Tennis – L’eredità di una campionessa

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Maria Sharapova si è ritirata ufficialmente. L’atleta russa lascia in eredità tante vittorie.

di Christian Scala

Passione innata

Quella della Sharapova è la storia di un talento esploso sin dall’infanzia, l’ex stella Martina Navratilova notò la piccola Maria palleggiare con la pallina da tennis, venendone colpita a tal punto che consigliò alla sua famiglia, in Russia non vi erano adeguati centri tennistici, di trasferirsi in America dove  erano presenti centri di primo ordine. Fu in questo modo e sotto la sapiente guida di Nick Bollettieri, in Florida che la futura stella del tennis iniziò a prendere sempre più confidenza con la racchetta, facendosi ben presto strada, partecipò a un torneo a Milano dove perse solamente in finale, ma debuttando nel circuito maggiore femminile il Wta nel 2002.

La Numero Uno per sempre

Da li in avanti la sua carriera andò avanti a suon di vittorie, dopo aver vinto due tornei in Gaippone e Canada, Maria Sharapova fu eletta nel 2003 miglior esordiente nel circuito femminile tennistico mondiale, con la consacrazione che arrivò l’anno seguente quando battendo Serena  Williams in finale vinse il torneo più importante,Wimbledon. Nel 2005 diventò numero uno nel ranling mondiale di Agosto, vinse nel 2006 gli Us Open, ma da li in avanti si iniziarono a manifestare problemi alla spalla, che più volte nel corso della sua carriera hanno costretto la tennista russa a prendere periodi forzati di riposo. Data più volte per finita la Sharapova ha sempre saputo rialzarsi dalle difficoltà, tornò a vincere, nel 2012, dando una lezione ai critici, vinse anche il torneo olimpico a Londra, nuovamente numero uno mondiale.

Tutto ha una fine

Trovata positiva ai controlli antidoping nel 2016 venne squalificata per un anno, al ritorno però apparì più forte di prima e, riprese a vincere i tornei fino al ritiro, ufficializzato a inizio 2020, chiudendo una carriera importante brillante.