutto la durata di 23 anni e nessun obbligo di realizzare nuove opere, essendo un accordo basato sulla sola gestione, di un territorio e dei suoi servizi, e non più di urbanizzazione come la precedente”.

Ma anche questa prevede il passaggio in proprietà al Comune delle opere di urbanizzazione?

“Certamente – conferma il presidente –. È un obbligo di legge. Ciò avverrà dopo i dovuti collaudi, tuttora in corso. Sono comunque opere, come precisa la stessa Convenzione, di cui il Consorzio, fino al 31 dicembre 2040, curerà la gestione diretta e la manutenzione ordinaria”.

Quali sono state nel triennio trascorso le principali iniziative poste in essere dal Cda e le opere di maggior rilievo?

“Abbiamo rinnovato il parco mezzi di lavoro, con l’acquisto di 5 motocarri e di un miniescavatore, abbiamo effettuato un progressivo potenziamento dell’impianto di videosorveglianza, la messa a norma e in sicurezza dei parchi-giochi per bambini con l’acquisto di nuovi giochi e attrezzature di arredo, abbiamo installato nuovi cestini e bidoncini per la raccolta differenziata lungo le vie, nei giardini e sul lungomare. Va anche ricordata la installazione di stabilizzatori lungo la rete della pubblica illuminazione, e ciò per fronteggiare gli sbalzi di tensione, purtroppo molto frequenti dalle nostre parti”.

E tra i lavori?

“Ricordo ad esempio la posa di nuovo asfalto in molte strade, dove in taluni casi si è dovuto procedere al taglio delle radici superficiali dei pini che creano dissesti del manto stradale a discapito della viabilità. E a proposito di viabilità, sono stati realizzati lungo le strade principali degli attraversamenti pedonali rialzati in sostituzione dei classici dossi dissuasori di velocità. Segnalo altresì il rifacimento del muro a macera lungo i confini della ferrovia, in via Marte e in via Diana”.

Per quanto riguarda l’acquedotto?

“Qui pongo l’attenzione sulla realizzazione di una seconda tubazione che, partendo dal pozzo 2 sotto la torre piezometrica e bypassando l’impianto denitrificatore-addolcitore, si è voluta riservare esclusivamente all’irrigazione delle aree verdi di via Orione, via delle Naiadi e via del Sole”.

A proposito di acquedotto, come sta la potabilità?

“Tutto bene, checché ne dica qualcuno ormai abituato a generare allarmismo tra i consorziati, oltreché screditare il Cda e le sue attività. Ma contano i fatti, cioè i risultati, non le chiacchiere da bottega. Nei tre anni trascorsi si sono verificati un paio di problemi tecnici all’impianto di trattamento che hanno fatto salire i nitrati di poco oltre il limite di 50 mg/litro: nulla di veramente drammatico e nulla di più preoccupante di quanto accade ad altri acquedotti in servizio nello stesso nostro territorio, ma per i quali non si grida allo scandalo e non si lanciano inutili allarmismi da parte di chi, avvezzo al terrorismo psicologico, disinforma e danneggia la comunità. Al di là di questo, l’acqua erogata dal Consorzio, da noi tenuta costantemente sottocontrollo, è sempre stata a norma sia chimicamente che batteriologicamente, come certificato dall’Arpa Lazio che analizza i prelievi effettuati dalla competente Asl tutti i mesi. E la stessa Asl lo ha comunicato, e lo comunica, a noi e al Comune con apposite lettere, pubblicate nel nostro sito e inviate alla mailing list dei consorziati. In particolare i nitrati si sono attestati intorno ai 30 mg/litro”.

Sul versante dei servizi, a quanto risulta, bolle in pentola una grossa novità… un obiettivo perseguito da anni e che ora si sta materializzando: uno studio medico… Ce ne parla, presidente?

“Negli ultimi tempi il Cda si è impegnato a fondo per arrivare finalmente a ottenere, nel comprensorio, uno studio medico convenzionato, servizio più volte richiesto in particolar modo dai residenti e che vedrà presto la luce in via Orione. Non dico di più, sarà una gradita sorpresa, come spero, specie per chi vive a Marina di San Nicola, in particolare per i meno giovani e più in generale per chi ha difficoltà a spostarsi per raggiungere il centro urbano di Ladispoli”.

“Ma non è l’unica novità – aggiunge Tondinelli –. Ve ne annuncio altre due importanti: il protocollo d’intesa con la Soprintendenza, pronto alla firma, per l’affidamento al Consorzio della gestione della zona archeologica e quindi della Villa Romana; e l’avvio dei contatti e delle procedure per la richiesta di ampliamento della zona scolastica, in via Venere, con l’avvento di una scuola media”.

Domenica 18 marzo è convocata l’Assemblea consortile che, come accadde nel 2016, è ordinaria ma anche straordinaria per una modifica o meglio una integrazione allo Statuto… Di che si tratta?

“Si tratta di un’aggiunta all’art. I, tra gli scopi del Consorzio, di una frase che indichi, tra le attività che è possibile svolgere, quella della gestione dei rifiuti, differenziati e non, da parte del proprio personale. Premesso che il Consorzio ha sempre svolto negli anni, anche egregiamente, l’attività di pulizia del comprensorio, attività già prevista nello Statuto, e premesso altresì che per recenti disposizioni di legge in materia di Ambiente non è stato più possibile effettuare tale attività, se non parzialmente, si ravvisa la necessità di adeguarsi alle normative vigenti, anche e soprattutto per poter trasportare i rifiuti con i propri mezzi. In sostanza, nel 2017 abbiamo acquisito l’iscrizione alla cosiddetta CAT 2 presso l’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, che ci autorizza alla raccolta e al trasporto dei rifiuti propri o autoprodotti. Ora, per adeguarsi alle attuali norme e cioè per poter effettuare l’attività completa di raccolta e trasporto di tutti i rifiuti urbani, come quelli abbandonati e giacenti lungo le strade, nonché la vuotatura dei cestini, è necessario acquisire l’iscrizione alla CAT 1. Ma per poter ottenere tale iscrizione è necessario che il richiedente abbia previsto nel proprio Statuto, ed è questa la frase da integrare, l’attività di autotrasporto di merci per conto terzi e di intermediazione senza detenzione di rifiuti e la raccolta, il trasporto e la gestione di impianti o centri di raccolta di rifiuti”.

In parole povere, questa operazione cosa vi consentirà di fare che oggi non potete fare?

“Ci consentirà di riprendere regolarmente e in pieno, come un tempo, tutte le operazioni di pulizia delle strade, piazze e giardini. E questo è tanto più motivato dal fatto che l’Amministrazione comunale, sempre nello spirito della massima collaborazione, è orientata ad affidare al Consorzio, oltre ai compiti previsti nella nuova Convenzione, anche il servizio di spazzamento a terra e di svuotamento dei cestini di rifiuti posti lungo le strade e nei giardini. Un affidamento cui finalmente conseguirebbe, ad opera del Comune, una contribuzione per il lavoro svolto, ovvero una riduzione della Tari, la Tassa sui rifiuti, a carico dei Consorziati. Una operazione che completerà la pletora di attività che il Consorzio può svolgere in proprio, cioè con il proprio personale, compresa anche la pulizia delle spiagge libere”.

La parte ordinaria dell’Assemblea prevede invece, oltre all’approvazione dei bilanci consuntivo 2017 e preventivo 2018, anche il rinnovo del Cda del Consorzio. Il Cda uscente si ripresenta per la riconferma? E, se sì, al completo?

“Come si dice: squadra che vince non si cambia. Il Cda si ripresenta sicuramente e in modo compatto. Non vedo per quale motivo non dovrebbe farlo. Sarà comunque l’Assemblea a decidere, dopo aver valutato e giudicato il nostro operato”.

Vuole comunque lanciare qualche ringraziamento prima di chiudere?  

“E’ d’obbligo ringraziare, a nome del Cda, il Collegio sindacale per il prezioso contributo all’attività consortile e tutto il personale dipendente per la disponibilità e l’impegno speso nella esecuzione dei lavori affidati. Vanno altresì ringraziati tutti coloro che in questi anni hanno collaborato per la migliore vivibilità del comprensorio, in particolar modo tutti i soci e i consorziati per la fiducia, più volte confermata nel corso delle Assemblee e dimostrata anche in altre occasioni, auspicando che il nuovo esecutivo vorrà proseguire nell’azione di tutela degli interessi del Consorzio e dei consorziati per continuare a mantenere quel livello di qualità dei servizi fino ad oggi garantito e che ha fatto della nostra benamata località, senza tema di smentita e come da più parti riconosciuto, il Fiore all’occhiello del territorio comunale ed anche, come lo ha definito il dott. Amatucci nel libro da lui curato Buon compleanno Marina di San Nicola, lo Scrigno del Tirreno”.

Grazie, presidente Tondinelli, e buon futuro!