IMU: MEZZO MILIONE IN MENO RISPETTO AL 2019

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A LADISPOLI PER LO SCONTO TARI BISOGNERÀ ASPETTARE IL 2021. A CERVETERI LA TASSA SUI RIFIUTI VIENE INVECE PROROGATA.

Tari e Imu. Chi proroga, chi riscuote subito. Anche se con non poche difficoltà visto il periodo che sta affliggendo tutti gli italiani. Ma il mezzo milione in meno di Imu rispetto allo scorso anno – esempio è il caso del comune di Ladispoli – è un dato che deve essere analizzato perché forse, per una volta, non si tratta solo dei classici “furbetti” ma di famiglie in difficoltà.

Il fenomeno della mancata riscossione degli introiti deriverebbe dall’emergenza sanitaria che ha costretto centinaia e centinaia di cittadini a non saldare la prima rata scaduta lo scorso 16 giugno e prender più tempo, prorogando così il pagamento almeno fino al prossimo 31 dicembre. E da una stima provvisoria, confrontando il 2020 con lo stesso periodo dell’anno precedente, Palazzo Falcone si ritrova già con un passivo di oltre 500mila euro. Non è proprio un elemento confortante.

Le reazioni. “I numeri sono questi al momento – ha detto Claudio Aronica, assessore al Bilancio – fermo restando che se da una parte è prematuro esporci in una valutazione troppo negativa, dall’altra tra qualche mese l’ammanco potrebbe anche essere più consistente e creerebbe non poche difficoltà”.  In primis naturalmente dito puntato sulla pandemia, ritenuta la principale causa del caos economico (a Ladispoli come forse in tutte le città). Poi ci sono anche i ritardatari cronici che pur avendo magari disponibilità mantengono sempre lo stesso comportamento, e cioè quello di non saldare mai il debito relativo alla tassa patrimoniale. “In neanche 3 anni – ha tenuto a precisare l’assessore – abbiamo recuperato circa 3 milioni di Imu, Tari e imposta sulla Mensa scolastica. Abbiamo bonificato la nostra banca dati e i risultati sono evidenti. È chiaro che questo primo paragone con il 2019 non ci soddisfa, attenderemo qualche mese per un giudizio completo”.

IL BUCO DELL’IMU

Non è da escludere un terzo fattore x sul “buco” dell’Imu: l’aumento dei romani in città che hanno venduto nella Capitale diventando residenti a Ladispoli e non pagando di conseguenza più le imposte sulla prima casa. “Un fenomeno che sta crescendo in questi ultimi anni, – ha spiegato Giuseppe Loddo, consigliere comunale della lista Si Può Fare – l’aumento della popolazione ha trasformato la città da turistica a residenziale. Poi certo minori entrate sulle imposte comunali sono l’inevitabile conseguenza della crisi economica, che già presente prima della pandemia si è ulteriormente aggravata. È ovvio che non vi sono spazi di manovra per gli enti locali. I bilanci dei comuni potranno essere chiusi in pareggio solo con l’intervento dello Stato”.

Tari. Intanto sempre a Ladispoli per ora niente sconti sulla Tari (riduzione rinviata al 2021), a Cerveteri invece c’è più tempo per il pagamento.
Il primo significativo aggiornamento arriva proprio dalla città etrusca dove l’amministrazione comunale, attraverso una delibera di Giunta, ha approvato il posticipo della scadenza dell’imposta della nettezza urbana relativa all’anno corrente. La prima rata – in sintesi – si potrà regolarizzare entro il 30 novembre 2020 (chi vuole potrà anche togliersi il dente saldando per intero in una unica soluzione). La scadenza riguardo al secondo bollettino invece slitta al 31 gennaio 2021 e la terza e conclusiva tranche il 31 successivo 31 marzo.
Per le varie informazioni il Comune ha messo a disposizione una mail, ossia tributi@comune.cerveteri.rm.it e in alternativa dei numeri telefonici: il fisso 0699551019 o il cellulare 3386234145.

Nella vicina città ladispolana invece gli utenti, circa 20mila le famiglie interessate dalla Tari, quasi stesso numero di Cerveteri, si aspettavano una diminuzione della tariffa – come promesso dopo il cambio di gestione del servizio – ma dovranno pazientare. Come confermato sia da Aronica che dal delegato nu Carmelo Augello, “le riduzioni arriveranno direttamente in bolletta già nel 2021”.