“I VACCINI SARS-COV 2 PROVOCANO ALTERAZIONI GENETICHE STABILI E TRASMISSIBILI”

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Secondo una ricerca della Thomas Jefferson University di Philadelfia, pubblicata il 2 settembre dalla rivista Plos Pathogenes i vaccini possono essere causa di alterazioni genetiche trasmissibili da genitori a figli. La notizia è apparsa sul quotidiano La Verità il 6 settembre a firma di Patrizia Floder Reitter.

Il titolo dello studio è eloquente: La pre-esposizione all’mRNA-LNP inibisce le risposte immunitarie adattive e altera la forma immunitaria in modo ereditabile” “Portiamo prove sperimentali – scrivono gli autori – che la pre-esposizione a mRNA-LNP o al suo componente LNP influisce sulle risposte immunitarie innate e adattative. La pre-esposizione agli mRNALNP ha portato all’inibizione a lungo termine delle risposte immunitarie adattative, che l’uso di adiuvanti potrebbe superare. D’altra parte, segnaliamo che dopo la pre-esposizione agli mRNA-LNP, la resistenza dei topi alle infezioni eterologhe con virus dell’influenza è aumentata, mentre la resistenza alla Candida albicans diminuito.

Abbiamo anche rilevato una neutropenia generale nei topi esposti a mRNA-LNP. È interessante notare che i topi pre-esposti agli mRNALNP possono trasmettere i tratti immunitari acquisiti alla loro prole. In sintesi, la piattaforma del vaccino mRNA-LNP induce cambiamenti immunologici a lungo termine che possono influenzare sia le risposte immunitarie adattative che la protezione eterologa contro le infezioni, alcune delle quali possono essere ereditate dalla prole, Sono necessari ulteriori studi per comprendere i meccanismi responsabili di questi effetti e determinare l’impatto di questa piattaforma sulla salute umana”. Quello che ne possiamo desumere da questo studio e dall’intera vicenda che ha portato all’autorizzazione di questi vaccini, è il fatto incredibile che siano stati resi obbligatori dei farmaci di cui sappiamo molto poco e che nessun magistrato sia intervenuto per fermare questo scempio dei diritti della persona.

“Quello che oggi non ci può stare – ha affermato il professore di farmacologia Marco Cosentino -è non disporre di alcun dato laboratoristico sui vaccini covid. Malgrado tutte le linee guida definiscano gli esami di laboratorio fondamentali per la definizione del profilo di sicurezza di qualsiasi prodotto, dato che consentono di identificare precocemente danni ancora subclinici, circostanziare effetti avversi, definire fattori di rischio e così via”.

Di norma per l’approvazione di un nuovo medicinale occorre uno studio che comprenda anche le più ovvie valutazioni laboratoristiche (sangue e urine) insieme a periodici checkup (cardiologici, endocrino metabolici, respiratori ecc.). Ma nel caso dei vaccini covid questi dati sono stati esclusi dagli studi autorizzativi, e nessun ente li ha richiesti.