La solitudine è l’ultima a morire

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Le sapete le rette di una RSA? Ci penso spesso. Non potrò permettermi badanti ne una casa di riposo. Confido nell’eutanasia”.

Il dramma non è la morte ma morire da soli. Quando ad uccidere è la solitudine e l’indifferenza. Quando indifferente è l’istituzione. La storia di Christian e di sua madre Anna Maria, diffusa in queste ore, fotografa la situazione in cui si trovano tutti coloro che si ammalano e diventano non autosufficienti. Cosa succede quando non si hanno le possibilità economiche per delegare l’assistenza h24 al familiare bisognoso? Oppure quando si è soli al mondo, per pagare il soggiorno in una RSA?

É la storia di Christian raccontata sui social, un 46enne di Genova che accudisce la mamma di 85 anni allettata, i primi giorni di luglio viene stroncato da un malore improvviso a casa e la madre imprigionata a letto, muore di stento e mancanza di cure pochi giorni dopo. I corpi vengono trovati dopo 20 giorni grazie all’allarme di un amico. «Io non oso pensare cosa devono essere stati gli ultimi giorni di vita di Anna Maria. Morta lentamente di stenti davanti al corpo del figlio e cosciente che la propria casa si era trasformata in una trappola –  scrive l’autore – Il problema dei costi dell’assistenza è gigantesco. Può mandare in pezzi delle famiglie intere». É mai stato un tema nell’agenda della politica?

“Ci penso spesso. Non potrò permettermi badanti ne una casa di riposo. Confido nell’eutanasia” – uno dei commenti al post.