Ladispoli, allo stadio Angelo Sale piove sul bagnato

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Nonostante i proclami i tifosi sulle tribune continuano a prendere l’acqua nelle giornate di pioggia per colpa dell’assenza della copertura. Intanto arriva l’ennesima presa di posizione del consigliere comunale Ardita che si scaglia anche contro la maggioranza: “Io ci ho messo la faccia”.

 

Piove sul bagnato verrebbe da dire. Non solo sportivamente parlando. Per il Ladispoli calcio, oltre ai problemi di classifica in serie D, lo scoglio da affrontare è legato all’impiantistica dello stadio Angelo Sale. Anche ieri in occasione del match contro il Cassino Calcio, i tifosi (sugli spalti anche tanti bambini) si sono inzuppati. Il copione è lo stesso: quando piove gli ombrelli non sono sufficienti a ripararsi dalle intemperie. Nonostante i proclami e gli annunci, è trascorso ormai un altro campionato senza la copertura tanto agognata.

Nel frattempo è arrivato l’ennesimo comunicato stampa del consigliere comunale di Ladispoli e delegato ai Rapporti con le società sportive, Giovanni Ardita. il consigliere Ardita

“Sono dispiaciuto, domenica pensavo di poter passare una giornata tranquilla in famiglia riposando, invece sono stato tempestato di numerose telefonate di famiglie e tifosi che hanno seguito sotto la pioggia della prima squadra ed il settore giovanile della US Ladispoli nel fine settimana.

Il Credito Sportivo ha inviato il bonifico bancario di 140.000 euro alle casse del comune di Ladispoli il 31.12.2019 ai primi di gennaio i soldi erano disponibili, per realizzare la copertura della stadio Angelo Sale, giustamente i nostri uffici hanno chiesto i pareri di competenza Anas Enac Enav perché l’impianto sportivo si trova a ridosso dell’Aurelia, dell’Eliporto e del Poliambulatorio, prima di indire la gara d’appalto che sicuramente sarà riservata a ditte specializzate del montaggio del materiale prefabbricato delle coperture degli stadi.

Sono già trascorsi i 30 giorni e il comune ha ottenuto i pareri favorevoli non ostativi alla realizzazione della copertura dello stadio, io auspico che ci sia una maggiore collaborazione degli uffici perché non è che possono trascorrere più di 6 mesi per portare a termine la realizzazione di una copertura indispensabile per le famiglie e per i tifosi per ripararsi dalla pioggia e dal sole, e ho sentito molte persone che a causa della mancanza della copertura non vengono allo stadio nonostante abbiano anche l’abbonamento annuale alla squadra.

Purtroppo il mio giudizio dopo tre anni che governiamo la città, debbo purtroppo dire – afferma dispiaciuto il guerriero della destra locale Giovanni Ardita – la macchina amministrativa ho riscontrato in molti casi che non ha funzionato alla perfezione, molti bandi e procedure non hanno avuto la giusta attenzione, farsi riprendere dalla Regione Lazio per aver completamente sbagliato l’iter procedurale per la realizzazione di strutture ricettive e turistiche mi lascia molta rabbia, aver sentito alcuni impiegati e funzionari del comune del settore urbanistico e del SUAP che sono stati veramente umiliati in una risposta della Regione Lazio, mi irrita veramente.

La macchina amministrativa va perfezionato dal miglior funzionamento del protocollo informatico al rispetto e l’applicazione del decreto Madia sulla dematerializzazione, e ritengo molto importante che i nostri uffici con il nostro supporto debbano ben seguire le istruttorie dei bandi e delle procedure amministrative, per non incappare nei soliti ritardi ed errori che ci comporteranno il ritardo della realizzazione di impianti sportivi e strutture ricettive turistiche alberghiere molto importanti per la crescita della nostra città.

Tardiamo anche nelle cose più semplici per opere e strutture pubbliche che si devono portare a termine  nell’’interesse della collettività, è trascorso più di 1 anno e non siamo riusciti a definire una semplice convenzione con una cooperativa sociale per pulire i bagni della stazione, nonostante che questa cooperativa da anni ha la gestione di strutture sociali e turistiche a Ladispoli con convenzioni anomale e vantaggiose ottenute con la precedente amministrazione”.

Miriam Alborghetti