INTERVISTA A REINALDO SANTIAGO

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Musica
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IL NUOVO ALBUM THE COLORS OF THE PLANET

di Barbara Pignataro

Copertina

Da Salvador Bahia a Cerveteri, dove il batterista professionista vive, compone e con profonda sensibilità musicale racconta un paese allegro, l’immensa bellezza della natura, i sentimenti. Quelli autentici, attraverso gli occhi di venditori di ghiaccioli, di bambini gioiosi, di chi è segnato dalla tragedia.
Secondo album per il musicista brasiliano che porta lo spirito del jazz in terra etrusca.

 

Da quanto tempo vivi a Cerveteri?

Sono 20 anni ormai che vivo nel Comune di Cerveteri, la mia famiglia è rimasta a Salvador Bahia mentre è qui che io ho trovato la mia dimensione. Nonostante, nella città dove sono nato la musica sia protagonista tanto che l’Onu l’ha decretata la città della musica, compongo musica in terra etrusca.

Una scelta bizzarra dovuta a

La mia è una ricerca continua, nelle composizioni porto il Brasile, i suoni che ricordano la mia infanzia e i luoghi dove ho vissuto ma nel mio secondo album c’è anche tanta Cerveteri. Sono legato a questi luoghi dove vivo nell’amore. La città dove sono nato era considerata come un’isola, tutti i brasiliani venivano lì per riposare, divertirsi. Da tempo non è più così, si è trasformata in un’isola di cemento. Vivere nel grigio dei muri rende più seriosi, mentre la vita deve essere a colori. Infatti, ho nostalgia dei colori di casa che sono straordinari, in Brasile tu arrivi e sei travolto dal rosso, il giallo e l’arancione che suscitano una varietà di emozioni. Sono arrivato qui per amore, mia moglie è umbra e vive a Cerveteri da quando era piccola. Qui siamo ancora immersi nel verde.

Francesco Desmaele foto

Sei un batterista professionista, anche cantautore?

Sono compositore di tutti i brani, in ogni album però ho scelto un brano da cantare, sono un batterista a cui piace cantare, riesco a fare entrambe le cose. Nell’ultimo album, canto la storia di un luogo chiamato“l’acqua dei bambini”, una piccola isola dove si svolgeva il mercato. Era bello, con una sorgente d’acqua dove i bambini si tuffavano mentre gli adulti lavoravano. Un luogo magico raggiungibile dopo un lungo cammino. Purtroppo, il governo per installare un gasdotto proprio lì, insisteva per spostare il mercato altrove. E siccome nessuno voleva lasciarlo, tanto stavano bene, ha bruciato tutto uccidendo 6 persone. Sono cresciuto ascoltando questa storia incredibile, la racconto attraverso gli occhi di un bambino, con le voci della gente che ha vissuto quei momenti terribili.

In Brasile sei famoso, qui hai cominciato da capo per importi nel differente panorama musicale, niente smania di successo?

Assolutamente. In un mondo che corre, io vado piano. É un mondo difficile ma sono consapevole delle mie capacità, senza affanno porto avanti le mie idee, i miei progetti musicali. Qualche anno fa all’Etruria Eco Festival ho portato sul palco Fabrizio Bosso. Sono molti i musicisti italiani eccellenti con cui mi piace suonare.

É possibile ascoltarti dal vivo?

Il 19 maggio all’Alexarder Platz di Roma

The colors of the Planet

Tutte le date
11 maggio – Feelix twenty9 – Caserta
16 maggio – Barborsa- Vicenza
19 maggio- Alexarder Platz – Roma
28 giugno- Greg Burk 5et-  Pordenone